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4,5 Sanderson en modo automático todavía es mucho Sanderson. Se nota que tanto la trama como el mundo mágico son menos complejos que en Mistborn y en parte se debe a que es juvenil. Después de esto debería ponerme al día con [b:The Boys, Volume 1: The Name of the Game|1214485|The Boys, Volume 1 The Name of the Game|Garth Ennis|https://d.gr-assets.com/books/1224646048s/1214485.jpg|2642984], que marida muy bien; a ver si me da tiempo antes de la lectura del Spoiler Club.
Edito: Me ha troleado por completo con el origen de la debilidad de Steelheart, por cierto. Me he tirado todo el libro pensando que tenía clarísimo cuál era, pero al final no. Bien, Sanderson, bien. Otras cosas te las he pillado a kilómetros, pero ahí me has pillado tú.
Edito: Me ha troleado por completo con el origen de la debilidad de Steelheart, por cierto. Me he tirado todo el libro pensando que tenía clarísimo cuál era, pero al final no. Bien, Sanderson, bien. Otras cosas te las he pillado a kilómetros, pero ahí me has pillado tú.
3.5 although this is an adult book I’m excited to do this book with my teen groups. This is my second Brandon Sanderson novel and boy does he write pacey novels. This one may have a tad too much detail for this new screen-addicted generation but I still think it’ll work a treat, especially on the boys.
it’s giving the boys, it’s giving comic book, it’s giving ve schwab’s villains series. i love an evil superhero.
“Did the Epics kill because Calamity chose—for whatever reason—only terrible people to gain powers? Or did they kill because such amazing power twisted a person, made them irresponsible?”
my first branden sanderson! this was a very entertaining sci-fi/fantasy!! steelheart was an engaging villain and david’s inner monologue was great, but what i really loved in this book was the familial atmosphere between all the characters. they were all great. the twists at the end were good and the world-building was extensive. only docked a star because i felt it the pacing was a bit wonky and the plot could have been a touch more complex. but man, what a great ending!
read 4 ashley/olivia’s summer book club extravaganza
“Did the Epics kill because Calamity chose—for whatever reason—only terrible people to gain powers? Or did they kill because such amazing power twisted a person, made them irresponsible?”
my first branden sanderson! this was a very entertaining sci-fi/fantasy!! steelheart was an engaging villain and david’s inner monologue was great, but what i really loved in this book was the familial atmosphere between all the characters. they were all great. the twists at the end were good and the world-building was extensive. only docked a star because i felt it the pacing was a bit wonky and the plot could have been a touch more complex. but man, what a great ending!
read 4 ashley/olivia’s summer book club extravaganza
adventurous
fast-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
No
medium-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
No
Loveable characters:
No
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
N/A
Teenage male fantasy book. Uninteresting characters. Female character exists as love interest to perpetuate fantasy
A very nice little take on the idea of metahumans/supervillains. Sanderson rarely disappoints and Steelheart is another winner. I'll certainly follow along as this series unfolds.
Sanderson per questo viaggio abbandona il fantasy e ci porta nel nostro mondo.
Un mondo dove, un giorno, è comparso in cielo… qualcosa. E alcune persone sono cambiate, hanno ottenuto poteri straordinari. Anche troppo, visto che spesso sfidano ogni legge della fisica possibile, consentendo di compiere l’impossibile.
E così arrivano gli Epici, gli individui dotati di questi poteri.
Il piccolo problema di tutto ciò è che tutti gli Epici sembrano essere malvagi. Disinteressati nei confronti della vita dei semplici umani, non si fanno problemi a uccidere per i motivi più futili. E i più potenti tra loro sono invincibili, inattaccabili, immortali sopratutto per quanto riguarda i semplici umani che finiscono schiacciati sotto il loro tallone.
David aveva dieci anni quando gli Epici arrivarono e distrussero il mondo.
Dieci anni quando Steelheart comparve a Chicago reclamandola come suo territorio, e sottomettendo a sé gli altri Epici del luogo. O uccidendo chi osasse sfidarlo.
Dieci anni quando suo padre, credendo Steelheart un Epico buono, un eroe, sparò a un altro Epico che tentava di ucciderlo. Ferendo nel farlo Steelheart stesso, l’unica volta in cui è stato ferito.
Dieci anni da quando in risposta a ciò Steelheart uccise suo padre e tutti i presenti nella banca, distruggendo l’intera banca e trasformando Chicago in Newcago, una città di acciaio su cui in seguito calerà la notte perenne.
Adesso David ha diciotto anni, ha finito di lavorare sotto sfruttamento in una fabbrica d’armi e vive da solo nelle Subvie, i piani inferiori della città scavati nell’acciaio dagli scagnozzi di Steelheart per dare un luogo dove vivere agli umani sudditi del tiranno Epico.
E in questi dieci anni ha finto di essere una persona nella media, attento a non mettersi mai in mostra né come troppo intelligente né come troppo stupido, con un solo obbiettivo in mente: eliminare Steelheart.
Per questo ha passato dieci anni raccogliendo ogni singola informazione sugli Epici, classificandoli in base ai loro poteri e alla loro pericolosità, studiando i loro punti deboli e ideando piani per eliminarli.
Piani che potrebbero venire messi in pratica dal misterioso gruppo degli Eliminatori, umani che lottano contro gli Epici e li uccidono.
Così, studiando le mosse di questi eroi dell’umanità, indovina il luogo dove compariranno e fa in modo di incontrarli, finendo con l’interferire nella loro missione venendo poi catturato da loro.
In breve tempo diventerà uno di loro, ovviamente, e la sua conoscenza degli Epici li spingerà a osare quanto non hanno mai nemmeno immaginato in passato, attaccare il più potente dei loro nemici per spaventarli e far capire al mondo che la lotta è possibile.
Negli Eliminatori troverà il loro leggendario leader, il Prof; Tia, la studiosa; l’esperto di armi Abraham e il folle scozzese Cody.
E Megan, una bellissima ragazza della sua età che ha un comportamento ambiguo nei suoi confronti alternando momenti in cui manifesta amicizia a momenti in cui sembra odiarlo.
Che dire di questo libro?
L’ambientazione è ben ideata, come sempre con Sanderson, ed essendo cresciuto a supereroi non mi pare vero che ora comincino a spuntare anche nei libri.
L’unico difetto del libro è che certi colpi di scena sono quasi prevedibili… anche se uno stratagemma aiuta a depistare il lettore e a farlo sbalordire per un ritorno in scena inaspettato.
Per buona parte del libro ho trovato una sorta di affinità con Mistborn: Newcago tenuta nell’oscurità perenne, quando là abbiamo le nebbie; la polizia onnipresente del leader; il capo dei ribelli che sembra quasi avere grandi poteri; il tiranno immortale da abbattere, pur sapendo che dopo si scatenerà il caos nella città e con il rischio di fare più male che altro ai cittadini una volta che il capo che teneva tutto sotto controllo sarà caduto.
Poi però ci discostiamo da questo canovaccio quando cominciamo a intuire che ci sia qualcosa di diverso in Megan e nel Prof. Sensazioni che diventano sempre più forti, fino a quando non abbiamo tutte le risposte nel finale.
Risposte su Megan e sul Prof, risposte su come mai tutti gli Epici siano malvagi… a parte il povero Epico tenuto nascosto e schiavizzato da Steelheart, usandolo per dare elettricità alla sua città tenuta in un’oscurità perenne dal suo braccio destro, Nightwielder.
Risposte che rendono solidi i pochi punti deboli della trama di questo libro, e che ci lasciano stupiti per come Sanderson sia riuscito nuovamente a fare centro (e mentre tirava fuori la Folgoluce…) cambiando totalmente genere, oltre che desiderosi di scoprire cosa accadrà ora a Newcago, come si comporteranno gli Epici dentro e fuori dalla città, cosa faranno gli Eliminatori, cosa farà Firelight.
E sopratutto ci chiediamo: cos’è Calamity?
La risposta dovrebbe essere nel terzo libro, visto il titolo, ma ci sarà da aspettare un bel po’ per quello.
Comunque tanto di cappello a Sanderson: non mi delude mai e ormai comprerei i suoi libri a scatola chiusa, e lo faccio davvero per pochi autori.
Un mondo dove, un giorno, è comparso in cielo… qualcosa. E alcune persone sono cambiate, hanno ottenuto poteri straordinari. Anche troppo, visto che spesso sfidano ogni legge della fisica possibile, consentendo di compiere l’impossibile.
E così arrivano gli Epici, gli individui dotati di questi poteri.
Il piccolo problema di tutto ciò è che tutti gli Epici sembrano essere malvagi. Disinteressati nei confronti della vita dei semplici umani, non si fanno problemi a uccidere per i motivi più futili. E i più potenti tra loro sono invincibili, inattaccabili, immortali sopratutto per quanto riguarda i semplici umani che finiscono schiacciati sotto il loro tallone.
David aveva dieci anni quando gli Epici arrivarono e distrussero il mondo.
Dieci anni quando Steelheart comparve a Chicago reclamandola come suo territorio, e sottomettendo a sé gli altri Epici del luogo. O uccidendo chi osasse sfidarlo.
Dieci anni quando suo padre, credendo Steelheart un Epico buono, un eroe, sparò a un altro Epico che tentava di ucciderlo. Ferendo nel farlo Steelheart stesso, l’unica volta in cui è stato ferito.
Dieci anni da quando in risposta a ciò Steelheart uccise suo padre e tutti i presenti nella banca, distruggendo l’intera banca e trasformando Chicago in Newcago, una città di acciaio su cui in seguito calerà la notte perenne.
Adesso David ha diciotto anni, ha finito di lavorare sotto sfruttamento in una fabbrica d’armi e vive da solo nelle Subvie, i piani inferiori della città scavati nell’acciaio dagli scagnozzi di Steelheart per dare un luogo dove vivere agli umani sudditi del tiranno Epico.
E in questi dieci anni ha finto di essere una persona nella media, attento a non mettersi mai in mostra né come troppo intelligente né come troppo stupido, con un solo obbiettivo in mente: eliminare Steelheart.
Per questo ha passato dieci anni raccogliendo ogni singola informazione sugli Epici, classificandoli in base ai loro poteri e alla loro pericolosità, studiando i loro punti deboli e ideando piani per eliminarli.
Piani che potrebbero venire messi in pratica dal misterioso gruppo degli Eliminatori, umani che lottano contro gli Epici e li uccidono.
Così, studiando le mosse di questi eroi dell’umanità, indovina il luogo dove compariranno e fa in modo di incontrarli, finendo con l’interferire nella loro missione venendo poi catturato da loro.
In breve tempo diventerà uno di loro, ovviamente, e la sua conoscenza degli Epici li spingerà a osare quanto non hanno mai nemmeno immaginato in passato, attaccare il più potente dei loro nemici per spaventarli e far capire al mondo che la lotta è possibile.
Negli Eliminatori troverà il loro leggendario leader, il Prof; Tia, la studiosa; l’esperto di armi Abraham e il folle scozzese Cody.
E Megan, una bellissima ragazza della sua età che ha un comportamento ambiguo nei suoi confronti alternando momenti in cui manifesta amicizia a momenti in cui sembra odiarlo.
Che dire di questo libro?
L’ambientazione è ben ideata, come sempre con Sanderson, ed essendo cresciuto a supereroi non mi pare vero che ora comincino a spuntare anche nei libri.
L’unico difetto del libro è che certi colpi di scena sono quasi prevedibili… anche se uno stratagemma aiuta a depistare il lettore e a farlo sbalordire per un ritorno in scena inaspettato.
Per buona parte del libro ho trovato una sorta di affinità con Mistborn: Newcago tenuta nell’oscurità perenne, quando là abbiamo le nebbie; la polizia onnipresente del leader; il capo dei ribelli che sembra quasi avere grandi poteri; il tiranno immortale da abbattere, pur sapendo che dopo si scatenerà il caos nella città e con il rischio di fare più male che altro ai cittadini una volta che il capo che teneva tutto sotto controllo sarà caduto.
Poi però ci discostiamo da questo canovaccio quando cominciamo a intuire che ci sia qualcosa di diverso in Megan e nel Prof. Sensazioni che diventano sempre più forti, fino a quando non abbiamo tutte le risposte nel finale.
Risposte su Megan e sul Prof, risposte su come mai tutti gli Epici siano malvagi… a parte il povero Epico tenuto nascosto e schiavizzato da Steelheart, usandolo per dare elettricità alla sua città tenuta in un’oscurità perenne dal suo braccio destro, Nightwielder.
Risposte che rendono solidi i pochi punti deboli della trama di questo libro, e che ci lasciano stupiti per come Sanderson sia riuscito nuovamente a fare centro (e mentre tirava fuori la Folgoluce…) cambiando totalmente genere, oltre che desiderosi di scoprire cosa accadrà ora a Newcago, come si comporteranno gli Epici dentro e fuori dalla città, cosa faranno gli Eliminatori, cosa farà Firelight.
E sopratutto ci chiediamo: cos’è Calamity?
La risposta dovrebbe essere nel terzo libro, visto il titolo, ma ci sarà da aspettare un bel po’ per quello.
Comunque tanto di cappello a Sanderson: non mi delude mai e ormai comprerei i suoi libri a scatola chiusa, e lo faccio davvero per pochi autori.
An other Brandon sanderson book I'm in love with this man stories are just intriguing and amazing
I've never read a book about super heroes. In a lot of ways I missed the entire comic book world and am only a fan from a distance. I enjoy the lore, the enthusiasm of the fans, and even enjoy when they bring those comic book characters to life in movies. But something about the book Steelheart from Brandon Sanderson drew me in. Not sure if it was the high praise many have given Sanderson on his recent novels, or the amazing cover for the book, but one thing is for sure I'm so glad I read Steelheart.
Steelheart is a book that flips the script on other super hero tales. Instead of the good guys being super heroes, its all the bad people in the world who are given powers while the rest of the world is left to fend for themselves. Steelheart is considered a young adult novel which is both its greatest strength and weakness. Strength because it makes for a lighter easier read that is instantly entertaining, and weakness because it does have Sanderson shying away from the grittier details of life under these super heroes rule. We get tastes but you get the sense that he is giving it to you in small bit size portions.
All in all though Steelheart is one of the most entertaining listens I've had in a long time and I cannot wait for the next one. Count me in Sanderson I've officially boarded the reckoners train.
Steelheart is a book that flips the script on other super hero tales. Instead of the good guys being super heroes, its all the bad people in the world who are given powers while the rest of the world is left to fend for themselves. Steelheart is considered a young adult novel which is both its greatest strength and weakness. Strength because it makes for a lighter easier read that is instantly entertaining, and weakness because it does have Sanderson shying away from the grittier details of life under these super heroes rule. We get tastes but you get the sense that he is giving it to you in small bit size portions.
All in all though Steelheart is one of the most entertaining listens I've had in a long time and I cannot wait for the next one. Count me in Sanderson I've officially boarded the reckoners train.