logolepsy_e's review

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4.0

Un viaggio lungo un anno.

Seguire i passi di Laura che, mese per mese, ci ha accompagnati per le strade di Tokyo, mostrandocene la storia, la lingua, le meraviglie e i segreti, è stato in qualche modo magico.

Non è un libro immediato, secondo me leggerlo tutto d'un fiato ha poco senso e non rende al meglio. Io l'ho affrontato, appunto, mese per mese, facendo combaciare il tempo reale con il tempo sulle pagine, e questo ha aiutato. A leggerlo tutto di seguito, potrebbe essere un'esperienza un po' pesante e forse con un po' di significato in meno; almeno, per me è stato così.

In questo libro si percepiscono tante cose: le atmosfere giapponesi, certo, ma anche la ricerca minuziosa dell'autrice nel raccontarci questi posti con più precisione possibile. E ancora, e soprattutto, il profondo amore di Laura per i luoghi in cui si è costruita una vita così tanto a misura di sé. E infine, la passione per una lingua che si racconta in così tanti modi diversi, e che Messina ha cercato di raccontare a noi con tutta la dedizione di chi ne ha fatto in qualche modo la propria vita.

È chiaramente una "guida sentimentale", così chiamata dall'autrice stessa nel titolo, perché questo libro non si pone l'obiettivo di essere oggettivo, espositivo, didascalico. Le pagine sono intrise delle emozioni, delle esperienze e dei sentimenti dell'autrice. I luoghi raccontati sono quelli in cui il cuore l'ha portata o riportata, non è una guida esaustiva né un elenco di consigli per turisti. La sua vita e la sua famiglia sono molto presenti al suo interno e per alcuni possono arricchirlo, per altri appesantirlo.

Le illustrazioni arricchiscono un'edizione già di pregio, anche se forse ne avrei voluta qualcuna in più.
Quello di cui avrebbe potuto beneficiare il libro, e che forse manca, sono sicuramente una mappa, o delle foto/illustrazioni di ogni posto esaminato, e un glossario; per me i termini non sono stati un problema perché mi sono familiari, ma la mancanza di riferimenti visivi ai posti descritti hanno un po' pesato.

Consiglio questo libro solo se amate il Giappone, se sognate un giorno di andarci o di viverci, se ci siete stati e ne sentite la mancanza da far male (hello, it's me), o se siete particolarmente fan di curiosità e storie di luoghi lontani.
State alla larga se non vi piacciono i sentimentalismi, se cercate una guida turistica, se non vi interessa conoscere una città attraverso gli occhi, la vita e il cuore di una specifica persona che racconta sé stessa oltre che la città.

https://www.instagram.com/p/CmMBQKWM0g3/

readmetwotimes's review

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4.0

Nostalgia. Questo è quello che si prova leggendo queste pagine. Sia che tu sia già stata in Giappone sia che ancora non sia successo. Ma non ha importanza aver visto dal vivo tutti i posti del libro, la voce di Laura basta a renderli reali e un po' magici, esattamente come lei vive la sua Tokyo da vent'anni ormai, con lo stupore di chi ci va per la prima volta e l'abitudine di chi c'è sempre stato.

Quello che so è che la prossima volta he torno mi porterò dietro questo libro per scoprire quello che ancora non ho mai visto e per vedere con occhi nuovi quello che ho già vissuto.

giduso's review

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3.0

Per avvicinarsi a questo libro occorre avere una passione o un forte interesse per il Giappone, visti i molti riferimenti non sempre spiegati. Dodici capitoli, uno per ogni mese dell'anno, al cui interno sono raccolti brevi paragrafi con vari temi: descrizioni di luoghi (soprattutto stazioni) di Tokyo, elementi della tradizione giapponese, vicende di vita quotidiana della famiglia dell'autrice. Del libro mi restano alcune immagini e sensazioni piacevoli riguardo a Tokyo, ma tutte piuttosto evanescenti.

annabellesan's review

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emotional informative inspiring slow-paced

5.0

ribeirofrio's review

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3.0

Sono veramente felice che Einaudi abbia deciso di pubblicare un libro così: carta spessa, illustrazioni meravigliose e sprazzi di colore inaspettati. Era da tanto che non mi capitava di prendere in mano un libro così ben concepito, dove il testo non è semplicemente buttato su pagine trasparenti e striminzite, ma al contrario segue un ritmo organico.

L'autrice è molto maturata dal suo "Tokyo orizzontale", è uscita dalla fase eccessivamente ricercata della prosa per arrivare ad un racconto dolce e struggente della sua esperienza da expat, tra lo studio accademico e la curiosità del forestiero nell'analizzare i singoli ideogrammi che compongono qualsiasi parola ai momenti di apprendimento passo passo con i figli, che come lei scoprono il passato di Tokyo una festività alla volta, un viaggio in treno dopo l'altro.

Direi che l'unico difetto di questo romanzo è doverlo leggere al di fuori di Tokyo: per chi ha intenzione di visitare la capitale giapponese, sostituisce una guida turistica, con l'accenno storico al processo di urbanizzazione che ha trasformato la Tokyo post-bellica in una metropoli futuristica, la fitta rete di inserti folkloristici e linguistici e infine le mete suggerite per cogliere lo spirito profondo di una cultura unica al mondo.

the_bookish_scorpio's review

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3.0

Come guida non delle migliori, ma i richiami al Giappone sono fantastici. Un ottimo viaggio!

frahorus's review

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3.0

Quello che si legge è proprio un viaggio dentro Tokyo, la mega metropoli giapponese che sembra infinita. Da amante del Giappone non potevo non leggere anche questa opera, soprattutto mi ha incuriosito il fatto che l'autrice è italiana e che ormai vive in Giappone da anni, visto che si è anche sposata e ha dei figli. E proprio con la sua famiglia l'autrice ci prende per mano e ci guida nelle strade trafficate di Tokyo, facendoci da cicerone e rivelandoci i posti più celebri e anche quelli più nascosti. Ci narra anche del significato dei mesi e delle varie festività giapponesi che si celebrano in quei giorni.

Lo consiglio a chi non conosce ancora bene le tradizioni e le feste e gli angoli del Giappone, soprattutto di Tokyo, perché scoprirà tante cose belle.

alen97's review

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5.0

Loved it, now I want to visit Tokyo even more than I did before.

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Mi è piaciuto, ora voglio visitare Tokyo ancora di più di quanto già volessi prima.

4liuz's review

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2.0

Non sono una che lascia i libri a metà, ma purtroppo ho dovuto, questo libro mi ha portato ad avere un vero e porprio "blocco del lettore". Il sottottitolo "viaggio sentimentale" deve proprio essere preso alla lettera, perchè la maggior parte delle pagine sono coperte di espressioni di meraviglia e commenti fin troppo smielati (e spesso opinabili) riguardo anche i più piccoli dettagli. Non so, magari priverò a rileggerlo più avanti.

engi_bi's review

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5.0

Spoiler: sarà una recensione terribilmente di parte. Questo non è un libro perfetto, anzi ha svariati difetti che lo rendono faciel preda dell'antipatia di numerosi tipi di lettori (una scrittura "bacio perugina" andante, l'impossibilità di crearsi un'immagine mentale di cosa si legge senza "conoscere" Tokyo, un'imperdonabile mancanza di mappe e fotografie, l'eccessiva enfasi sulle reazioni dei figli dell'autrice... sono tutti dettagli che non rendono semplice innamorarsi della lettura). Ma io, fortunatamente, appartengo a quel tipo di lettore che qua dentro ha amato follemente in ogni singola pagina.

A novembre 2019 - data che, visto lo stato attuale del mondo, sembra molto più lontana di quanto non sia in realtà - mi sono regalata, come viaggio di laurea, due settimane di zaino in spalla attraverso il Giappone. Ho lasciato come ultima tappa Tokyo, perchè le cose più belle vanno sempre lasciate per ultime.

Ecco, in questi tre giorni ci sono tornata grazie parole di Laura: mi ha fatto ricordare quanto sono stata perfettamente felice attraversando, sola in mezzo a una moltitudine di gente, l'incrocio di Shibuya; quanta pace abbia sentito assistendo a un rito shintoista (di cui tutt'ora ignoro la ragione) dietro la Tokyo Tower; quanto sia piccolo il mondo guardato dall'alto della Torre Metropolitana e quanto sia bella Asakusa con i suo banchetti di dolci e giocattoli fatti a mano.

Nel momento in cui ha descritto Jimbocho, il quartiere delle librerie e l'ultima tappa della mia ultima serata in città, ho riconosciuto tutti i negozi che ha descritto, uno per uno, ed è strata una mazzata di nostalgia che non pensavo potesse colpirmi così violentemente.

Per non parlare delle cose che non ho visto - e non sapevo nemmeno esistessero, altrimenti ci sarei andata al volo (giusto per citare un esempio: museo della pubblicità giapponese? hellooooo anyonee! ma parla chiaramente di me!) - che mi è toccato annotare su un foglio a parte, perchè un giorno, chissà... e delle feste tradizionali più che adorabili (per citare il blog dell'autrice " il nuigurumi-otomari-kai ぬいぐるみのお泊り会 [è] un’iniziativa che si svolge in Giappone dall’anno 2000 e che si dipana grosso modo così: i bambini ricevono a casa un invito cartaceo per portare il proprio pupazzo del cuore in biblioteca e lasciargli trascorrere la notte lì, insieme ad altri pupazzi.
Una volta accordato il permesso ai loro piccoli amici, i bambini li accompagnano all’ora stabilita in biblioteca e promettono di andarli a riprendere il giorno seguente. Sarà allora, quando li riaccoglieranno tra le braccia, che riceveranno anche scatti che ritraggono i pupazzi impegnati nella lettura notturna insieme agli amici, al lavoro al banco prenotazioni, sotto una coperta a sonnecchiare, a nascondersi dietro gli scaffali all’approssimarsi di un adulto. E sarà in quell’occasione che a ogni bambino sarà suggerito il titolo del libro che il pupazzo vorrebbe gli venisse letto proprio da lui. " Vi sfido a dirmi che non è la cosa più tenera che abbiate mai letto, avanti, su).

Ripeto, probabilmente è dovuto ai miei splendidi ricordi, ma ho trovato questo libro me-ra-vi-glio-so. Sarà sicuramente una rilettura.