Take a photo of a barcode or cover
slow-paced
My god. SO MANY POVS. Within the first 30 pages there were way too many POVs to keep track of and I found myself very frustrated to the point where I was having a hard time paying attention to the actual plot. Once it got going about halfway through, I finally knew who was who, and what was going on. A killer twist at the last couple pages that left me speechless. It was worth it and I enjoyed the ending, but I wouldn‰ЫЄt highly recommend this one to anyone.
More of a 3.5 star book but I didn't want to drag the rating down to 3 stars. Much like Girl on the Train, I reached a point when I realized "Wow, this book is pretty twisted and I kinda love it." I feel like the book's climax was kind of a letdown, and there were a couple of loose ends I wish had been resolved, but overall, it was worth my time.
I liked this one more than The Girl on the Train. The characters were more likeable and relatable which made it easier to invest in them. There was no huge turning point where all was revealed, it moved a bit slower than that. But, the suspense kept me reading until the very last page.
Recensione sul blog: https://ikigai.altervista.org/dentro-lacqua-paula-hawkins/
Dentro l’acqua è un libro che, come era successo per La ragazza del treno tempo fa, mi lascia con sentimenti contrastanti.
Il libro parte confusionario, molto confusionario. Ci ritroviamo catapultati in mezzo alla situazione, con capitoli in prima o terza persona, ognuno dedicato ad un personaggio differente. A volte gli archi temporali si sovrappongono, altre volte ci sono dei buchi o dei salti indietro. I nomi sono tanti, imparentati e associati nei modi più disparati e per questo davvero difficili da riordinare in testa. Al primo terzo di romanzo non si riesce a dare un senso. Si legge, si cerca di capire qualcosa, ma la confusione, anziché dipanarsi, sembra aumentare sempre di più. Ad un certo punto le cose iniziano ad allinearsi, a collegarsi tra loro. Ed è a quel punto che automaticamente parte il detective che è in ogni lettore di thriller per cercare di capire l’assassino, il colpevole, la verità.
Di contro l’autrice ha fatto un lavoro secondo me stupendo. Porta il lettore quasi all’esasperazione, ad un punto di confusione che è abbastanza al limite, per poi dargli gli elementi necessari a far collegare tutto, cambiando però le carte in tavola, senza cadere mai nello scontato. Il suo modo di scrivere mi piace: molti pov molto differenti tra loro che rispecchiano pensieri e personalità dei vari protagonisti. Tutto il libro è costruito su un gioco di supposizioni, salti temporali e segreti dei vari protagonisti. Tutti, chi più chi meno, hanno un ruolo fondamentale all’interno della storia, anche chi sembra messo lì per confondere ulteriormente, per ‘dare fastidio’.
I protagonisti sono tutti molto ‘surreali’, non sono riuscita a sentirli vicini e concreti nonostante la Hawkins li caratterizzi molto bene, sia dal punto di vista caratteriale che fisico. Probabilmente il gioco di segreti costruito dall’autrice, la sensazione dei protagonisti di non sapere chi hanno realmente davanti si riflette sul lettore che non riesce a renderli reali. Non lo considero un punto negativo, anzi sono convinta che un po’ sia voluto. Non è un romance dove per emozionarci ci dobbiamo immedesimare nei protagonisti, in questo caso siamo degli osservatori esterni che hanno la possibilità di cogliere solo stralci della vita dei vari personaggi.
In conclusione, Dentro l’acqua è un thriller che secondo me, nonostante sia un po’ contorto, merita di essere letto. Unico consiglio, prendetevi il tempo di leggere: non è un libro da un capitolo al volo quando capita, altrimenti la confusione la farà decisamente da padrona.
Dentro l’acqua è un libro che, come era successo per La ragazza del treno tempo fa, mi lascia con sentimenti contrastanti.
Il libro parte confusionario, molto confusionario. Ci ritroviamo catapultati in mezzo alla situazione, con capitoli in prima o terza persona, ognuno dedicato ad un personaggio differente. A volte gli archi temporali si sovrappongono, altre volte ci sono dei buchi o dei salti indietro. I nomi sono tanti, imparentati e associati nei modi più disparati e per questo davvero difficili da riordinare in testa. Al primo terzo di romanzo non si riesce a dare un senso. Si legge, si cerca di capire qualcosa, ma la confusione, anziché dipanarsi, sembra aumentare sempre di più. Ad un certo punto le cose iniziano ad allinearsi, a collegarsi tra loro. Ed è a quel punto che automaticamente parte il detective che è in ogni lettore di thriller per cercare di capire l’assassino, il colpevole, la verità.
Di contro l’autrice ha fatto un lavoro secondo me stupendo. Porta il lettore quasi all’esasperazione, ad un punto di confusione che è abbastanza al limite, per poi dargli gli elementi necessari a far collegare tutto, cambiando però le carte in tavola, senza cadere mai nello scontato. Il suo modo di scrivere mi piace: molti pov molto differenti tra loro che rispecchiano pensieri e personalità dei vari protagonisti. Tutto il libro è costruito su un gioco di supposizioni, salti temporali e segreti dei vari protagonisti. Tutti, chi più chi meno, hanno un ruolo fondamentale all’interno della storia, anche chi sembra messo lì per confondere ulteriormente, per ‘dare fastidio’.
I protagonisti sono tutti molto ‘surreali’, non sono riuscita a sentirli vicini e concreti nonostante la Hawkins li caratterizzi molto bene, sia dal punto di vista caratteriale che fisico. Probabilmente il gioco di segreti costruito dall’autrice, la sensazione dei protagonisti di non sapere chi hanno realmente davanti si riflette sul lettore che non riesce a renderli reali. Non lo considero un punto negativo, anzi sono convinta che un po’ sia voluto. Non è un romance dove per emozionarci ci dobbiamo immedesimare nei protagonisti, in questo caso siamo degli osservatori esterni che hanno la possibilità di cogliere solo stralci della vita dei vari personaggi.
In conclusione, Dentro l’acqua è un thriller che secondo me, nonostante sia un po’ contorto, merita di essere letto. Unico consiglio, prendetevi il tempo di leggere: non è un libro da un capitolo al volo quando capita, altrimenti la confusione la farà decisamente da padrona.
dark
emotional
mysterious
tense
medium-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Complicated
Loveable characters:
Complicated
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
There has been a lot of chatter about this book, much of it negative--on the lines of "Not as good as Girl on the Train." But I think it's a better book--a perfectly good mystery, less gimmicky, and better-constructed, as one would hope would happen with a second book. I particularly appreciated that a central conflict between two sisters turns on their different perspectives and assumptions. The younger is sure that the elder betrayed her when she was only 13, and she has deliberately allowed their distance to grow until finally they are irrevocably estranged. But when the elder sister dies and the younger must assume guardianship of her teen niece, she finally discovers that her own experience of the events was in some ways based on assumptions that led her far from the truth. There is a lot else going on in the novel--it is full of crimes old and new--but the way that emotion plays on memory was particularly well done.
Really liked the story line, but wish there were perspectives from a few less characters
I have not read Girl on the Train, but I found Into the Water a quick read. It definitely reminded me of the BBC show Broadchurch. I think, arguably, there are too many characters-each with his/her own perspective. There was almost too much going on... too many stories. But, Hawkins kept me reading because I wanted to find out the truth.