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challenging
dark
emotional
mysterious
sad
tense
medium-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
No
Loveable characters:
Complicated
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Yes
dark
mysterious
tense
medium-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Loveable characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Yes
Was staying up until 2 AM to read this my brightest idea? Not at all! Do I regret it? Not really!! Very easy read that had me stressed out all throughout. I picked it up on a whim after seeing someone post a bunch of Japanese lit epubs on twitter!
Akasawa you raggedy, bystanding, no backbone bitch!! Also raised some eyebrows at the treatment of rape in the book overall,as well as the handling of the discovery of Sadako’s gender but part of me is chalking it up to the fact that it was written by a man in 1991 and as a result it’s a product of its time. Will probably read the rest of the trilogy just to get the brainworms out of my head.
Akasawa you raggedy, bystanding, no backbone bitch!! Also raised some eyebrows at the treatment of rape in the book overall,
dark
mysterious
medium-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
No
Loveable characters:
No
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Complicated
dark
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Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
No
Loveable characters:
Complicated
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
No
Really good honestly and made me want to keep reading. Creepy and mysterious. Only points off because it is so clearly written by a man in the 90’s.
3.5? It’s been a while since I read a page turner like this one, and the story kept me entertained, which I loved. But the characters are morally sketchy and the way the book treats rape is
dark
mysterious
tense
fast-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
Complicated
Loveable characters:
Complicated
Graphic: Death, Sexual assault
È stata una vera sorpresa.
Mi ha dato la sensazione tangibile di avere una presenza vicino, fredda e crudele, che mi sfiorava la pelle e mi diceva "attenta, tu sei la prossima". Il ritmo è incalzante senza essere troppo veloce: nessun dettaglio è tralasciato, e ti trovi immerso fino alla punta dei capelli nella storia.
Le descrizioni - soprattutto quella delle prime pagine e delle ultime - sono superbe: infondono un senso di claustrofobia, di oppressione, di inevitabilità che pochi libri mi hanno trasmesso. In certi passi mi ha dato la pelle d'oca.
La caratterizzazione dei personaggi è davvero notevole. Ryuji, soprattutto, è un piccolo capolavoro: si inizia odiandolo, provando ribrezzo nei confronti di quest'uomo e del suo passato; si passa prendendolo in simpatia per il suo carattere spigliato e non incline alle pare mentali, che bilancia perfettamente l'amico amorfo; alla fine, è impossibile non prenderlo a cuore e stare dalla sua parte con tenerezza e affetto. L'ho adorato, cosa che mai avrei detto all'inizio del libro.
Asakawa è un essere umano comune: ha paura, trema, non riesce a prendere decisioni da solo, è quasi inutile. Però, se Ryuji è quello che guida il lettore nel ragionamento, Asakawa è quello che permette la perfetta integrazione del lettore: "io ho paura? Beh, dovresti averne anche tu, e tanta, se fossi al mio posto".
Forse grazie alla natura del libro, ciò che spesso è un difetto negli scrittori orientali (i momenti di filosofia e riflessione sul tempo e sulla vita, il "mondo fluttuante" et similia), qui non lo è affatto. Visto che Ryuji e Asakawa stanno giocando con la morte, ovviamente qualcosa ci scappa, ma non è spiacevole: è naturale, è scontato che ci sia, e comunque sempre finalizzato alla trama. Non c'è una pagina inutile in tutto il romanzo: tutto è necessario, e soprattutto ogni riga coinvolge il lettore in questo cerchio che non lascia scampo e si stringe sempre di più.
Si riesce seguire perfettamente tutta la vicenda: non dà la sensazione di frustrazione che spesso danno i gialli, ovvero "perché lui ci è arrivato e io no?". Perché tu, lettore, riesci a seguire passo passo i loro ragionamenti, ci arrivi insieme a loro, ma non riesci ad andare avanti da solo. Suzuki crea un libro dove lettore e detective combaciano: un risultato a dir poco straordinario.
Senza dubbio rende molto di più se NON si è visto il film, perché il conoscere già la trama (come tutti i thriller e horror) rovina in parte la suspance, e si ha la sensazione che la parte centrale del libro sia lenta, quando invece non lo è.
Ah, bisogna dire che il film contiene differenze notevoli (a partire dal fatto che nel film la giornalista è una donna...). E il libro è molto più chiaro sul significato della cassetta, su chi è questa Sadako e perché ha lanciato la maledizione.
Mi ha fatto sorridere che il giorno di scadenza del protagonista sia il 18 ottobre, il mio compleanno :D
Insomma: non perdetelo. Si posizione almeno due spanne sopra i relativi film.
Mi ha dato la sensazione tangibile di avere una presenza vicino, fredda e crudele, che mi sfiorava la pelle e mi diceva "attenta, tu sei la prossima". Il ritmo è incalzante senza essere troppo veloce: nessun dettaglio è tralasciato, e ti trovi immerso fino alla punta dei capelli nella storia.
Le descrizioni - soprattutto quella delle prime pagine e delle ultime - sono superbe: infondono un senso di claustrofobia, di oppressione, di inevitabilità che pochi libri mi hanno trasmesso. In certi passi mi ha dato la pelle d'oca.
La caratterizzazione dei personaggi è davvero notevole. Ryuji, soprattutto, è un piccolo capolavoro: si inizia odiandolo, provando ribrezzo nei confronti di quest'uomo e del suo passato; si passa prendendolo in simpatia per il suo carattere spigliato e non incline alle pare mentali, che bilancia perfettamente l'amico amorfo; alla fine, è impossibile non prenderlo a cuore e stare dalla sua parte con tenerezza e affetto. L'ho adorato, cosa che mai avrei detto all'inizio del libro.
Asakawa è un essere umano comune: ha paura, trema, non riesce a prendere decisioni da solo, è quasi inutile. Però, se Ryuji è quello che guida il lettore nel ragionamento, Asakawa è quello che permette la perfetta integrazione del lettore: "io ho paura? Beh, dovresti averne anche tu, e tanta, se fossi al mio posto".
Forse grazie alla natura del libro, ciò che spesso è un difetto negli scrittori orientali (i momenti di filosofia e riflessione sul tempo e sulla vita, il "mondo fluttuante" et similia), qui non lo è affatto. Visto che Ryuji e Asakawa stanno giocando con la morte, ovviamente qualcosa ci scappa, ma non è spiacevole: è naturale, è scontato che ci sia, e comunque sempre finalizzato alla trama. Non c'è una pagina inutile in tutto il romanzo: tutto è necessario, e soprattutto ogni riga coinvolge il lettore in questo cerchio che non lascia scampo e si stringe sempre di più.
Si riesce seguire perfettamente tutta la vicenda: non dà la sensazione di frustrazione che spesso danno i gialli, ovvero "perché lui ci è arrivato e io no?". Perché tu, lettore, riesci a seguire passo passo i loro ragionamenti, ci arrivi insieme a loro, ma non riesci ad andare avanti da solo. Suzuki crea un libro dove lettore e detective combaciano: un risultato a dir poco straordinario.
Senza dubbio rende molto di più se NON si è visto il film, perché il conoscere già la trama (come tutti i thriller e horror) rovina in parte la suspance, e si ha la sensazione che la parte centrale del libro sia lenta, quando invece non lo è.
Ah, bisogna dire che il film contiene differenze notevoli (a partire dal fatto che nel film la giornalista è una donna...). E il libro è molto più chiaro sul significato della cassetta, su chi è questa Sadako e perché ha lanciato la maledizione.
Mi ha fatto sorridere che il giorno di scadenza del protagonista sia il 18 ottobre, il mio compleanno :D
Insomma: non perdetelo. Si posizione almeno due spanne sopra i relativi film.
dark
mysterious
tense
medium-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
No
Loveable characters:
No
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
No