I read this nearly every year. It never gets old & still makes me laugh out loud.

I HATED this book. Read it for a book club. Why do people like Christopher Moore? I don't know. In my opinion, he writes like a 5th grade boy. And probably one who would've annoyed me even in 5th grade.

Another fun Moore book, this one written much later, with modern technology (carfobs, cell phones), so a little less dated (no one is running to a pay phone, etc). Younger readers will enjoy it, as did I. This book is pretty light on plot, more of the author just having fun, so expect something a little lighter than Moore's other stuff.

This book adds an element that is very popular in TV and popular media today. As a fan of that particular genre (a quick google of the book will give it away, but it's better as a reveal), the book was pointless fun for me.

The quality of the jokes here is also better, as it has been pretty consistently as the author has matured.

I loved it. It made me laugh out loud, often and heartily.

Recommended by a dear friend. Just the thing for the Christmas season, I am thinking....

There were zombies. Not impressed.

A delicious guilty pleasure. I always enjoy his books, especially the Pine Cove books. And I can't wait for Sacre Bleu to come out.

L’ultimo libro tradotto in Italia di Christopher Moore, uscito giustamente non troppo distante dal Natale.

Giustamente perché, come spiega anche il titolo, la storia è ambientata nei giorni di Natale.
A Pine Cove, amena cittadina californiana che io personalmente non conoscevo, ma che sembra essere stata l’ambientazione di altri due libri di Moore, Sesso e lucertole a Melancholy Cove e Demoni, istruzioni per l’uso.
Una località ricorrente, quindi, magari con personaggi già visti in precedenza.

E proprio quindi viene a gironzolare l’angelo Raziel.
Questo, si, già lo conoscevo. Dal Vangelo secondo Biff, quando riportava in vita Biff per fargli scrivere il suo Vangelo.
Ed era apparso un potente angelo molto sui generis, abbastanza stupido e incapace di rapportarsi correttamente al mondo moderno.
Spesso mi aveva ricordato i Cavalieri dell’Apocalisse di Pratchett in Buona Apocalisse a tutti!.

Anche qui il povero Raziel non farà eccezioni: dopo aver perso una scommessa con Gabriele, gli tocca occuparsi a lui del miracolo natalizio (che, a quanto pare, è una tradizione celeste: un angelo a caso, ogni anno, scende sulla Terra per trovare un bambino con un desiderio che solo un miracolo potrebbe esaudire, e compie il miracolo).
Solo che non è molto abile in questo. Lui preferiva, all’epoca, incenerire le città, sterminare gli abitanti, inseguire i nemici nel deserto armato di una spada infuocata. Quindi, nel gestire i bambini e i loro desideri si trova un poco in difficoltà.

E così incappa in un bambino che ha assistito, mentre rientrava a casa in ritardo tagliando per i boschi, a un omicidio.
La vittima? Un malvagio imprenditore locale privo di scrupoli. Che però al momento era vestito da Babbo Natale. Armato di pistola. E ucciso per sbaglio con un colpo di vanga.

Il povero bambino immagina quindi la morte del vero Babbo Natale. E l’angelo è più che contento di aver trovato rapidamente il suo miracolo natalizio: far tornare Babbo Natale in vita.

Ma oltre a non sapere chi sia Babbo Natale, non conosce nemmeno realmente il luogo in cui è sepolto.
E viene scambiato per una sorta di pazzo che infastidisce i bambini in casa loro, entrando di nascosto.
Resiste senza battere ciglio al venire investito dalla macchina di Theo, il locale rappresentante delle forze dell’ordine.
Combatte una feroce battaglia a colpi di spada con Molly, la moglie di Theo, psicopatica che sente le voci nella propria testa e si crede l’invicibile guerriera amazzone di cui interpretava il ruolo quando era un’attrice di successo.
E per Natale, quando l’intera comunità partecipa alla cena degli scompagnati, cena tradizionale organizzata con animo caritatevole, risvevglia dal suo sonno Babbo Natale. E tutti i morti del cimitero.
Che, risvegliatisi, scoprono di avere due grandi desideri.
Andare all’Ikea, ma prima ancora mangiare dei cervelli. E così comincia l’assedio alla Chiesa dove si tiene la cena.

Tra atti di eroismo, morti indegne, segreti rivelati, pipistrelli giganti parlanti, amicizie che si formano.



Un bel libro, come sempre per Moore, ma devo dire di averlo apprezzato meno dei due che ho letto lo scorso anno (Il vangelo secondo Biff e Uno sporco lavoro)

What did I just read? The second funniest zombie novel I've encountered (the first being Apocalypse Cow).

This novel is something else. I've never read any Christopher Moore before but was inspired to pick this for my science fiction-fantasy discussion group as a December read. I hope they find it a good choice; I did.

If you like the humor in Good Omens, you might enjoy The Stupidest Angel. It's both stupid and funny. And raunchy. And very irreverent. It has a fruit bat as a main character! That's a first, I think. The title character is a quite stupid angel who also loves hot chocolate.

"'Blessed are the minimarshmallows,' the angel said, swooning a little." (p 234)

Apparently, many of the characters appear in other books by Moore, but I don't think my enjoyment was affected by not having read those other books.

If you think you'd enjoy a funny irreverent zombie Christmas novel featuring many randy forty-year-olds, have at it.

I think Christopher Moore is hysterical. Warped. But funny. In fact, if I didn't know better-- I would think that Christopher Moore was just a pen named being used by my brother. I really didn't think anyone could be as dementedly amusing as my brother.

Man, that really was one stupid angel. XD