3.75 AVERAGE


Sarà che l’ho letto febbricitante, ma benchè siamo certo lontani dal livello dei primi due volumi questo libro mi pare abbastanza meglio del precedente.
Ormai siamo in piena “guerra di logoramento” tra Richard Rahl e Jagang: finora hanno avuto gioco facile nel vincere le loro battaglie, uno sconfiggendo con la magia per due volte il padre impedendogli di evocare il Guardiano e l’altro sfruttando la magia altrui per costruirsi l’Impero. Ma ora si ritrovano entrambi coinvolti in una guerra che appare lunga e faticosa, niente a che vedere con le guerre lampo viste finora.
Jagang rimane sempre sullo sfondo, senza comparire in prima persona, ma i suoi emissari (e il suo impossessarsi di essi) bastano e avanzano, visto che scatenano la peste nelle terre centrali.
Una peste scatenata magicamente grazie a un artefatto trafugato da un luogo appartenente al passato delle Terre e dei maghi.
Richard deve così tornare a immergersi nelle atmosfere della guerra di tremila anni addietro per trovare il Tempio dei Venti e fermare l’epidemia prima che uccida tutta la popolazione del suo impero.
Ci sta, logica come mossa da parte del tiranno e abbastanza interessante (ho già detto che mi piace moltissimo il background delle Terre, vero?).
Nathan ci sguazza come se fosse nato per queste cose, mentre le Mord-Sith che fanno da guardie personali di Richard e Kahlan assumono sempre più spessore.

Lato negativo: solo il punto centrale di tutto…

Ciò che comincia ad essere insopportabile è l’eterno “si-no” cui siamo costretti ad assistere ad opera degli impotenti Richard e Kahlan.
Va bene le prime volte, ma ora che addirittura la profezia con doppio vincolo invocata per sterminare popolazioni ed uccidere Richard richieda come ulteriore requisito che la coppia sposi altre persone (scelte dagli spiriti, peraltro) sfocia nel ridicolo.
E se Defran Rahl può avere un suo perchè, per quanto sia abbastanza scontato il suo ruolo, Nadine è completamente irreale.
Passi l’essere una puttanona, passi l’essere un’erborista, passi anche l’aver vissuto in un villaggio, magari vicino ai boschi, e quindi vedere diversamente l’autorità. Ma cavolo, ti ritrovi in una reggia grande come mezzo villaggio, scopri che Richard è Imperatore e che la Madre Depositaria nonchè Regina di due nazioni delle Terre Centrali e grande detentrice di potere magico è sua promessa sposa; ci sono tre sadiche assatanate che li seguono e che se provi a toccarli o a intrometterti ti squartano.
E malgrado tutto ciò, con te umile paesana ospitata per pietà dalla Corona, battibecchi con la Regina per il cuore di Richard, stuzzicandola e provocandola di continuo come tra comari di paese? Va bene tenerla vicina per capire la sua utilità, ma a quel punto resta vicina incatenata nelle segrete…

… e la Sindrome del Pelatone

Zedd. Teoricamente è il più grande mago vivente, anche se forse se la gioca con Nathan vista la sua maggiore esperienza. Comunque siamo su livelli enormi.
Ecco, Zedd è dal primo libro che sbava all’idea di insegnare la magia al nipote.
Ora siamo al quarto libro, e dalla fine del primo libro si sono incontrati solo ora, visto che ha seguito fino ad adesso Ann per le Terre, invece di tornare al Mastio.
Sa che Richard è attaccato da ogni parte; sa che può superare gli schermi del Mastio; sa che è affamato di conoscenza.
E malgrado ciò non corre da lui a insegnargli… perchè?
Per me è la sindrome del Pelatone, ovvero la sindrome Xavier: oltre ad esserci -nel vivo dell’azione- un personaggio potente ed esperto (cosa che Richard e Kahlan non sono, almeno per la magia… funziona quando gli va a lei, non quando loro la vogliono), potrebbe dare esperienza a Richard. Che allora diventerebbe imbattibile.
Un po’ il motivo per cui Charles Xavier ha il suo codice morale che gli impedisce di cambiare la mente dell’umanità per farle accettare i mutanti, e appena possibile viene messo fuori causa mandandolo nello spazio, o facendolo quasi-morire, o quant altro.
Personaggi troppo potenti spaventano.
Ok, ma allora forse non era il caso di pensarci prima, Terry?

Giudizio finale

Comunque è scritto bene e si lascia leggere agevolmente (sempre che non abbiate 38 e passa di febbre e degli occhi rossi che a muoverli imprecano in D’Hariano Alto), c’è anche una morte illustre e un paio di colpi di scena che colpiscono poco, ma vabbè…
Meglio del precedente, e spero peggio del seguente.
Spero anche che, essendo finalmente sposati i due innamoratini, ora la smettano di attirare su di sè ogni genere di calamità tendente a separarli e pensino finalmente a guerreggiare, che è ciò che vuole la gente.

Up to this point, this is the worst book in the series, though it is still excellently written and entertaining. This book focuses mostly on the advent of a plague in the Midlands, spread by Emperor Jagang and one of his loyal Sisters of the Dark.

This book is the most heavy handed with the theme of Richard and Kahlan being split up, to its detriment. From the very beginning it talks of them betraying eachother in order to save their people, and it is sort of hammered into your head throughout the book, up until the very end. I got sick of it, though luckily it is not that bad in the later volumes.

The "unveiling" of the bad guy at the end is satisfying and Goodkind does a good job of giving you ample reason to suspect multiple people during the course of the story. I will say that the actions of the bad guy at the end are sort of overdone and generically Goodkind, while through the rest of the story he is so well developed.

I FINALLY FINISHED. What a dumb book lol.

Best line:
Spoiler
"Before the sword could touch him, Richard struck like lightning, driving
his hand through Drefan's soft middle. In the blink of an eye, he had seized
Drefan's spinal column and yanked it back out, ripping it apart."
adventurous challenging dark emotional sad tense medium-paced
Plot or Character Driven: A mix
Strong character development: No
Loveable characters: Yes
Diverse cast of characters: No
Flaws of characters a main focus: Yes
adventurous dark emotional mysterious tense medium-paced
Plot or Character Driven: A mix
Strong character development: Yes
Loveable characters: Yes
Diverse cast of characters: Complicated
Flaws of characters a main focus: Yes
adventurous mysterious tense medium-paced
adventurous dark mysterious medium-paced

Series starts to become repetitive

Intense book, a lot of backstory that explains a lot to the series. Very great and worth continuing reading the amazing series.

My least favorite in the series so far. Lots of cheesy, unrealistic lines. Story was still good, for the most part.

It took nearly three years, but I FINALLY finished reading this book! I would definitely recommend it to anyone who loves the Sword of Truth series (especially the audiobook!). From what I can recall of the other books, The Temple of the Winds has a bit of a different feel to it. Instead of the gang roaming about the midlands stirring up trouble and saving the day, most of the story is confined to one or two main places, and I found that I really enjoyed the new dynamic. It allowed me to see not only a new side of some of the characters that I loved so much on Legend of The Seeker, but it gave me a look at what they could have become.