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stella_goosen's review against another edition
adventurous
challenging
funny
hopeful
informative
reflective
fast-paced
5.0
buttercupita's review against another edition
5.0
Can't believe this book sat on my shelf for so long -- I had heard it was brilliant, but somehow never got around to reading it until this month's Mass Center for the Book challenge (May: Graphic Novel) gave me the impetus (though just now I realize this isn't actually a novel....). Satrapi's book captures so poignantly what the Iranian Revolution and war with Iraq meant for her family and her neighbors. It's a page turner, with tragedy alleviated by Satrapi's dry sense of humor. I'm adding Persepolis #2 to my reading list -- I need to know what happened next.
emilyb_chicago's review against another edition
4.0
Second read in 2020: I recently reread this book in advance of reading the sequel. It is still sad, disturbing and darkly humorous. I think the serious tone and difficult topics fit into this format much better now, allowing teens who might otherwise never hear of this story a window into a world that one of their age lived. There are very dark scenes described, of torture and death, but those scenes have been and are being experienced by children throughout our world.
First read in 2011: An intense look at Iran in the early 80s. It is sad and disturbing and at times darkly humorous. It was difficult for me to adjust to the serious tone and true story told in a graphic novel format. It gave the story a false lightness. I don't think I liked the format, but I definitely would not have read a more traditional autobiography by her so it was probably the perfect medium.
First read in 2011: An intense look at Iran in the early 80s. It is sad and disturbing and at times darkly humorous. It was difficult for me to adjust to the serious tone and true story told in a graphic novel format. It gave the story a false lightness. I don't think I liked the format, but I definitely would not have read a more traditional autobiography by her so it was probably the perfect medium.
francesfincher's review against another edition
4.0
"Don't forget who you are and where you come from."
blackjessamine's review against another edition
5.0
"Persepolis" è un racconto disarmante e prepotente, perché fin dalle prime tavole si prende il suo spazio nella mente del lettore e non si smuove da lì, quali che siano le incombenze della vita quotidiana.
Quando leggo qualcosa di autobiografico, solitamente provo un forte impulso a sospendere il giudizio sui contenuti, perché come si può anche solo lontanamente pensare di esprimere un giudizio sulla vita di una persona, come invece faremmo su quella di un personaggio letterario - ché forse Tommaso Pincio quando dice che la letteratura è gossip, ma fortunatamente ci resta ancora quel tanto di remora morale sufficiente dal frenarci quando si parla di vita vera. E che vita, bisognerebbe aggiungere. La voce di Marjane Satrapi è stata una vera e propria rivelazione, un misto di ironia e crudezza e contenuti ricchissimi di spunti di riflessione tali da farmi passare dal pianto alla risata alla voglia di mollare tutto per andare a leggermi qualche saggio che approfondisse un determinato argomento.
Marjane bambina è un personaggio straordinario, che difficilmente dimenticherò: curiosa e appassionata, piena di contraddizioni, di voglia di vivere e di essere felice nonostante le terribili difficoltà in mezzo alle quali è costretta a crescere. E proprio qui credo stia il punto di forza di "Persepolis": la guerra, gli orrori, la repressione, nulla viene nascosto, ma non c'è pietismo, non c'è ricerca del sensazionale né della commozione facile: Marjane parla della sua vita in mezzo alle bombe e al rischio di essere frustata per un rossetto o un sedere che si muove in maniera provocante durante una corsa per non perdere l'autobus, non nasconde nulla ma non cerca nemmeno di strumentalizzare qualcosa di orribile per ottenere un effetto empatico e narrativo migliore.
Ci sarebbe moltissimo da dire su questa graphic novel, che meriterebbe davvero una riflessione più ragionata e sensata, ma ahimè, le contingenze di una vita quotidiana al momento troppo frenetica non lo permettono. Mi riprometto di tornarci sopra in futuro, magari dopo una rilettura (perché questo fumetto non può restare nella massa dei libri presi in prestito dalla biblioteca, ma deve trovare il suo spazio sulla mia libreria).
Credo sia un fumetto che chiunque dovrebbe leggere, dovrebbe essere un titolo da infilare in quelle assurde bibliografie che si rifilano agli studenti con i "consigli di lettura estivi", perché questo memoir è la prova più concreta che io abbia mai incontrato che dimostra come si possa parlare in maniera semplice ma estremamente efficace di tematiche complesse, difficili e fondamentali. Tanto più fondamentali ora, in questo particolare momento storico, in cui parlare di fondamentalismi, di repressioni, di guerre e persone che da queste guerre scappano è sempre più necessario.
E forse dovrebbero leggerlo anche tanti genitori, per capire come l'educazione sia qualcosa di fondamentale, perché ho visto più emancipazione e coscienza di sé in Marjane che in tante persone cresciute in mezzo a tante libertà.
Quando leggo qualcosa di autobiografico, solitamente provo un forte impulso a sospendere il giudizio sui contenuti, perché come si può anche solo lontanamente pensare di esprimere un giudizio sulla vita di una persona, come invece faremmo su quella di un personaggio letterario - ché forse Tommaso Pincio quando dice che la letteratura è gossip, ma fortunatamente ci resta ancora quel tanto di remora morale sufficiente dal frenarci quando si parla di vita vera. E che vita, bisognerebbe aggiungere. La voce di Marjane Satrapi è stata una vera e propria rivelazione, un misto di ironia e crudezza e contenuti ricchissimi di spunti di riflessione tali da farmi passare dal pianto alla risata alla voglia di mollare tutto per andare a leggermi qualche saggio che approfondisse un determinato argomento.
Marjane bambina è un personaggio straordinario, che difficilmente dimenticherò: curiosa e appassionata, piena di contraddizioni, di voglia di vivere e di essere felice nonostante le terribili difficoltà in mezzo alle quali è costretta a crescere. E proprio qui credo stia il punto di forza di "Persepolis": la guerra, gli orrori, la repressione, nulla viene nascosto, ma non c'è pietismo, non c'è ricerca del sensazionale né della commozione facile: Marjane parla della sua vita in mezzo alle bombe e al rischio di essere frustata per un rossetto o un sedere che si muove in maniera provocante durante una corsa per non perdere l'autobus, non nasconde nulla ma non cerca nemmeno di strumentalizzare qualcosa di orribile per ottenere un effetto empatico e narrativo migliore.
Ci sarebbe moltissimo da dire su questa graphic novel, che meriterebbe davvero una riflessione più ragionata e sensata, ma ahimè, le contingenze di una vita quotidiana al momento troppo frenetica non lo permettono. Mi riprometto di tornarci sopra in futuro, magari dopo una rilettura (perché questo fumetto non può restare nella massa dei libri presi in prestito dalla biblioteca, ma deve trovare il suo spazio sulla mia libreria).
Credo sia un fumetto che chiunque dovrebbe leggere, dovrebbe essere un titolo da infilare in quelle assurde bibliografie che si rifilano agli studenti con i "consigli di lettura estivi", perché questo memoir è la prova più concreta che io abbia mai incontrato che dimostra come si possa parlare in maniera semplice ma estremamente efficace di tematiche complesse, difficili e fondamentali. Tanto più fondamentali ora, in questo particolare momento storico, in cui parlare di fondamentalismi, di repressioni, di guerre e persone che da queste guerre scappano è sempre più necessario.
E forse dovrebbero leggerlo anche tanti genitori, per capire come l'educazione sia qualcosa di fondamentale, perché ho visto più emancipazione e coscienza di sé in Marjane che in tante persone cresciute in mezzo a tante libertà.
elysehdez19's review against another edition
4.0
No tengo palabras, sin duda uno de los mejores libros que he leído en mucho tiempo y que alegría que mi segundo acercamiento a una novela gráfica fuera tan placentero.
janinedana's review against another edition
emotional
funny
hopeful
informative
reflective
fast-paced
5.0
ccastilloa's review against another edition
adventurous
funny
informative
reflective
medium-paced
5.0
kimmag92's review against another edition
challenging
dark
emotional
informative
inspiring
sad
tense
fast-paced
4.5
Persepolis is a graphic novel classic for a reason. Satrapi deftly illustrates her experience growing up in revolutionary Iran as a family on the left, her experience as a teen in Europe, and her return home. I particularly enjoyed the part which focused on her girlhood in Iran. I would really like to know more about her parents and how they came to be socialists and communists within Iran and their feelings towards the revolution and their decision to stay there. I'd also love to learn more about how Satrapi felt about returning to Europe and the trajectory of modern Iran.