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orangemulli's review against another edition
Now I want to read all of gb's other novels...
galadu's review against another edition
emotional
mysterious
reflective
medium-paced
- Plot- or character-driven? A mix
- Strong character development? It's complicated
5.0
sakawara's review against another edition
emotional
reflective
sad
fast-paced
- Plot- or character-driven? A mix
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? It's complicated
4.25
givli's review against another edition
dark
emotional
informative
reflective
sad
slow-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? No
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
3.75
clody89's review against another edition
dark
reflective
sad
slow-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
3.75
laefe's review
4.0
Io non so che dirvi... solo che vorrei ritrovarmi magicamente a Ferrara per fare lunghe passeggiate in solitaria.
storiedisera's review against another edition
5.0
Possiamo indubbiamente aggiungere un tassello al puzzle di libri che ho divorato fino a tarda notte con il fiato sospeso. Sarà che Bassani l’epilogo funesto della sua storia te lo annuncia sin da subito e in un certo senso è lì che aleggia sui personaggi, sotto forma di leggi razziali, di lettere di esclusione dalla vita di società, di notizie su una guerra in arrivo carpite dalle radio estere.
⠀
È incredibile il modo in cui sono stata risucchiata dentro il giardino dei Finzi-Contini insieme a Micol, Alberto e il Malnati, figure quasi palpabili oltre la carta. Sono personaggi in rilievo, dalle caratteristiche definite, in cui è fin troppo facile ritrovare il profilo di qualcuno che conosciamo — un compagno di classe, un’amica del mare, l’insegnante di tennis — ed è per questo forse che ci sembrano familiari sin da subito. La solita Micol, il solito Alberto, il solito Malnati. Il rapporto tossico che lega Micol e Bassani ha a che fare con l’ossessione più che con l’amore, come dimostra il loro vizio “d’andare avanti con le teste sempre voltare all’indietro” perché “di fronte alla memoria, ogni possesso non può apparire che delusivo, banale, insufficiente”. Eppure, nonostante sapessi che non poteva andare a finire bene, ero impaziente di sapere cosa sarebbe successo dopo e dopo ancora.
⠀
Nel frattempo imparavo a conoscere i personaggi e mi perdevo nei luoghi raccontati: il grande palazzo dalle mura alte, il giardino con i campi da tennis, la stanza di Micol, lo studio di Alberto e poi la biblioteca. Quando Ermanno ha mostrato a Bassani l’immensa biblioteca ho quasi perso un battito per la meraviglia.
⠀
Forse la delusione nello scoprire che i personaggi e i luoghi sono di fantasia viene proprio da lì, dal fatto che invece per me sono reali più che mai. E lo so che non è la realtà dei fatti il punto di questo libro. Questa storia è lo specchio di un’epoca. La sorte dei Finzi-Contini riflette quella di molte altre famiglie deportate nei campi tedeschi. Eppure, in mezzo a tutte queste disgrazie, mi intristisce molto che quelle spensierate estati al giardino esistano solo nella penna grandiosa di Bassani.
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È incredibile il modo in cui sono stata risucchiata dentro il giardino dei Finzi-Contini insieme a Micol, Alberto e il Malnati, figure quasi palpabili oltre la carta. Sono personaggi in rilievo, dalle caratteristiche definite, in cui è fin troppo facile ritrovare il profilo di qualcuno che conosciamo — un compagno di classe, un’amica del mare, l’insegnante di tennis — ed è per questo forse che ci sembrano familiari sin da subito. La solita Micol, il solito Alberto, il solito Malnati. Il rapporto tossico che lega Micol e Bassani ha a che fare con l’ossessione più che con l’amore, come dimostra il loro vizio “d’andare avanti con le teste sempre voltare all’indietro” perché “di fronte alla memoria, ogni possesso non può apparire che delusivo, banale, insufficiente”. Eppure, nonostante sapessi che non poteva andare a finire bene, ero impaziente di sapere cosa sarebbe successo dopo e dopo ancora.
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Nel frattempo imparavo a conoscere i personaggi e mi perdevo nei luoghi raccontati: il grande palazzo dalle mura alte, il giardino con i campi da tennis, la stanza di Micol, lo studio di Alberto e poi la biblioteca. Quando Ermanno ha mostrato a Bassani l’immensa biblioteca ho quasi perso un battito per la meraviglia.
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Forse la delusione nello scoprire che i personaggi e i luoghi sono di fantasia viene proprio da lì, dal fatto che invece per me sono reali più che mai. E lo so che non è la realtà dei fatti il punto di questo libro. Questa storia è lo specchio di un’epoca. La sorte dei Finzi-Contini riflette quella di molte altre famiglie deportate nei campi tedeschi. Eppure, in mezzo a tutte queste disgrazie, mi intristisce molto che quelle spensierate estati al giardino esistano solo nella penna grandiosa di Bassani.
jessica_de_simone's review against another edition
3.0
""Ti passerà” continuava, “ti passerà, e molto più presto di quanto tu non creda. Certo, mi dispiace: immagino quello che senti in questo momento. Però un pochino t'invidio, sai?
Nella vita, se uno vuol capire, capire sul serio come stanno le cose di questo mondo, deve morire almeno una volta. E allora, dato che la legge è questa, meglio morire da giovani, quando uno ha ancora tanto tempo davanti a sé per tirarsi su e risuscitare... [...]”
Nella vita, se uno vuol capire, capire sul serio come stanno le cose di questo mondo, deve morire almeno una volta. E allora, dato che la legge è questa, meglio morire da giovani, quando uno ha ancora tanto tempo davanti a sé per tirarsi su e risuscitare... [...]”
sylviaisme's review
5.0
Un classico italiano di rara bellezza di cui tutto ciò che ricordavo della mia prima lettura alle scuole medie era soltanto la figura di Micol, che non mi era mai stata simpatica durante tutto il romanzo. L'amore del narratore di cui non conosciamo il nome per la figlia dei Finzi-Contini è il vero filo rosso del romanzo ed è ciò a cui ruota attorno ogni evento raccontato dal protagonista: le numerose partite di tennis nel giardino della famiglia di lei, il corteggiamento di lui, i tentati allontanamenti fisici da un amore non corrisposto a cui però non si riesce a stare lontani, fino a quando non sarà l'orrore della guerra e della persecuzione razziale a separare per sempre.
Ho amato tutto di questo libro di Bassani e sono contenta che classici come questo mi facciano riscoprire ed apprezzare la letteratura italiana.
Ho amato tutto di questo libro di Bassani e sono contenta che classici come questo mi facciano riscoprire ed apprezzare la letteratura italiana.