Reviews

Jack Frusciante è uscito dal gruppo by Enrico Brizzi

dominil's review against another edition

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3.0

Ho letto questo libro due volte e i pareri sono stati terribilmente discordanti: se la prima volta l'ho odiato e disprezzato, a distanza di qualche mese l'ho adorato.
Così ho deciso per un patteggiamento.
Sono ben conscia che non sia tutto questo capolavoro e che siano presenti elementi davvero irritanti, ma, se letto nel momento giusto, andando oltre certe cose, si può trovare piacevole, pur se un po' stucchevole e ripetitivo a volte.

La storia parla di questo ragazzo, Alex, piuttosto normale, che conosce meglio Aidi, divina puella che cerca di aiutarlo nella sua missione di uscire dal cerchio delle convenzioni di cui tutti fanno parte.
Con tutto il contorno di biciclettate solitarie sui colli bolognesi a cui la mitica Vespa fa un baffo e amici che, boh?, ci sono e non ci sono.

Non so in realtà cosa mi sia davvero piaciuto di questo romanzo, forse la poesia che potrebbe permearlo, ma se uno ci pensa bene bene, è tutta fuffa.
C'è una mescolanza di parole aulicheggianti e colloquiali del grado più basso, linguaggio da sms e da ragazzetti, che rende la lettura surreale, forse proprio per far provare al lettore un senso di ampatia: chi mai non ha avuto una storia che parte e non parte, con il senso della fine a due passi?

Perchè capisco Adelaide (già il nome non è il massimo, il nomignolo è ancora peggio) nel non volere una relazione fissa prima di partire per un anno in America, ma tanto vale a questo punto tagliare i contatti del tutto, perchè scommetto che quando si sono rivisti non hanno più provato lo stesso.
E' un sentimento assoluto, quello che provano, o un viaggione mentale, ma non fa differenza: nella realtà mai ha spazio qualcosa del genere, basta vedere Otello e il suo amore incredibile per Desdemona.

E' un libro che anticipa gli Young Adults e tutti i "Tre metri sopra il cielo" del caso, ha un'originalità piuttosto fresca, ma lascia indifferenti se un po' cinici e cresciuti.

le3sorelle's review

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reflective sad fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

1.0

lucekl's review

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adventurous lighthearted reflective medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? N/A
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

3.0


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polpofemo's review against another edition

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1.0

4/10

keirati's review against another edition

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4.0

"Il gruppo è tutta la merda che ci danno da mangiare, giusto. Ecco, io credo che se ne esce o essendo intelligentissimi, spiritualmente liberi come i monaci buddhisti o i grandi filosofi, e allora ci si innalza; oppure prendendo il sacco a pelo e andando a vivere alla stazione o nei campi nomadi, e allora ci si abbassa. A me la prima soluzione non mi va. Troppo dura. E poi l'unica cosa intellettuale che faccio è guardare dei film. E la seconda non mi va perché a fare i barboni ci si ammala quasi subito e si diventa pieni di croste e malati e bruttissimi.
C'è pure un terzo modo, alla fine: un salto fuori dal cerchio che ci hanno disegnato intorno."

vittotosatto's review

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emotional reflective medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

3.5

fetterica's review

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lighthearted slow-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? No

3.25

Lo stile di scrittura non mi è piaciuto particolarmente. Devo ammettere che gran parte del trasporto che ho provato era per tutte le descrizioni di Bologna e poter rivedere tutti i luoghi di cui si parlava

saramanana's review

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5.0

Cosa dire di questo libro se non: noi, romagnacore, crostonerìe, realismo crostonico, romagnerismo.
È un libro adolescenziale, romantico e realistico se non vero. Ho adorato ogni scelta stilistica fatta, il continuo riferimento alla musica, i personaggi, l'ambientazione. Penso che sia una perla di letteratura italiana, mi sono innamorata e sono stata in lutto diverse volte e in modo molto forte. Questo libro non fa sconti nelle descrizioni della sofferenza ma neanche dei momenti di gioia, come farebbe un vero emiliano e come vorrei saper fare anch'io.
Ve lo consiglio, secondo me dovrebbero leggerlo tutti nella vita, preferibilmente prima di diventar adulti perdavvero.

biondeletture's review

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1.0

quando questo libro veniva pubblicato, io nascevo. Il libro culto della nuova generazione, così è stato definito questo libro. Sarà, ma a me non ha convinto. Forse perchè parla di un'epoca distante per me. Forse perchè me lo aspettavo diverso. Forse perchè non ho apprestato abbastanza attenzione al testo. Forse perchè dovevo leggerlo più avanti. Non so, sinceramente. ma questo libro non mi ha convinto.

dominil's review

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3.0

Ho letto questo libro due volte e i pareri sono stati terribilmente discordanti: se la prima volta l'ho odiato e disprezzato, a distanza di qualche mese l'ho adorato.
Così ho deciso per un patteggiamento.
Sono ben conscia che non sia tutto questo capolavoro e che siano presenti elementi davvero irritanti, ma, se letto nel momento giusto, andando oltre certe cose, si può trovare piacevole, pur se un po' stucchevole e ripetitivo a volte.

La storia parla di questo ragazzo, Alex, piuttosto normale, che conosce meglio Aidi, divina puella che cerca di aiutarlo nella sua missione di uscire dal cerchio delle convenzioni di cui tutti fanno parte.
Con tutto il contorno di biciclettate solitarie sui colli bolognesi a cui la mitica Vespa fa un baffo e amici che, boh?, ci sono e non ci sono.

Non so in realtà cosa mi sia davvero piaciuto di questo romanzo, forse la poesia che potrebbe permearlo, ma se uno ci pensa bene bene, è tutta fuffa.
C'è una mescolanza di parole aulicheggianti e colloquiali del grado più basso, linguaggio da sms e da ragazzetti, che rende la lettura surreale, forse proprio per far provare al lettore un senso di ampatia: chi mai non ha avuto una storia che parte e non parte, con il senso della fine a due passi?

Perchè capisco Adelaide (già il nome non è il massimo, il nomignolo è ancora peggio) nel non volere una relazione fissa prima di partire per un anno in America, ma tanto vale a questo punto tagliare i contatti del tutto, perchè scommetto che quando si sono rivisti non hanno più provato lo stesso.
E' un sentimento assoluto, quello che provano, o un viaggione mentale, ma non fa differenza: nella realtà mai ha spazio qualcosa del genere, basta vedere Otello e il suo amore incredibile per Desdemona.

E' un libro che anticipa gli Young Adults e tutti i "Tre metri sopra il cielo" del caso, ha un'originalità piuttosto fresca, ma lascia indifferenti se un po' cinici e cresciuti.