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Intet

Janne Teller

3.57 AVERAGE


Non c'è niente che abbia senso,
è tanto tempo che lo so. Perciò
non vale la pena far niente,
lo vedo solo adesso


Quanto vogliamo soffermarci su queste parole? Poco, diciamocelo. La paura che possano essere vere (ma cosa dico paura, il terrore) fa sì che le rifuggiamo, lasciamo che il loro significato ci rimbalzi addosso, possibilmente senza neppure scalfirci. Se davvero prendessimo in considerazione che nulla potrebbe avere senso, ci aspetterebbe solo il baratro.

Ecco perché, quando il dodicenne Pierre Anthon, compagno di classe di un gruppo di ragazzi di un paesino danese, se ne esce con questa constatazione e decide di ritirarsi calvinianamente sul ramo di un susino, i suoi coetanei entrano in crisi. Non può avere ragione. Se niente ha senso, perché alzarsi la mattina? Perché andare a scuola, a lavoro, perché innamorarsi se l'amore è destinato a finire, perché immaginare il futuro, perché sperare in un mondo migliore?

Una prospettiva agghiacciante, che spinge i compagni di Pierre Anthon a fare di tutto per dimostrargli il contrario.
Questo ragazzo va tirato giù dall'albero, gli va dimostrato che qualcosa che ha un significato c'è. A qualunque costo.
Il costo del significato.

Con quella che potrebbe essere definita una nera valanga di richieste sempre più tragiche, assurde, disturbanti, i ragazzi accumulano fisicamente, una sull'altra, le cose che per loro sono importanti. Un'importanza che a quel punto acquista sempre più valore, perché è il significato che giustifica le nostre azioni.


Ho provato a lasciarmi scalfire da quelle parole, ad ascoltarle davvero. E mi dispiace Pierre Anthon, perché il risultato è che sono pienamente d'accordo con te, ma la mia reazione è diametralmente opposta: Forse è vero che niente ha senso, che l'amore finisce, che non lo sappiamo che cosa è davvero importante, che alla gioia seguirà sempre il dolore. Ma al dolore seguirà nuovamente la gioia, dopo un amore finito arriverà un amore nuovo, e invece che vederne l'aspetto terrificante, mi piace vedere il lato confortante di questo cerchio destinato a ripeteresi.

Non c'è niente che abbia senso?
Chissà. Forse, al contrario, ha senso tutto.
dark inspiring tense fast-paced
dark emotional sad tense fast-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Complicated
Loveable characters: No
Diverse cast of characters: No
Flaws of characters a main focus: Yes
reflective tense medium-paced
Plot or Character Driven: A mix
Strong character development: Complicated
Loveable characters: Complicated
Diverse cast of characters: No
Flaws of characters a main focus: Yes
dark emotional hopeful reflective sad fast-paced
Plot or Character Driven: Plot
Strong character development: No
Loveable characters: No
Diverse cast of characters: No
dark emotional mysterious sad medium-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Complicated
Loveable characters: Complicated
Diverse cast of characters: Yes
Flaws of characters a main focus: Complicated

un libro un poco crudo pero con una muy buena enseñanza, muy recomendable.
Qué es lo qué de verdad importa?
adventurous dark hopeful inspiring reflective medium-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Yes
Loveable characters: Yes
Diverse cast of characters: Yes
Flaws of characters a main focus: Complicated

great book, great message, the writing style is rather simple which is why i did not give it 5 stars, but that's just a personal preference

Non c'è niente che abbia senso,
è tanto tempo che lo so. Perciò
non vale la pena far niente,
lo vedo solo adesso


Questo racconto parte in maniera falsamente innocente, con un liceale che tenta di imporre la propria filosofia ai compagni. Questa filosofia è il "niente" del titolo: per Pierre Anthon nulla ha un senso, niente ha un significato, nemmeno l'educazione. Per questo motivo lascia la scuola e si arrampica su un albero di prugne, come un novello Cosimo Piovasco di Rondò, e da lì beffeggia gli ex compagni che passano per e dalla scuola. Come decidono di reagire i ragazzi? Cercando il significato.
Si nascondono pertanto in un edificio abbandonato e cominciano a riempirlo di cose, oggetti-simbolo che dovrebbero rappresentare ciò che loro ritengono importante. Ed è a questo punto che la storia diventa improvvisamente macabra e crudele, come solo un gruppo di giovani può immaginare. Ogni ragazzo o ragazza, dopo aver pagato il proprio pegno, sceglie il prossimo "giocatore" e la sua "penitenza", che diventano sempre meno pratiche e più emotive. Come abbiano fatto genitori, tutori ed insegnanti a non accorgersi di niente è decisamente la parte fantascientifica della storia.
Alla lunga l'accumulo di oggetti - la catasta del significato - non può essere più nascosta e gli adulti reagiscono in modo strano: invece di sanzionare lo strano e violento gioco lo rendo opera d'arte contemporanea.
Ma cosa ne pensa Pierre Anthon, il ragazzo per cui il tutto è stato costruito? Niente. I compagni non sono riusciti a convincerlo, per lui nulla ha una ragione, nemmeno le cose a cui essi hanno rinunciato per metterle nella catasta, a sua completa disposizione, in bella vista, ogni cosa un simbolo di ciò che per loro ha un peso.
Pierre Anthon è l'antagonista, il nemico, il dubbio canceroso che, se lasciato crescere, potrebbe rovinare l'esistenza di questi ragazzi, e loro non possono permetterlo. L'unica cosa da fare con un cancro è combatterlo, estirparlo, ammazzarlo. Ancora una volta la metafora si concretizza nella rabbia di questi adolescenti, costretti forse a pensare da adulti quali non sono. Ancora una volta reagiscono emotivamente, con una rabbia troppo spesso rivestita da freddezza, e alla fine solo il fuoco riesce a ripulire tanto l'edificio quanto le loro coscienze.
Dopo queste vicende non si rivedranno più. Si separeranno, chi per proseguire gli studi in altre città, chi per prendersi cura di sé stessa. Si reincontreranno, certo, ma sempre per caso e con un certo malessere, facendo di tutto per ridurre al minimo il contatto o fingendo di non essersi visti, di dover cambiare strada.
Il significato, purtroppo, non è mai stato trovato.
adventurous dark reflective tense fast-paced