Reviews

Kill Your Friends by John Niven

tamfife's review against another edition

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dark funny medium-paced

4.5

logolepsy_e's review against another edition

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2.0

Ho adorato il Niven di "A volte ritorno", e leggendo le recensioni entusiaste di questo suo romanzo (nuovo solo in Italia, in originale è il suo esordio pubblicato nel 2008) mi aspettavo di trovare qualcosa di molto simile, ugualmente divertente, satirico e brillante.
Così non è stato, e le recensioni entusiaste mi fanno credere che forse l'ho letto nel periodo sbagliato della mia vita.

Steven Stelfox è un discografico che si muove nel frenetico ambiente delle aziende musicali nella Londra del 1997, alla costante ricerca della prossima hit di successo e in costante competizione con ogni suo collega.
Il "problema" di questa storia, però, è proprio il suo protagonista. Perché Steven è un uomo orribile, un egomaniaco convinto di essere il migliore in tutto, convinto di meritarsi molto più di ciò che merita in realtà, sicuro di sé quando in realtà non ha nessuna vera capacità e non spicca in niente. E' un uomo cinico, ma di un cinismo scorretto e ingiustificato. Violento, sessista, maleducato, egocentrico, egoista, si crede meglio di tutti e non vede del buono in nessuno di coloro che lo circondano: tutto il resto del mondo pare essere feccia ai suoi occhi. All'inizio della lettura pensavo di poterlo descrivere come un uomo senza scrupoli, alla fine, invece, posso solo dire che Steven non è che un pazzo squilibrato della peggior specie.
La storia ci narra un intero anno solare nella sua vita da schizzato. Non c'è una vera e propria trama, ma semplicemente seguiamo il protagonista nelle sue vicende fatte di droga, scouting, sesso a pagamento, altra droga, alcol, ancora droga, sperpero di denaro, droga, violenza e droga, in una spirale di scorrettezza che richiama alla perfezione la narrazione degli eccessi; mi è quasi sembrato di leggere "The Wolf of Wall Street" su carta, ambientato nel mondo discografico londinese invece che in quello dei broker americani. Il concetto era molto simile.

Il problema che ho riscontrato con il libro, però, è che diventa in fretta "too much". Gli eccessi, la scorrettezza, la crudezza, sono troppo evidenti, troppo esposti, troppo frequenti per essere piacevoli. Niven porta all'eccesso la narrazione per creare una rappresentazione distorta ed esasperata dell'ambiente discografico di cui lui stesso ha fatto parte, ma purtroppo a mio parere lo fa in un modo un po' ingenuo ed infantile. Manca la brillantezza e la satira che avevo riscontrato di più in "A Volte Ritorno", perché qui sembra quasi che siano state riversate sulle pagine tutta la violenza verbale e immaginativa di cui l'autore era capace, senza un criterio preciso.
Insomma, questa presunta satira non è stata fatta nel modo più intelligente. Sono convinta che se avessi avuto 16 o 17 anni (e quindi se avessi letto questo libro nel periodo della sua prima pubblicazione originale), questo libro mi sarebbe piaciuto da matti, l'avrei trovato "trasgry" e divertente. Ora, invece, un po' per colpa dell'età adulta e un po' per via del fatto che di simili rigurgiti di violenza narrativa ne è ormai pieno il mercato (letterario e anche, soprattutto, cinematografico), questa storia ha perso, ai miei occhi, un po' della sua potenziale forza. Di conseguenza, ciò che è riuscito a fare è solo stato di darmi un po' di nausea e di farmi storcere il naso davanti ad alcuni passaggi davvero esagerati.

Sono convinta che Niven abbia fatto di meglio con le sue pubblicazioni successive. Ho ancora diversi suoi titoli da esplorare per convincermi che è davvero l'autore che ho amato con "A volte ritorno". Le sue chance non sono finite.

ganzfeldstate's review against another edition

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1.0

I read this for the first meeting of our Canterbury Book Club. Not one of us liked it. We thought it was a less intelligent rip off of American Psycho with no characters anybody could even care about. Don't bother with it.

leaf900's review against another edition

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4.0

Basically American Psycho but with slightly more humour and self awareness

thecosylibrary's review against another edition

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5.0

Entertaining from start to finish. You laugh and cringe all the way through this one and the references to everything in the music industry makes me love it even more.

amberesque's review against another edition

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dark fast-paced
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No

3.0

dbro13's review against another edition

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dark funny fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.5

jon288's review

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2.0

Trying too hard for the shock humour I think. Bits were ok, but I didn't really like it that much

kkwf's review against another edition

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dark emotional funny mysterious medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

5.0

rachrennie's review against another edition

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5.0

Totally visceral and excoriatingly funny