4.01 AVERAGE


It's a really interesting narrative style and so fascinating! It reminds me a bit of a more modern version of the Downton Abbey kind of story with the big family with all the side narratives of all the characters. I'm interested to see where it goes in terms of World War Two setting!

I finally finished! I started this almost exactly four years ago, restarted just over a year ago, and stalled out in about April of last year with about 100 pages left.
emotional informative reflective medium-paced

I only picked this up because the author is mentioned in passing in another book I have reading, and I enjoy sprawling, intergenerational stories. This book surprised me in so many ways, firstly by being curiously unputdownable even though it's pretty massive (~570p) and moves rather slowly. I was expecting to be intimidated by the large cast of characters, but they're written so carefully, with unique voices! I enjoyed how the narrative flowed from one to another, with almost no confusion, each time offering a new and fascinating insight. The warm summer countryside descriptions were especially welcome - I'm reading this in the dead of winter...
What really stood out is the internal monologue of all the different women (and teenagers, and little girls) - what an interesting way to explore, accept, and challenge the societal and individual definitions of womanhood. I raced through this and almost immediately reserved the second book of the series so I wouldn't be interrupted!

pila's review

5.0

Elizabeth Jane Howard, autrice inglese ampiamente apprezzata nel suo paese e portata alla luce in Italia con Il lungo sguardo, con questo primo volume delle Cazalet Chronicles mi ha conquistata.
Se nella precedente lettura lo stile mi aveva incuriosita, ero rimasta però dubbiosa circa l'opera nella sua interezza: trovai il libro a tratti complesso e difficile da seguire se non con molta concentrazione, intenso ma troppo pomposo.
Stessa cosa però non si può dire per Gli anni della leggerezza, primo dei cinque volumi che compongono questa saga familiare, chi ha letto qualche mia recensione ormai saprà che non impazzisco per questo tipo di scelta narrativa ma per una volta posso ritenermi del tutto soddisfatta nonché sorpresa.

La storia inizia nell'estate del 1937 e si protrae sino all'estate successiva, quella del 1938. Ci troviamo un'atmosfera sospesa: sono quegli anni in cui genitori e nonni sono ancora immersi negli anni della Grande Guerra, c'è chi non riesce ancora a mettere da parte i ricordi e si sta leccando le ferite ma anche chi sembra non ricordare più quegli anni di precarietà e di sofferenza; dall'altra parte ci sono i giovani che si godono le estati spensierate nella casa in campagna e mentre si vocifera di di una possibile nuova guerra c'è chi è atterrito al pensiero della morte, chi è entusiasta e vorrebbe partire come volontario o ancora chi inizia già a percepire l'odio che presto si diffondenderà in tutta Europa.
La famiglia Cazalet trascorre le proprie vacanze nella dimora di campagna dei capifamiglia William e Kitty, sarcasticamente soprannominati Generale e Duchessa: Hugh, primogenito dei Cazalet rimasto ferito in guerra, si accompagna a Sybil, donna bella ma fredda e scostante, il loro sembra essere un rapporto perfetto se non fosse per il fatto che non sappiano l'uno i veri desideri dell'altro; Edward, secondogenito affascinante ma incurante, ama follemente la moglie ma sembra essere allo stesso tempi un grande estimatore del genere femminile e lei, Villy, per non soccombere alla noia e al sospetto di un possibile tradimento si sfoga con lo shopping; Rupert, terzo figlio ed aspirante artista, si è risposato con Zoe, giovanissima attrice la cui bellezza sembra essere l'unico interesse; infine ruota del carro segue la povera Rachel, l'unica figlia femmina che ha rinunciato alla propria libertà per stare accanto ai genitori ma che ha scelto di non sposarsi per un ben preciso motivo.
Questa è la mappa degli adulti ma i veri protagonisti del romanzo sono i bambini: sono loro che con giochi, gite e avventure rendono l'atmosfera più spensierata, ma sono anche le persone più fragili e che vanno rassicurate, c'è chi confida le proprie paure al papà ma anche chi, nonostante la giovane età, ha difficoltà a lasciarsi andare con i cugini coetanei figurasi con i genitori. Quando dico spensieratezza non intendo far capire che i momenti in cui i giovani sono protagonisti sono da prendere alla leggera, al contrario sono scene sempre intense o addirittura drammatiche, i più piccolini sono forse coloro che fanno più sorridere il lettore con la loro innocenza e la loro spavalderia ma per chi si sta inoltrando nell'età adolescenziale ci sarà da soffrire, i giovani Cazalet non avranno vita facile, c'è chi avrà problemi a scuola, chi farà la guerra alla propria matrigna o chi addirittura sarà vittima di abusi.
A fare da collante tra tre generazioni diverse c'è anche una schiera di servitù che sembra non finire mai e che sembra aver la funzione principale di far sorridere il lettore, l'autrice crea dei siparietti davvero divertenti che sono lievemente velate da ironia o, in alcuni casi, da malinconia ma in realtà queste figure sono d'aiuto ad una attenta analisi delle abitudini della ricca borghesia inglese nei primi anni del Novecento.

Se ne Il lungo sguardo avevo notato uno stile ricco ma troppo artificioso non posso dire lo stesso per Gli anni della leggerezza il cui stile è sì sempre accurato ma per niente pomposo e indigesto, anzi incalzante; il libro scorre che è una meraviglia e le seicento pagine volavo via in un soffio, stessa cosa si può dire per la trama che, a dispetto della presenza di numerosi personaggi, non è mai così intricata o pesante e a differenza di altre saghe famigliari che ho letto la noia qui non è di casa.
Elizabeth Jane Howard conferma in questo libro la sua capacità nel dipingere il genere umano: vero che i personaggi sono tantissimi (pensiamo solo che ogni coppia ha almeno tre figli) e all'inizio si fatica un po' a distinguerli ma sono talmente caratterizzati bene da risultare reali, non ci sono quelle piccole macchiette che a fine lettura si dimenticano perchè ogni personaggio ha una sua distinta personalità con varie sfaccettature. Altra grande capacità della scrittrice è l'analisi dei rapporti umani, cosa che avevo notato anche nel nostro primo incontro: i vari matrimoni che analizza non sono mai perfetti, ogni coppia ha dei problemi e spesso dei segreti, più o meno grandi, che fatica a confessare, i rapporti tra fratelli o cognate non sono mai del tutto sinceri e anche i rapporti tra cugini non sono mai semplici, ad eccezione di pochi infatti spesso si sfocia nella competizione, nel rancore o ancora nell'insofferenza.

Gli anni della leggerezza è un libro immerso in un'atmosfera di altri tempi, quello di un mondo in piena trasformazione che si staccando dalle radici vittoriane per approdare alla modernità, passando però attraverso una guerra che sembra dover smuovere gli equilibri già precari della famiglia Cazalet.

Becky sold me on this intergenerational story of an upper-class English family told right before WWII breaks out. Slowly paced with a lot of everyday life detail about food, clothes, household work that I enjoyed but others might find boring! Wonderful variety of characters of all ages portrayed realistically.
emotional funny relaxing slow-paced

Charming and witty novel about a sprawling english family in the years leading up to WW2. The children characters in particular are wonderful
adventurous hopeful inspiring lighthearted medium-paced

Sometimes pedestrian, but some marvellous descriptions of child point-of-view
emotional relaxing slow-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Complicated
Loveable characters: Complicated
Diverse cast of characters: Yes