3.9 AVERAGE

polveresucarta's review

4.0

Cosa accade ad una persona che, a causa di circostanze esterne, perde la persona amata?
In questi casi la lontananza non avviene in seguito ad una scelta consapevole, ma ci si sente come se una parte di sé venisse letteralmente strappata dal corpo, come fosse un arto reciso, e da quel momento si è costretti a vivere una vita a metà.

Tondelli ci racconta in modo estremamente immersivo e totalizzante questa condizione, rendendoci partecipi della relazione tra Leo, un ragazzo di origini italiane ma abituato a viaggiare per il mondo, e Thomas, un giovane che si sta formando e deve ancora trovare la sua strada.
Attraverso gli occhi di Leo, che ormai da qualche anno ha perso il suo amore, riviviamo la loro storia e la sua evoluzione, entrando nelle dinamiche più intime e cercando di gestire il dolore che lui ancora prova.
Alcune circostanze della vita infatti sono inevitabili e non si può negare troppo la realtà, perciò Leo dovrà cercare di elaborare il lutto e ciò che esso comporta, e lo farà cercando di imparare a convivere con i sentimenti che prova ma soprattutto con la propria solitudine, che abbraccia e su cui cerca di sorreggersi.

Leo sembra quasi l’alter ego di Tondelli, che alterna momenti della vita presente del suo protagonista e momenti in cui invece ricorda la sua vita con Thomas.
Le descrizioni delle vicende e dei pensieri sono così intime, così dolorose che quasi ci si sente in colpa ad intromettersi in questo flusso di coscienza frammentato e angoscioso, in cui il penitente cerca di accettarsi, di ritrovarsi per non perdersi del tutto.

Leo, scrittore anche lui come il suo creatore, si è sempre sentito diverso dagli altri, e perciò un altro punto cardine del romanzo è questo suo desiderio di crearsi un’identità viva e pulsante senza il forzato consenso degli altri. Il suo rapporto con la religione e con la sua terra natale, un piccolo paesino italiano provinciale.
È impossibile dunque non scorgere la personalità di Tondelli dietro ogni pagina, da cui palpita davvero la vita, anche oltre l’assenza e la morte.
challenging dark inspiring reflective sad tense slow-paced
Plot or Character Driven: A mix
Strong character development: Yes
Loveable characters: No
Diverse cast of characters: No
Flaws of characters a main focus: Yes

“Because both the old man and the young man are on a journey, with their corpses beneath their feet, heading toward that icy land where life appears to be nothing other than the void left behind by a paradise decayed and lost forever.”

Mi ricorderò di Camere separate come di un lungo viaggio a due, mano nella mano, senza cartina né punti di riferimento. Un viaggio dove la meta non si intravede alzando lo sguardo ma chiudendo gli occhi, seguendo i puntini luminosi che compaiono dietro le palpebre. Un viaggio dove la mano che stringi e ti stringe non è sicurezza, quiete, conforto ma desiderio, tensione, ricerca. Un viaggio che non finisce con l'ultima pagina perché le parole sono penetrate in ogni fibra del corpo e ora lo coprono come una seconda pelle.

itsamess's review

3.0

"Io desidero essere felice. Come espiazione mi pare già sufficiente il fatto di dover essere vivo."

A metà fra "Un uomo solo" di Isherwood e "Variazioni su un tema originale" di Aciman (peccato che nessuno dei due mi avesse convinta del tutto). Ho apprezzato moltissimo l'introspezione del protagonista e lo stile di Tondelli - che ammetto di non aver mai letto prima d'ora - ma avrei preferito una struttura più chiara e definita, con un punto d'arrivo, invece di tante mini riflessioni tenute insieme da un filo spesso sottile.

Mi sono un po’ persa nel linguaggio, probabilmente non sarebbe da 2 stelle per una persona in grado di apprezzarlo ma quella persona non sono io.

2.5. Ci sono scrittori che riescono a comunicare i sentimenti più complessi con parole semplicissime e scrittori che invece scelgono di comunicare con parole complesse (seppur bellissime). Questo libro rientra nel seconds caso, e per me non è un pregio. Ho trovato alcune parti belle, altre arcane e oscure. Nel complesso il libro scorre ma non mi è arrivato. Sinceramente trovo la scrittura complicata e filosofeggiante... il senso ultimo della storia si è perso nelle pagine pesanti dei pensieri del protagonista, poi i continui flashback uno dentro l’altro rendono il tutto complicato da seguire.

Mi sono un po’ persa nel linguaggio, probabilmente non sarebbe da 2 stelle per una persona in grado di apprezzarlo ma quella persona non sono io.

mef's review

4.0
dark emotional reflective sad slow-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Complicated
Loveable characters: Complicated
Diverse cast of characters: No
Flaws of characters a main focus: N/A
emotional hopeful reflective sad slow-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Complicated
Loveable characters: Complicated
Flaws of characters a main focus: Yes