3.5 AVERAGE

dark mysterious sad tense medium-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Yes
Loveable characters: Complicated
Diverse cast of characters: Yes
Flaws of characters a main focus: Yes

i’ve been in such a reading funk but i really liked how the twist developed. it completely shocked me. all the characters are so well written.

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adventurous mysterious tense medium-paced
Plot or Character Driven: A mix
Strong character development: Yes
Loveable characters: Complicated
Diverse cast of characters: Yes
Flaws of characters a main focus: Yes

trishae's review against another edition

DID NOT FINISH: 17%

Just couldn’t get into it. No flow and no real drive to read it

È una sera come tante per i ragazzi di Whistling Ridge, una cittadina di provincia americana: la maggior parte si trova alle Tall Bones, a festeggiare. Alla festa stanno partecipando anche Emma Alvarez e Abigail Blake, due amiche inseparabili, ed è proprio in virtù del forte legame che le unisce che quando Abi decide di seguire un ragazzo nel bosco, Emma le consiglia vivamente di non farlo e di tornare a casa con lei. Abigail però insiste ed Emma non può far altro che voltarle le spalle e andarsene senza di lei, convinta che si rivedranno il giorno dopo. Emma infatti non può sapere che quella sarà l'ultima volta che vedrà la sua migliore amica, prima che quest'ultima sparisca nel nulla. Né che la sua scomparsa porterà a galla tutti i segreti degli abitanti di Whistling Ridge.

Devo essere sincera: se non avessi trovato Chi ha peccato in una scatola dedicata ai libri, non so se l'avrei mai letto. Innanzitutto, non ne avevo mai sentito parlare da nessuno, ma anche se avessi saputo dell'esistenza del libro, dopo essermi informata sulla trama sono sicura che non l'avrei comunque inserito nella lista dei libri da recuperare visto che preferisco altri tipi di mystery/thriller. Quando poi l'ho trovato nella scatola appunto, ho pensato che fosse un peccato non dargli una possibilità. Sinceramente, da un lato credo che sotto certi punti di vista, Anna Bailey - l'autrice del libro - abbia un po' esagerato, dall'altro non posso negare di aver trovato il romanzo molto interessante, senza contare che l'autrice è riuscita a tenermi incollata alle pagine di Chi ha peccato dall'inizio alla fine, una cosa che non mi succedeva da un po' di tempo.

Partiamo innanzitutto dalle cose che mi sono piaciute. Promosse a pieni voti l'ambientazione e l'atmosfera: Chi ha peccato è ambientato appunto a Whistling Ridge, una cittadina di provincia americana e Anna Bailey è bravissima sia a far visualizzare chiaramente ai lettori il paesaggio sia a fargli percepire la sensazione soffocante e claustrofobica che si può provare in una piccola città come Whistling Ridge, dove tutti conoscono tutti e dove tutto ciò che fai potrebbe diventare oggetto di pettegolezzo. Inoltre, a Whistling Ridge, per vivere bene bisogna essere bianchi, etero e cristiani (meglio ancora se uomini) e non c'è posto per chi è diverso dal punto di vista dell'etnia o del colore delle pelle, dell'orientamento sessuale o della religione visto che poi deve fare ogni giorno i conti con occhiatacce e insulti. Ma, in generale, anche chi non condivide la mentalità della maggior parte della comunità non viene visto di buon occhio.

Anche la trama, per quanto non sia poi così originale, mi è piaciuta. La vicenda ha appunto inizio con la scomparsa di Abigail Blake, una ragazza con una vita familiare a dir poco difficile, ma il romanzo si concentra soprattutto su altri personaggi, come per esempio la sua migliore amica Emma e la sua famiglia (composta da suo padre, sua madre e dai suoi due fratelli, Noah e Jude). Personalmente, più che la trama in sé, ho apprezzato molto come Anna Bailey l'ha raccontata e sviluppata; anzitutto, sebbene la storia si svolga prevalentemente nel presente - ovvero dopo la scomparsa di Abigail - e dia quindi molto spazio alle reazioni dei personaggi in seguito all'evento e alle sue conseguenze, ci sono anche molti capitoli ambientati nel passato che ci permettono di conoscere meglio Abigail e la sua storia (nonché quella di tutta la sua famiglia) e ci aiutano, pian piano, a ricostruire la circostanze della sua sparizione e a risolvere il mistero. Come ho poi già sottolineato all'inizio di questa recensione, l'autrice di Chi ha peccato ha saputo tenere alta la mia curiosità dalla prima all'ultima pagina; per quanto mi riguarda infatti, ha saputo costruire molto bene la suspense e confondermi di continuo: per esempio, inizialmente non è chiaro nemmeno se Abigail sia scappata o se la sua scomparsa sia opera di qualcuno e quando la seconda ipotesi sembra farsi sempre più probabile, Anna Bailey è in grado di farti sospettare praticamente di chiunque, anche del personaggio che sembra più decente. Devo ammettere che avrei preferito che Chi ha peccato desse molta più importanza alla scomparsa di Abigail e alla successiva indagine (ma su questo ci ritorneremo tra poco) e che venissero disseminati indizi più concreti nel corso della storia, la risoluzione però mi ha sorpreso e non l'ho trovata poi così scontata e banale.

Più che altro, se sono riuscita a chiudere un occhio - seppur con difficoltà - sulla scarsa rilevanza data al mistero principale di Chi ha peccato è stato grazie agli altri personaggi e alle loro storie. Certo, per la maggior parte si tratta di personaggi e storyline visti e rivisti, io però li ho trovati comunque molto interessanti e credo che non faccia mai male raccontare certe storie ed affrontare certi temi un'altra volta ancora. Innanzitutto, nessun personaggio presente in Chi ha peccato è perfetto - nemmeno quelli per cui i lettori dovrebbero fare il tifo - e tutti in passato, ma non solo, hanno compiuto delle brutte azioni (ovviamente di gravità molto diversa) ed è soprattutto ciò a rendere i personaggi interessanti e la storia imprevedibile: visto come stanno le cose infatti, tutti potrebbero aver avuto a che fare con la scomparsa di Abigail, anche se in minima parte, anche se indirettamente. Con questo però non voglio dire che i personaggi di Chi ha peccato mi siano piaciuti, anzi: la maggior parte degli abitanti di Whistling Ridge è pessima, spregevole e veramente ingiustificabile e non potrete far altro che disprezzarla, qualcuno che si salva però c'è, personaggi cresciuti in maniera pessima in circostanze altrettanto pessime di cui è possibile comprendere un pochino meglio il comportamento e le brutte azioni, personaggi che - a differenza della parte marcia di Whistling Ridge - riconoscono i propri errori e fanno del loro meglio per cercare di rimediare.

Se dovessi invece riassumere i difetti di Chi ha peccato in poche parole, lo farei utilizzando il famoso detto "il troppo stroppia"; prendiamo per esempio in considerazione i personaggi: tra quelli principali e quelli secondari ce ne sono veramente tanti e - soprattutto all'inizio - è difficilissimo ricordarsi chi sia chi, visto che sono pure caratterizzati in maniera molto superficiale. Se però capisco l'utilità di avere un numeroso cast di personaggi - più personaggi significa più sospettati - non credo fosse altrettanto necessario inserire il punto di vista di tutti i personaggi legati ad Abigail o che potrebbero essere coinvolti nella sua scomparsa. Certo, non nego che magari fosse importante conoscere bene la storia della madre e del padre di Abi, ma molti capitoli dal punto di vista di quest'ultimo li avrebbe potuti narrare un personaggio più decente ed interessante, inoltre ho trovato spesso inutili i capitoli dal punto di vista dello sceriffo oppure di alcuni cittadini di Whistling Ridge (per esempio, del proprietario della segheria, del pastore e di sua moglie). Tanti, troppi, sono anche i temi forti che Anna Bailey ha voluto inserire in Chi ha peccato, soprattutto se si tiene conto del fatto che pochi vengono affrontati come si deve: abbiamo quindi il razzismo, l'omofobia, l'abuso di droghe ed alcol - soprattutto tra i giovani - la religione e quanti danni può fare quando la si predica e la si utilizza nel modo sbagliato, la violenza domestica e le sue conseguenze, poi per non farci mancare proprio nulla l'autrice ha pensato bene di aggiungerci pure la pedofilia e lo stupro. Ora, in un mystery/thriller ci si aspetta quasi di trovare cose del genere ed io in realtà apprezzo quando un autore decide di affrontare temi forti, solo che però deve farlo bene e e Anna Bailey deve sicuramente migliorare da questo punto di vista; in particolare, io non avrei inserito la violenza sessuale/lo stupro o comunque non come è stato inserito in Chi ha peccato e avrei sicuramente evitato di trattarlo con così tanta superficialità. Tra l'altro, sono convinta che il romanzo avrebbe avuto lo stesso impatto anche se Anna Bailey non avesse deciso di spingersi così oltre.

Un'altra cosa che non mi ha fatto particolarmente impazzire è che ad un certo punto l'autrice di Chi ha peccato e di conseguenza i personaggi sembrano perdere di vista il mistero principale del libro, ovvero la scomparsa di Abigail. Innanzitutto, dopo il primo capitolo c'è un salto temporale di alcune settimane e quindi non abbiamo la possibilità né di vedere le reazioni iniziali dei personaggi né di seguire le indagini fatte nelle prime ore dopo la scomparsa; poi, dopo aver trovato un paio di indizi, nemmeno la polizia sembra più interessata a scoprire cosa sia effettivamente successo alla ragazza (sebbene in questo caso il disinteresse della polizia serva a farci capire quanto anche i poliziotti di Whistling Ridge siano corrotti). Col passare del tempo, l'unica a fregarsene ancora qualcosa non è la famiglia di Abi ma Emma addirittura, la sua migliore amica, ma non è che le sue "indagini" e scoperte siano chissà quanto entusiasmanti ed utili. Alla fine comunque, nonostante per me il vero mistero di Chi ha peccato non sarebbe mai dovuto passare in secondo piano, la cosa è riuscita a non pesarmi più di tanto solo perché ci sono tanti altri segreti e misteri da svelare.

Infine, ho avuto l'impressione che Chi ha peccato volesse essere una critica nei confronti della mentalità ancora oggi diffusa in molte città di provincia e sebbene la critica sia abbastanza efficace - alla fine del romanzo è chiaro quali siano i veri peccati e quali i personaggi da condannare - da un lato i lettori (ed i personaggi) devono sopportare pagine e pagine di violenza domestica, numerose occasioni in cui l'omosessualità viene fatta passare per un peccato e personaggi che non si fanno nessun problema a mostrare quanto siano razzisti; dall'altro, solo occasionalmente qualche personaggio di Chi ha peccato critica questi atteggiamenti razzisti ed omofobi della maggior parte degli abitanti di Whistling Ridge, mentre di certo non troverete lunghi e duri monologhi su quanto siano sbagliate la violenza (di qualsiasi specie) e la pedofilia. Molto probabilmente ciò rispecchia meglio quello che succede nella realtà ma trattandosi di un romanzo e quindi di una storia fittizia non mi sarebbe dispiaciuto una specie di equilibrio. Inoltre, io avrei evitato di usare così spesso termini offensivi nei confronti di un personaggio che viene dalla Romania e dei personaggi LGBTQ+.

Insomma, Chi ha peccato non è un libro perfetto, anzi, presenta vari difetti e alcuni sono anche abbastanza gravi ed infatti io non so se lo consiglierei o meno, magari vi direi di dargli una possibilità se vi incuriosiscono le storie ed i personaggi contorti e problematici ma anche in quel caso il rischio che il libro non vi piaccia, secondo me, è veramente alto. Io, personalmente, ho deciso di dargli comunque un voto positivo perché, a dispetto della mie bassissime aspettative e delle tante pecche, Chi ha peccato è riuscito a sorprendermi e ad appassionarmi.
dark mysterious sad medium-paced
Plot or Character Driven: Plot
Strong character development: No
Loveable characters: No
Diverse cast of characters: Yes
Flaws of characters a main focus: No

It was a slow beginning and a rough start to many of the characters. Trigger warning for racism and homophobia.
Despite everything, I did stick it out to the end and I’m glad I did but it didn’t give me a sense of closure I like to feel when I finish a book.
tails1815's profile picture

tails1815's review against another edition

DID NOT FINISH: 23%

Just way to slow.
slow-paced

This town was written so beautifully, I’d totally move there if the people weren’t so yeesh! ;)

This was pretty good, but I did find that it jumped all over the place, which I didn't love.

My personal rating is 3-stars, but I rated up because I can see many people really liking this title. It is well written, the setting provides a fitting backdrop for the narrative, i.e., a small town with harsh winters surrounded by woods and secret spaces. The author's use of time is effective in allowing the reader the opportunity to put the pieces together on their own. While the large cast of characters (for the most part) are distinct, there is a collective depression, misery, and haughty holiness that coats them all. The ending will be satisfying for most.

There were several things that didn't work FOR ME. I say for me because as I was intrigued enough by the plot to ask for a copy, it turns out that it's not my type of story. I don't mind a slow burn if it's slow because I'm working out the motivations of the characters and learning their impulses (or lack thereof). I found that while the characters were pretty distinct, they were one-dimensional and unlikeable. Let me point out that I don't have an issue with unlikeable characters, but I do need to believe them.

That being said I do think there will be a lot of love for this title. Those who like sprawling small town secret-filled novels will enjoy all these horrible people.