Reviews

Die Wahlverwandtschaften by Johann Wolfgang von Goethe

federicaser's review against another edition

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informative reflective slow-paced

2.0

elettraelettra's review against another edition

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1.0

Non ricordo di aver mai voluto la morte di ogni singolo personaggio in un libro.
Quelli che sono, grazie a dio, finalmente morti non mi bastano, avrei voluto un capitolo ancora (cosa che non avrei mai pensato considerando che guardavo con astio il non abbastanza veloce approssimarsi della fine!) in cui morivano anche gli altri due.
Ok, cominciamo dall'inizio.
La trama non sta in piedi. Marito e moglie non si amano, entrambi ne sono consapevoli, entrambi amano altri, nulla impedisce loro il divorzio, né la volontà, né i soldi, né alcun intervento esterno, né le opinioni del prossimo o le usanze dell'epoca (tutti divorziano a destra e a manca senza biasimo da parte di nessuno!)... ma loro no, loro decidono di soffrire e tormentarsi e fustigarsi e piagnucolare.
Qualcuno potrebbe obbiettare che il punto non è la trama ma l'insegnamento che la storia permette di esporre. Non è la prima volta che leggo Goethe, ma wow!, non me lo ricordavo tanto misogino!
Come una donna dimostra il proprio amore per un uomo? Adattandosi a lui al punto da scomparire in lui (lei impara a scrivere esattamente come lui?!) e dall'adattare le proprie capacità in modo da nascondere le sue debolezze (lui suona il flauto da schifo per cui lei impara a suonare in modo da valorizzare quanto schifo faccia). Ogni volta che ho dovuto leggere di quanto una donna sia gentile e aggraziata e silenziosa e efficiente e controllata e saggia contro l'uomo che invece è impetuoso e passionale e capace di organizzazione e valoroso... avrei preferito che qualcuno mi pestasse un piede. Predestinazione? Sì sì ho capitolo, erano destinati a stare assieme, non lo fanno, muoiono. Bel messaggio, originale, toccante, sensazionale (nel caso non si fosse capito, la frase è da leggere con molta, molta, mooooolta ironia). Sì qui e là si colgono profondi e interessanti messaggi, ma sono ficcati tra le pagine in modo tanto assurdo e deliberato da risultare quasi un elenco di aforismi.
Stile: indovina indovina? Orribile. L'inizio è comico, la protagonista, per nessuna ragione al mondo si mette a riassumere la sua vita al marito in un bel discorsetto a beneficio del lettore. Grazie tante, ma non mi risulta sia così che funzioni un romanzo. Avrebbe potuto inserire una cavolo di introduzione stile teatro se proprio non riusciva ad inserire la storia in altro modo, o che so io. Assolutamente pessimo. Ma questo è solo l'inizio, per tutta la storia ci sono situazioni simili, in cui personaggi fanno discorsi che non hanno senso o confessano cose che non ha senso confessino se non perché così la trama avanza senza 'perdere tempo'. E' morto un bambino?, sì, beh, sono tutti più o meno contenti della cosa quindi, amen, non c'è ragione di perdere tempo in inutili sentimentalismi. Due personaggi devono avere la loro scenetta insieme?, il terzo 'inventa una scusa qualunque' e se ne va, di sicuro non vale la pena inventarsi effettivamente una scusa, basta scrivere letteralmente 'inventò una scusa qualunque' et voilà. Arrivano personaggi nuovi? Facciamo che tutti sappiano chi è innamorato di chi o che basti loro guardare in faccia un personaggio e lo capiscano al volo. Non c'è nessuna profondità, nessun vero sentimento. Si amano ma non si riesce nemmeno a capire cosa amino l'uno dell'altro. Sono semplicemente destinati l'uno all'altro, punto. Ottilia? Lei è un capolavoro, cambia addirittura personalità. All'inizio sembra un po' sempliciotta, ha difficoltà ad imparare e non si tratta solo di timidezza, le cose le si debbono spiegare con una connessione logica e lentamente perché possa apprenderle... dopo un po' di pagine è una donna piena di talento, prende in mano la gestione della casa senza problemi, gestisce il personale, sa suonare, scrivere (all'inizio aveva delle difficoltà), dipingere, perfino stare in società senza grossi problemi!

Insomma, se non si era capito a mio modestissimo e probabilmente ignorante opinione (il romanzo è considerato un classico!) il libro non vale il tempo di nessuno. L'unico pregio che mi viene in mente è che è breve (e anche qui: non abbastanza).
Consigliato: no.


mpho3's review against another edition

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3.0

Elective Affinities is a bit of slog (hard to tell whether that's because of the translation from German language or the inscrutableness of turn-of-the-19th-century German aristocracy), but it's also not without certain charms. If it weren't for Ottilie's observations as scattered throughout, I wouldn't have been able to finish it; she's a highly entertaining character amidst a cast of bores.

Goethe has chosen pessimistic themes such as tragedy, death, and fatalism to illustrate an optimistic one, that of love. Well, the scientific or chemical attraction of love and how the laws of man regarding love and marriage are no match for laws of nature for the latter requires a conformity that may not be natural at all.

I can't imagine to whom I would ever recommend this, but I'm glad I read it. 3.5 stars

elissscianc's review against another edition

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4.0

Scritto da Goethe nel 1809, Le affinità elettive è uno dei classici più rinomati della letteratura tedesca. Il titolo sui generis cattura la nostra attenzione e sorge spontaneo chiedersi che cos'è "l'affinità elettiva": questo vocabolo chimico è stato trasformato dall' autore, con la sensibilità viscerale che lo contraddistingue, in un'affascinante e poetico concetto, applicandolo alla psicologia degli esseri umani. Per rispondere al nostro interrogativo, l'affinità elettiva è una proprietà di alcune sostanze di reagire tra loro formando nuovi composti dal legame molto forte.

La storia prende avvio con una discussione tra Eduard e Charlotte, finalmente convolati a nozze dopo un passato burrascoso, riguardante l'ospitalità che Eduard vorrebbe offrire ad un suo amico in difficoltà. Charlotte teme che l'arrivo del Capitano, così soprannominato dal coniuge, possa incrinare il rapporto matrimoniale appena sancito. Giungono tuttavia ad un compromesso e Eduard esorta Charlotte ad invitare a sua volta la giovane nipote Otillie.
Ben presto, la vita di coppia si arricchisce con la compagnia di queste due nuove figure che, inconsapevolmente, a lungo andare destabilizzeranno l'equilibrio matrimoniale tra Charlotte ed Eduard. Pagina dopo pagina, le vicende si complicano in un crescendo di pathos fino ad arrivare ad un epilogo del tutto inaspettato, che ci coglie impreparati.

Leggendo questo romanzo mi sono sentita catapultata nel salone della villa di Eduard, riuscivo a distinguere le loro conversazioni, le loro sonate al piano e al violino e gli sguardi pericolosi e furtivi che viaggiavano veloci per raggiungere il cuore amato. La musicalità e la delicatezza sono elementi comuni sia ai protagonisti, sia a Goethe: la sua scrittura è un caldo ma deciso abbraccio a cui non vuoi e non puoi sottrarti.

L'opera è stata molto criticata poiché da un lato abbiamo un romanzo struggente, il cui dissidio interiore dei protagonisti trasuda da ogni pagina; dall'altro l'eterno conflitto tra moralità e amore, ragione e sentimento, come direbbe la Austen.
Per voi chi vince in questa lotta?

patokoao's review against another edition

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reflective slow-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

2.0

dimliv29's review against another edition

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emotional sad slow-paced

2.5

chiara_dose's review against another edition

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reflective sad slow-paced

3.0

franzif's review against another edition

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dark emotional reflective sad tense slow-paced

3.75

jordan_25's review against another edition

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3.0

Ineffectual and unbearably sententious.

giovannadevito00's review against another edition

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fast-paced

2.25