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"Lacci" è un libro diretto, tanto onesto da fare male, ma l'onestà che permea il racconto non è tanto tra i personaggi (tra Vanda e Aldo, tra i figli, tra Aldo con se stesso), ma è diretto verso il lettore, che in questo breve romanzo si immerge completamente nei non detti e nei dolori di una vita coniugale che porta più sofferenza che altro.
Il dolore non è solo di Vanda - tradita e abbandonata sia a se stessa che ai propi figli - ma anche di Aldo, per la consapevolezza di esser stato veramente vivo solamente per i quattro anni in cui aveva lasciato la famiglia. È il dolore di Sandro e Anna, figli della coppia cui inizialmente l'unico peccato era solamente quello di aver avuto quella madre e quel padre, cui poi rispondono con la crudeltà di cui solo chi cresce senza amore può essere capace.
Domenico Starnone ha creato un racconto familiare che non si risparmia, che coinvolge e fa riflettere sulla natura dei rapporti tra marito e moglie, tra genitori e figli, ma anche su quella dell'animo umano in senso più ampio.
Il dolore non è solo di Vanda - tradita e abbandonata sia a se stessa che ai propi figli - ma anche di Aldo, per la consapevolezza di esser stato veramente vivo solamente per i quattro anni in cui aveva lasciato la famiglia. È il dolore di Sandro e Anna, figli della coppia cui inizialmente l'unico peccato era solamente quello di aver avuto quella madre e quel padre, cui poi rispondono con la crudeltà di cui solo chi cresce senza amore può essere capace.
Domenico Starnone ha creato un racconto familiare che non si risparmia, che coinvolge e fa riflettere sulla natura dei rapporti tra marito e moglie, tra genitori e figli, ma anche su quella dell'animo umano in senso più ampio.
The subject matter is a bit dark: it centers around an unhappy marriage. But the characters are relatable (which is a challenge, since I personally have very little in common with old Italian married couples), and the story-telling is excellent. To what extent the credit goes to Starnone or to Lahiri for the flow of the writing, I don't know, but it was good.
Cosa succede dietro le quinte di quello che appare come un banale tradimento? Cosa spinge le persone a stare insieme anche se non c'è più la voglia di farlo?
A queste domande risponde questo breve ma intensissimo libro, riportando i punti di vista dei personaggi coinvolti: il marito, la moglie, i figli.
Ho chiuso questo libro con tristezza e amarezza nel cuore ma con tante riflessioni nate nella testa, merita!
A queste domande risponde questo breve ma intensissimo libro, riportando i punti di vista dei personaggi coinvolti: il marito, la moglie, i figli.
Ho chiuso questo libro con tristezza e amarezza nel cuore ma con tante riflessioni nate nella testa, merita!
Che delirio. Me ha recordado mucho I giorni dell'abbandono de Ferrante.
Un dolor que enloquece - tanto Vanda como Olga.
La locura detrás de la fachada de familia italiana promedio. Una Italia antigua, pero todavía presente, donde romper el sagrado vínculo del matrimonio es una derrota y un fracaso, la incomunicabilidad de los pensamientos más íntimos, mantener una familia unida pero infeliz para no fracasar.
Real como la vida misma.
Un dolor que enloquece - tanto Vanda como Olga.
La locura detrás de la fachada de familia italiana promedio. Una Italia antigua, pero todavía presente, donde romper el sagrado vínculo del matrimonio es una derrota y un fracaso, la incomunicabilidad de los pensamientos más íntimos, mantener una familia unida pero infeliz para no fracasar.
Real como la vida misma.
Un piccolo capolavoro.
Così crudo, brutale. Un libro senza via d’uscita, così vero da risultare soffocante.
L’ho letto in un giorno, ma ho dovuto interrompere più volte la lettura perché era troppo.
Colpisce, forte. Più di quanto ci si aspetterebbe.
Così crudo, brutale. Un libro senza via d’uscita, così vero da risultare soffocante.
L’ho letto in un giorno, ma ho dovuto interrompere più volte la lettura perché era troppo.
Colpisce, forte. Più di quanto ci si aspetterebbe.
Ties is the first book I've read in Finnish from a praised master of contemporary Italian literature, Domenico Starnone. Released in 2014 and chosen by The New York Times as one of the best books in 2017, Ties is a brilliant novel that manages to paint such a vivid picture of the characters and their lives.
I find it hard to believe now, after finishing this book, that Aldo, Vanda, Sandro and Anna aren't real. It is remarkable that all of this story came from the mind of one man, mr. Starnone. He is an absolutely fantastic writer. This book was structured so perfectly, that when I read the last sentence, sitting in a fully packed train, I smiled at the book like an idiot. I smiled at Starnone's genius.
This book is incredibly observant of our roles as people and how, deep down below the stereotypes of husbands, wives, sons and daughters, we are all just human. Guided by our need to be our own selves and not a version of what others want us to be. The conflicts and hardships in our lives often rise from this need and its mismatch with what others want us to do, and Starnone hits the nail on the head about this topic page after page. Bravo! I need more of his books in my life right now.
I find it hard to believe now, after finishing this book, that Aldo, Vanda, Sandro and Anna aren't real. It is remarkable that all of this story came from the mind of one man, mr. Starnone. He is an absolutely fantastic writer. This book was structured so perfectly, that when I read the last sentence, sitting in a fully packed train, I smiled at the book like an idiot. I smiled at Starnone's genius.
This book is incredibly observant of our roles as people and how, deep down below the stereotypes of husbands, wives, sons and daughters, we are all just human. Guided by our need to be our own selves and not a version of what others want us to be. The conflicts and hardships in our lives often rise from this need and its mismatch with what others want us to do, and Starnone hits the nail on the head about this topic page after page. Bravo! I need more of his books in my life right now.
Questo libro racconta la storia, da tre punti di vista, di una famiglia che finge di tenere insieme i pezzi di quello che era o che voleva essere, ma chiaramente non riesce.
I tre punti di vista sono quelli della madre, Vanda, il padre, Aldo, e la figlia minore, Anna.
La trama é divisa in diversi tempi, anche se direi che la trama non é la cosa piú importante, quanto il flusso di pensieri dei personaggi. Comunque abbiamo in parte il racconto di Aldo che abbandona moglie e figli per l'amante anni prima, in parte Aldo e Vanda anziani, che tornano a casa da una vacanza e trovano la casa distrutta. Spoiler (?) fine spoiler.
Questo libro mi ha fatto male. Nel senso proprio che non riuscivo a leggere piú di qualche pagina di seguito senza farmi venire la gastrite. I personaggi fanno tutti un po' schifo ma analizzandoli ognuno ha le sue ragioni per essere cresciuto male. Ciononostante Aldo resta per me uno dei personaggi che ho piú odiato nella mia vita (non so, magari tra qualche mese me ne saró giá dimenticata, ma davvero lo odiato molto). I loro pensieri sono crudi e spietati. Descrivono in maniera cinica i mali di una famiglia, che é normale fino a un certo punto che ci siano, ma in cui nessuno cerca di risolvere niente in alcun modo, semplicemente accontentandosi di vivere nella propria vita parallela a quella familiare. e un ciclo che non si spezza, perché i figli sono alla fine la conseguenza dei genitori e dei loro comportamenti, allo stesso modo di Aldo, che nel giustificare i suoi pensa ai propri genitori.
La scrittura é buona, anche se forse non sono troppo fan delle storie narrate attraverso pensieri piuttosto che fatti, anche se ovviamente per quello che si vuole raccontare qua probabilmente il modo in cui é scritto é il migliore possibile.
I tre punti di vista sono quelli della madre, Vanda, il padre, Aldo, e la figlia minore, Anna.
La trama é divisa in diversi tempi, anche se direi che la trama non é la cosa piú importante, quanto il flusso di pensieri dei personaggi. Comunque abbiamo in parte il racconto di Aldo che abbandona moglie e figli per l'amante anni prima, in parte Aldo e Vanda anziani, che tornano a casa da una vacanza e trovano la casa distrutta. Spoiler (?)
Spoiler
Qualcosa in piú sulla trama del passato. Aldo lascia la moglie e i figli per Lidia, e sta 4 anni separato da loro facendo davvero un lavoro misero come padre. Quando cerca di mettersi in contatto coi figli Anna e Sandro (che hanno 9 e 13 anni), trovano un unico contatto nel modo in cui Sandro allaccia le scarpe, uguale a quello di Aldo. Quando poi c'é il punto di vista di Anna, Sandro, nel parlare di questo ricordo, ricorda come in realtá fu la madre a spingere Anna a parlare dei lacci delle scarpe, come per far tornare il padre. Anna risponde che i lacci non li legano in alcun modo, gli unici lacci importanti nella vita dei loro genitori sono quelli con cui si strangolano a vicenda da anni. Tra i discorsi di Vanda a Aldo gli rivela che in realtá subito dopo che lui era tornato da lei lei non lo voleva piú ce ha cercato di farlo andare via trattandolo male, ma lui ha perseverato spinto dal senso di colpa. Entrambi hanno continuato ad avere amanti. Si scopre alla fine che la casa distrutta 9e il gatto scomparso) sono opera dei figli in un momento di sfogo.Questo libro mi ha fatto male. Nel senso proprio che non riuscivo a leggere piú di qualche pagina di seguito senza farmi venire la gastrite. I personaggi fanno tutti un po' schifo ma analizzandoli ognuno ha le sue ragioni per essere cresciuto male. Ciononostante Aldo resta per me uno dei personaggi che ho piú odiato nella mia vita (non so, magari tra qualche mese me ne saró giá dimenticata, ma davvero lo odiato molto). I loro pensieri sono crudi e spietati. Descrivono in maniera cinica i mali di una famiglia, che é normale fino a un certo punto che ci siano, ma in cui nessuno cerca di risolvere niente in alcun modo, semplicemente accontentandosi di vivere nella propria vita parallela a quella familiare. e un ciclo che non si spezza, perché i figli sono alla fine la conseguenza dei genitori e dei loro comportamenti, allo stesso modo di Aldo, che nel giustificare i suoi pensa ai propri genitori.
La scrittura é buona, anche se forse non sono troppo fan delle storie narrate attraverso pensieri piuttosto che fatti, anche se ovviamente per quello che si vuole raccontare qua probabilmente il modo in cui é scritto é il migliore possibile.
Wonderful story told from 3 perspectives, and I gotta say Aldo came out poorly in every single one...even his own! Really comes across as a POS throughout, even when the author tries (felt heavy-handed anyway) to make Vanda as shitty as possible. The best quote is from the daughter, middle-aged and running out of excuses, kinda greedy, desperate, and openly equates money with affection, says this: "The only ties that counted for our parents were the ones they've tortured each other with their whole lives." Boom! Title.
There's a weird selfishness to every character here that I found hard to relate to...but there was also a negation of that selfishness, to the point of self-pity? Aldo, for instance, gives in to temptation, tells his wife basically "What? You want me to ignore my feelings and ignore this sexual urge?" Yes, that's the point of marriage. He eventually comes back and feels sorry for himself for the rest of his life.
Then there's Vanda who falls apart when he leaves, guilts him, then tortures him when he comes back--which is a kind of selfishness and self-pity rolled into one exhausting person. Anna is greedy for money and love and, lacking either, feels sorry for herself.
The only person living true in all this is Sandro--got the girls, got the money, got no guilt...feels sorry for his mom, but not himself. Wonder why...
Great book to dissect. Worthy read.
There's a weird selfishness to every character here that I found hard to relate to...but there was also a negation of that selfishness, to the point of self-pity? Aldo, for instance, gives in to temptation, tells his wife basically "What? You want me to ignore my feelings and ignore this sexual urge?" Yes, that's the point of marriage. He eventually comes back and feels sorry for himself for the rest of his life.
Then there's Vanda who falls apart when he leaves, guilts him, then tortures him when he comes back--which is a kind of selfishness and self-pity rolled into one exhausting person. Anna is greedy for money and love and, lacking either, feels sorry for herself.
The only person living true in all this is Sandro--got the girls, got the money, got no guilt...feels sorry for his mom, but not himself. Wonder why...
Great book to dissect. Worthy read.