3.29 AVERAGE


Des esos libros que te hacen viajar en el tiempo.

less trenchant than Name of the Rose or Foucault’s Pendulum, but still full of the vibrant characters and florid prose that draws me back into Eco’s work again and again. it synthesizes perhaps a bit too much information and says quite a bit less than I would like.

Come prendono forma le dicerie, vale a dire tutte quelle credenze incredibili che formano la gran parte dei pregiudizi e della pubblica opinione, che da "sentito dire" diventano verità di fede.
Per narrare questa storia Eco si inventa Simone Simonini, falsario, bugiardo, assassino, uomo del suo tempo, che è poi il tempo in cui è formata in gran parte la nostra nazione, e anche l'Europa moderna, che, parafrasando, hanno quindi come peccato originale la falsità, la bugia e l'omicidio.
L'idea di base, pur se non nuovissima (ne ha dato ampi e ottimi esempi Sandrone Dazieri col suo Gorilla), rende all'inizio il romanzo piuttosto frizzante. Purtroppo, con l'aumentare delle pagine e della complicazione delle situazioni, costringe lo scrittore a "tirare dritto" un po' troppo, e a chiudere il romanzo con un autentico colpo esplosivo.
adventurous challenging dark funny mysterious medium-paced
Plot or Character Driven: Plot
Strong character development: No
Loveable characters: No
Diverse cast of characters: No
Flaws of characters a main focus: Yes

+ really picked up towards the end, eco can write an amazing plot
- the beginning was very slow and didn't interest me
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maddie_lys's review

4.0

Ogni romanzo di Eco è una meraviglia, impossibile dire il contrario, ma chiunque lo abbia impaginato (e mi rifiuto di credere sia stato Eco stesso, ché Il nome della rosa ha tutt'altro stile, con le virgolette inglesi e non i trattini) merita di essere picchiato con lo spigolo del libro e messo alla gogna. non puoi impaginarmi i dialoghi in maniera così barbara e costringere me lettrice a sforzarmi di distinguere parlato e narrato. se mi fai un lavoro del genere, sei una capra e basta.
E quel grassetto! L'odio feroce che ho provato per quel grassetto e per il font senza grazie di Dalla Piccola non so come riassumerlo. Persino io, da profana, avrei fatto di meglio. E le spaziature dopo le virgole perse nel profondo spazio cosmico? Parliamone, per favore. Un buon editor dovrebbe far uscire un testo leggibile; da una casa della levatura della Bompiani lo pretendo. E invece devo trovarmi davanti un lavoro fatto con i piedi. Solo per questo non posso dare la quinta stella - ed è un'ingiustizia, perché ho divorato questo libro adorando persino la sua sfacciata ridondanza e le sue minuzie. Non so come ho fatto a leggere tutte quelle ricette senza ingrassare di mille chili al solo pensiero, eppure valgono più di qualunque minuziosa descrizione della fisicità di Simonini. Ogni onore e gloria a Eco per questo capolavoro.

Eco is a highly acclaimed and no doubt gifted writer. I thought ‘The Name of the Rose’ was worthy of the praise it received. His latest offering somehow eluded me though.

Eco makes no apology for what is an intriguing plot and complex read. That is not what I struggled with however. I found this book incredibly awkward. At least the first 3rd of the book simply assumed a knowledge of Italian history that I was not conversant with. The parties and politics was confusing and could certainly have had more detail or background. I think many readers would simply have put this work down early. I persisted to the end and whilst the book had it’s moments and the concept was original I was still disappointed.

I found this copy on the annual sale table, I should have left it there.

Abandoned about 3/4 of the way through, I just couldn't make myself care.

"Abbiamo un'ambizione senza limiti, un'ingordigia divoratrice, un desiderio di vendetta spietato e un odio intenso."
La frase qui sopra rispecchia in pieno l'essenza del personaggio Simonini il protagonista del libro di Eco.
Un libro nel quale troppo forte è per i miei gusti l'odio verso gli ebrei, ogni pagina che leggiamo ne è completamente satura.
La storia è molto arzigogolata e costellata da molti personaggi tutti esistiti realmente, il protagonista è un agente segreto e falsario viscido, odioso, amante delle cucina, che non si ferma davanti a niente ed uccide quando ne ha bisogno, perché nessuno deve ostacolare la creazione del suo documento più importante quello del "cimitero di Praga" che inneggia il suo integerrimo odio per la popolazione ebraica e dal quale ne deve derivare la sua totale estinzione.
Il libro ci insegna che avendo un forte odio, aspirando alla ricchezza, leggendo grandi autori, avendo molta fantasia si possono costruire false notizie e grandi inganni, a quel tempo tramite libri ed articoli di giornali, oggi con l'avvento di internet c'è pieno di bufale e fandonie dalle quali bisogna stare attenti, si specula sulle grandi tragedie, intorno ad esse vengono costruite false notizie pur di assicurarsi momenti di popolarità e dalle quali ne rimangono vittime anche gli stessi apparati di informazione!

Baudolino without the enjoyable parts.

I can't bring myself to give this book more than two stars. My interst level usually hovered somewhere between apathy and boredom, occasionally peaking to mild interest or amusement. Not that this is a funy book really, it's dead serious. I had expected to be provoked and disgusted at the very least - as I was with the classic "1984", a book I truly hated for all the right reasons - but it petered out to a "meh".

The main character Simone Simonini is encouraged to write a diary and doing so he recounts his childhood, youth and maturity. The problem is that some passages are blurred in his mind and someone else, who calls himself Dalla Piccola, also writes in the same diary. Is it another person or are they one and the same? The two personalities are moderadet by a Storyteller every now and then. The three voices and the flashbacks makes for cumbersome reading.

The point of the book is Simonini's decade long campaign against Freemasons and Jews, the latter in particular. Faking documents, making things up, spreading lies that go viral and are taken for truth. When people get in Simonini's way, he gets rid of them without as much as a pang of guilty conscience.

This is an intelligent, thought provoking, complex, historically accurate and terrifying read. In that sense it was absolutely refreshing, it's just ashame it couldn't kindle any interest in me.