982 reviews for:

4 3 2 1

Paul Auster

3.91 AVERAGE


Favourite book of 2019.
emotional reflective medium-paced

This is a brilliant concept, well written, and entertaining... Until it wasn't. I found myself losing interest about halfway through and it became a trial to force myself to continue. The parallel lives were also quite depressing. I still recommend this book to those who like a challenge but it definitely is not a light summer read.
challenging emotional funny hopeful inspiring reflective slow-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Yes
Loveable characters: Complicated
Diverse cast of characters: Yes
Flaws of characters a main focus: Yes

It’s long and meandering but a lovely story. I had chills at the end. Love Paul Auster, love his narration, and love  Auster blending the roles of protagonist and author yet again. 

Really didn't need to be so long.

Primo approccio a Paul Auster, e devo dire, forse sì, potevo iniziare da qualcosa di più corto e meno complesso. Ma ho finito il libro con un misto di ammirazione e amaro in bocca.

Personalmente, l’idea e la creatività sono punti assolutamente a favore, vorrei vedere altri scrivere la stessa storia 4 volte e ricordarsi gli stessi personaggi ricorrenti.

La traduzione in italiano è senz’altro un altro punto a favore. Include termini che riportano a quel periodo storico e ove presenti le traduzioni di altri libri citati sono state incluse (sia a piè di pagina che non), e tutto fila sempre.

In 4 3 2 1 vediamo quattro versioni dello stesso personaggio, l’intricato Archie Isaac Ferguson. L’inizio della storia racconta di come Ferguson sia arrivato ad essere concepito, e già dall’incipit la storia è tragicomica. Famiglie ebree trapiantante a New York in momenti diversi, e per motivi diversi in un periodo in cui gli ebrei erano i reietti della società. Ma già da questa prima essenziale parte del libro riuscirete a farvi qualche risata.

Ogni versione di Ferguson è comica e di compagnia a modo suo. Negli anni dell’infanzia e della “scuola dell’obbligo” ci sono scene dolci e simpatiche, che fanno affezionare tantissimo al personaggio. Questa parte del libro l’ho letteralmente divorata, sempre più curiosa di sapere come sarebbe evoluto questo personaggio.

I primi anni dell’università, soprattutto quello della versione di Ferguson più attaccato ai suoi ideali politici, mi hanno fatto un po’ tentennare. Come penso la maggior parte dei lettori, la descrizione della situazione politica in America negli anni ‘60, per quanto interessante, poteva essere nettamente abbreviata: non credo a nessuno interessasse un escursus di pagine e pagine sulle rivolte alla Columbia University. In aggiunta, questa versione del nostro caro Ferguson è marginalmente coinvolto perché già sta pensando di distaccarsi. Poteva essere più corta questa parte? Decisamente.

Tutto arriva ad essere spiegato (non me lo aspettavo!) alla fine del libro, ma anche qui, l’ultima versione di Ferguson, IL Ferguson dei Ferguson, ci perdiamo in discorsi politici dell’America degli anni 70. Ci serviva, di nuovo, probabilmente no.

L’unica nota che mi ha fatto tentennare veramente, è appunto il finale della storia di Ferguson number 4… A questo punto, avrei voluto qualcosa di più.
reflective slow-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Yes
Loveable characters: Complicated
Diverse cast of characters: Complicated
Flaws of characters a main focus: Yes
challenging emotional informative inspiring reflective tense slow-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Yes
Loveable characters: Yes
Diverse cast of characters: Yes
Flaws of characters a main focus: Complicated

Vitsi miten valtava ja hengästyttävä ja ajoittain raskas teos. Ja kuitenkin koko ajan niin täydellistä Austeria, että nauratti ja itketti. Elävää, ihanaa. Jos pitäisi lukea loppuelämä vain yhtä kirjaa niin lukisin tätä.

Parts of this book really drew me in. Parts just droned on forever. It was not a good enough book to justify the insane length.