564 reviews for:

Moll Flanders

Daniel Defoe

3.21 AVERAGE


Oh, Moll.
dark emotional reflective medium-paced
Plot or Character Driven: Plot
Strong character development: Complicated
Loveable characters: Complicated
Diverse cast of characters: No
Flaws of characters a main focus: Yes

Padre del romanzo inglese, Defoe iniziò a scrivere Moll Flanders durante la sua prigionia a Newgate, dove stava scontando una pena per aver diffamato la Chiesa d'Inghilterra, e proprio questo carcere sarà un luogo ricorrente nel libro.

"Fortune e sfortune della famosa Moll Flanders... che nacque a Newgate, e durante una vita di continui cambiamenti per una sessantina d'anni dopo l'infanzia, fu per dodici anni prostituta, cinque volte moglie (compresa una volta con suo fratello), dodici anni ladra, otto anni delinquente deportata in Virginia; alla fine divenne ricca, visse onestamente e morì pentita": questo è il titolo completo dell'opera che mi appresto a raccontarvi e se pensate che sia già troppo per una persona sola, non avete ancora letto Defoe!!

Il mio primo pensiero, ancor prima di iniziare a leggere il libro, fu la certezza di trovare un personaggio per cui avrei provato compassione, o addirittura pietà, per tutte le vicissitudini che sapevo sarei andata a leggere. Quanto mi sbagliavo!! Perchè il primo immediato e sincero sentimento verso la protagonista è stata una fortissima antipatia.

Quello che mi preme raccontarvi subito è il carattere di questa donna; perchè sin dall'inizio il lettore capisce di aver di fronte un personaggio ambiguo: descritta come bellissima, fa di questa sua qualità l'arma principale per tutta la vita, e ne consegue che diventa egoista, pretenziosa, subdola, approfittatrice e ipocrita. Tutto quello di positivo che le succede è sempre seguito da qualche disavventura, non a causa di un fato avverso, ma proprio per suo volere, ogni "sfortuna" è il risultato di cattive azioni.
Moll Flanders potrebbe trascorrere una vita più o meno normale se si accontentasse, ma anche nei momenti felici non è mai completamente appagata e inizia a commettere piccoli errori che la porteranno verso una sola destinazione: Newgate.
Così inizia una vita roccambolesca: amante del futuro cognato che le porterà via la cosa più preziosa, presto madre (insensata direi, perchè abbandonerà ogni figlio partorito) e vedova, poi mantenuta di un ricco signore, ladra, moglie di ogni malcapitato (ha pure la sfiga di sposare suo fratello e farci addirittura due figli!! O.O), infine arrestata (non per tutti i crimini commessi) e deportata in Virginia dove vivrà una vita felice: amata, ricca e onesta.

Mi fermo qui, anche se ci sarebbe molto altro ancora da raccontare, perchè l'aspetto fondamentale in tutto questo è il senso di solitudine che attanaglia ogni pezzo di vita della protagonista. Nonostante la moltidudine di personaggi incontrati e velocemente messi da parte e nonostante le molte relazioni e le molte vite nate da queste unioni, la nostra protagonista è completamente sola al mondo. Io ho sempre pensato che ogni nostro vizio, dalle sciocchezze fino per esempio al mio shopping compulsivo, sia un segno evidente che manca qualcosa di fondamentale nella nostra vita, e per riempire quel vuoto, inconsapevolmente (o quasi), ci buttiamo su qualcos'altro.
Ed è proprio questo che secondo me succede anche a Moll: sente la mancanza di qualcosa che completi la sua vita, la passione, o l'amore che solo un bambino può portare, o ancora l'affetto di una madre mai conosciuta, insomma per vari motivi lei non si sente appagata e si "scarica" iniziando a rubare, ma quello che all'inizio può essere una semplice fuga da una quotidianità opprimente diventa prima un vizio e poi un vero e proprio lavoro.

Ecco qua la mia lettura del romanzo, in effetti un po' contorta e non so neanche da dove mia sia uscita visto che ci ho messo giorni per scriverla, ma ho vissuto così il romanzo di Defoe che, nonostante l'odiosa protagonista, mi è piaciuto.
Mi ci è voluto un pochino per abituarmi allo stile settecentesco dell'autore inglese, era già un bel po' che non facevo un salto così indietro nel passato; ho apprezzato il modo in cui Defoe si "fonde" con la protagonista, non si nota per niente il fatto che lo scrittore sia un uomo nonostante la prima persona femminile.
L'esagerazione che, sia negli atteggiamenti che nei fatti, permane in tutto il romanzo è figlia anche delle esperienze vissute dall'autore, il messaggio di condannare tutto ciò che è sbagliato e immorale è arrivato: molto spesso vengono fatte allusioni al denaro o a fatti/argomenti legati ad esso, senza contare che tutti i peccati commessi dalla protagonista sono rivolti ad un unico scopo: elevarsi di classe sociale. Questo fatto è da prendere come una condanna al Capitalismo?
Come detto in precedenza, molte sono le pagine dedicate ai crimini compiuti e poche a quelle del perdono o della redenzione, è forse un segno evidente delle vedute puritane dell'autore?

A long and rambling tale of whoring, marriage, theft, lies, deception to name but a few.

Fell in love with Moll Flanders just a little. Ballsy to the end.

I absolutely loved this book! I think it's one of my favorites.
drbird's profile picture

drbird's review

3.0

kinda ridiculous, but also kinda funny. It's interesting to see Defoe's stance on religion basically undermine the entire story at the end. or does it?

Durante la lettura mi sono dovuta fermare più volte perché è un libro ripetitivo sia negli schemi narrativi che in generale anche nelle descrizioni. Le prime 200 pagine narrano delle esperienze "amorose" di Moll ( tra virgolette perché l'amore non c'entra niente in questo libro, ma solo i soldi e la volontà di cambiare status sociale ) tra 5 mariti e circa 11 figli. Le ultime 200 pagine narrano delle sue scorribande tra furti e prigioni. Come si può intuire vengono affrontati due macro-argomenti ma in maniera ridondante poiché morto un marito ne trova un altro, compiuto un furto ne elabora un altro. Ho considerato Moll Flanders una leader, una donna che sa cosa vuole e non ha paura di andarselo a prendere, e perciò una ispirazione se pensiamo all'anno di pubblicazione di questo libro. Ma Defoe preferiva raccontare delle vicende più che indagare i personaggi, ragion per cui i personaggi in generale sono tutti bidimensionali. Inoltre la lunghezza del libro era proporzionale ai soldi che avrebbe guadagnato, poiché all'epoca si usava pagare così uno scrittore, ed è questa una chance di Defoe di seguire la sua onda scrivendo parole su parole, senza capitoli, senza stacchi, senza che tu possa riprendere fiato chiedendoti se l'autore sappia dove sta andando a parare ( spoiler: più o meno, molti errori di trama sono stati corretti per la seconda edizione). Lo stile di scrittura è un po' rozzo, ci sono salti dal presente al passato, errori e buchi di trama, niente segni di punteggiatura a parte il ";". Però bisogna considerare che è un romanzo del 1722 e che costituisce l'inizio di un genere, perciò perfetto non può essere.
funny fast-paced
emmalibby's profile picture

emmalibby's review

4.0
challenging reflective slow-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: No
Loveable characters: No
Diverse cast of characters: No

I had put this on hold, but then realized I have no plans to go back to it. It was just far too boring.