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3.91 AVERAGE
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"Appena ti sforzi di dire con chiarezza una cosa, ti accorgi che è chiara solo perché l'hai semplificata."
"Jediné, čo nás zväzovalo a na čom našim záležalo, sú putá, ktorými sa po celý život vzájomne mučili".
Nevedela som to pustiť z ruky. Veľmi úprimné a reálne, až desivé rozprávanie o vzťahu manželov vyrozprávané z pohľadu ženy, muža aj detí.
Nevedela som to pustiť z ruky. Veľmi úprimné a reálne, až desivé rozprávanie o vzťahu manželov vyrozprávané z pohľadu ženy, muža aj detí.
Ovo je jedna od onih knjiga čiji sam sinopsis video na fb stranici izdavačke kuće, poželeo da je što pre imam i pročitam i na kraju sam splasnuo kao probušen balon. Ne mogu da kažem da je knjiga loša, ali je u mom slučaju promašaj.
Sama forma knjige je veoma zanimljiva. Sastoji se iz tri knjige i svaku od njih priča jedna osoba iz porodice čiju istoriju pratimo. Ovo jeste priča o osećanjima i na šta smo sve spremni ili nismo pod određenim okolnostima, ali način na koji je ispričana meni nije bio najbolji. Jednostavno nisam toliko uživao u knjizi.
Sama forma knjige je veoma zanimljiva. Sastoji se iz tri knjige i svaku od njih priča jedna osoba iz porodice čiju istoriju pratimo. Ovo jeste priča o osećanjima i na šta smo sve spremni ili nismo pod određenim okolnostima, ali način na koji je ispričana meni nije bio najbolji. Jednostavno nisam toliko uživao u knjizi.
La responsabilità dei vincoli
"Hai presente - dici - quando si fanno le scale? I piedi vanno l'uno dietro l'altro così come abbiamo imparato da bambini. Ma la gioia dei primi passi s'è persa. Ci siamo modellati, crescendo, sull'andatura dei nostri genitori, dei nostri fratelli maggiori, delle persone a cui ci siamo legati. Le gambe ora vanno su in base ad abitudini acquisite. E la tensione, l'emozione, la felicità del passo sono andate perdute come anche la singolarità dell'andatura. Ci muoviamo credendo che il movimento delle gambe sia nostro, ma non è così, con noi fa quei gradini una piccola folla cui ci siamo adeguati, la sicurezza delle gambe è solo il risultato del nostro conformismo. O si cambia passo - concludi - ritrovando la gioia degli inizi o ci si condanna alla normalità più grigia."
“Rimpiangere il passato è stupido, come è stupido correre dietro a sempre nuovi inizi.”
Passato il quarto di secolo, la mia vita deve - o meglio, dovrebbe - incominciare a essere incasellata all'interno di tutti quei rituali propedeutici per passare al di là: ricerca di un lavoro, selezione fisiologica all'interno della propria cerchia d'amicizia, tentativi di costruire una famiglia.
Su quest'ultimo punto, in tal senso, la paura incombe come una montagna, gigantesca nel sussurrare la possibilità di rimanere vincolati alla responsabilità di un rapporto che si depaupera nel tempo (sempre che quel rapporto non sia stato frainteso alle radici); paura di provare la necessità di colmare vuoti con figli che da noi non possono ricevere esempio; paura di morire dentro in nome di un equilibrio dettato dalla pavidità e l'abitudine.
Il quadro tratteggiato da Starnone si mostra implacabile nel seguire - con differenti punti di vista - la decadenza del contesto che più di tutti dovrebbe mostrarsi saldo di fronte alla labilità dei rapporti umani: la famiglia.
"Hai presente - dici - quando si fanno le scale? I piedi vanno l'uno dietro l'altro così come abbiamo imparato da bambini. Ma la gioia dei primi passi s'è persa. Ci siamo modellati, crescendo, sull'andatura dei nostri genitori, dei nostri fratelli maggiori, delle persone a cui ci siamo legati. Le gambe ora vanno su in base ad abitudini acquisite. E la tensione, l'emozione, la felicità del passo sono andate perdute come anche la singolarità dell'andatura. Ci muoviamo credendo che il movimento delle gambe sia nostro, ma non è così, con noi fa quei gradini una piccola folla cui ci siamo adeguati, la sicurezza delle gambe è solo il risultato del nostro conformismo. O si cambia passo - concludi - ritrovando la gioia degli inizi o ci si condanna alla normalità più grigia."
“Rimpiangere il passato è stupido, come è stupido correre dietro a sempre nuovi inizi.”
Passato il quarto di secolo, la mia vita deve - o meglio, dovrebbe - incominciare a essere incasellata all'interno di tutti quei rituali propedeutici per passare al di là: ricerca di un lavoro, selezione fisiologica all'interno della propria cerchia d'amicizia, tentativi di costruire una famiglia.
Su quest'ultimo punto, in tal senso, la paura incombe come una montagna, gigantesca nel sussurrare la possibilità di rimanere vincolati alla responsabilità di un rapporto che si depaupera nel tempo (sempre che quel rapporto non sia stato frainteso alle radici); paura di provare la necessità di colmare vuoti con figli che da noi non possono ricevere esempio; paura di morire dentro in nome di un equilibrio dettato dalla pavidità e l'abitudine.
Il quadro tratteggiato da Starnone si mostra implacabile nel seguire - con differenti punti di vista - la decadenza del contesto che più di tutti dovrebbe mostrarsi saldo di fronte alla labilità dei rapporti umani: la famiglia.
روایت جذاب با پایانی جذابتر. کاملا ارزش خوندن داشت.
inspiring
lighthearted
reflective
fast-paced
"Il suo torto vero è stato non riuscire a rifiutarci fino in fondo. Il suo torto è stato che una volta che hai agito in modo da ferire in profondità, in modo da uccidere o comunque sfregiare per sempre altri esseri umani, non devi fare passi indietro, ti devi assumere la responsabilità del crimine fino in fondo, un crimine non si commette a metà".