dory_a's reviews
415 reviews

La casa alla fine del mondo by Paul Tremblay

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challenging emotional reflective tense medium-paced

3.0

Dandelion Travels by ANGEL. BARBER

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emotional reflective medium-paced

3.5

A Dark and Hollow Star by Ashley Shuttleworth

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adventurous emotional funny mysterious medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0

Noughts & Crosses by Malorie Blackman

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challenging dark informative reflective sad fast-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.5

She Gets the Girl by Rachael Lippincott, Alyson Derrick

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emotional funny lighthearted relaxing medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.5

If You Still Recognise Me by Cynthia So

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emotional hopeful medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0

Like a Love Story by Abdi Nazemian

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medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.5

Nimona by ND Stevenson

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adventurous emotional funny medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0

Sadie by Courtney Summers

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dark emotional mysterious sad tense medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0

Sono passati alcuni mesi da quando Sadie Hunter è scomparsa e nonostante la polizia sostenga di aver fatto tutto il possibile, non ha ancora trovato indizi o prove concrete su dove sia finita la ragazza o su cosa le sia successo. Da parte sua, May Beth Foster, la nonna surrogata di Sadie, è convinta che in realtà la polizia non abbia fatto abbastanza e dopo quello che è successo a Mattie, la sorella di Sadie, trovata uccisa poco tempo fa, non può proprio sopportare di perdere un'altra delle sue ragazze. In un ultimo tentativo disperato di scoprire cosa sia effettivamente successo a Sadie, May Beth decide di contattare West McCray, un noto conduttore radiofonico, che seppur incerto, accetta comunque di iniziare una propria indagine e di riferirne gli sviluppi attraverso un podcast dedicato a Sadie, con la speranza di arrivare alla verità prima che sia troppo tardi...

Sadie rientra probabilmente tra i mystery/thriller young adult più letti e chiacchierati degli ultimi anni, oltre che apprezzati dalla stragrande maggioranza dei lettori (una cosa non proprio scontata quando si parla di mystery/thriller YA); ciò che mi ha spinto a leggere Sadie è stato quindi in parte l'hype ma in parte anche la convinzione che fosse uno di quei romanzi imperdibili, da leggere almeno una volta nella vita. E alla fine così è stato: Sadie è infatti entrato di diritto tra quelle storie destinate a rimanermi impresse nella memoria per tanto, tantissimo tempo.

Innanzitutto, quando si parla di Sadie va assolutamente premesso che non è un libro incentrato su un omicidio da risolvere, ma è in parte la storia di una vendetta ed in parte quella di una scomparsa: la vendetta di Sadie, determinata a farla pagare a chi a fatto del male alla sua sorellina, Mattie, perché anche se la polizia non ha ipotesi e/o piste su chi possa essere stato, Sadie sa benissimo che il colpevole è uno degli ex fidanzati della madre che già all'epoca, quando viveva con le ragazze, aveva mostrato la sua vera natura abusandole di continuo e ora Sadie è intenzionata a dargli quello che si merita; e la scomparsa della stessa Sadie, le cui tracce nella sua personale ricerca della giustizia si sono improvvisamente perse, tracce che West McCray proverà appunto a ripercorrere, con l'idea che lo condurranno direttamente a Sadie. A dispetto della mancanza di un vero e proprio mistero da risolvere e di una trama all'apparenza facilmente decifrabile, Sadie è in realtà un romanzo molto più complesso di quanto sembri, i cui personaggi e storie personali sono altrettanto complessi, con svolte e colpi di scena in grado di sorprendere anche, e soprattutto, chi, come me, si aspettava una storia bene o male "prevedibile". A tal proposito, una delle cose che ho apprezzato di più del libro è stata proprio questa: scoprire piano piano uno strato dopo l'altro per arrivare fino in fondo, sia alla trama in sé che ai personaggi. In Sadie quindi non manca nemmeno una buona dose di suspense e tensione, che in un mystery/thriller dovrebbero personalmente essere d'obbligo, sebbene non sia raro che a volte siano completamente assenti; in questo caso però, sono appunto costruite abilmente da Courtney Summers e ciò rappresenta sicuramente quel valore aggiunto ma essenziale in una storia comunque già di per sé molto interessante ed appassionante.

Le vicende di cui è protagonista Sadie nel corso del romanzo ci vengono raccontate sia in prima persona dalla stessa Sadie, sia attraverso le trascrizioni del podcast di West McCray che spera di ritrovare la ragazza (o almeno di farsi un'idea più chiara di cosa le sia successo) ripercorrendo esattamente i suoi passi, dal momento in cui si è allontanata da casa fino a quando non si sono perse le sue tracce. Ecco, per quanto io apprezzi sempre tanto quei libri che presentano un mix tra una narrazione "convenzionale" ed una che non lo è, in questo caso però non posso negare che fossi un po' titubante, più che altro perché temevo che avrei letto due volte la stessa identica storia, raccontata solo in maniera diversa e che quindi Sadie sarebbe stato estremamente ripetitivo. Da questo punto di vista però, mi sono dovuta presto ricredere: già nei primi capitoli infatti risulta evidente quanto entrambe le prospettive siano necessarie. I capitoli narrati dal punto di vista di Sadie ci permettono di seguirla da vicino durante il suo viaggio alla ricerca dell'assassino della sorella Mattie e non lasciano il minimo dubbio riguardo i luoghi da lei visitati, le persone da lei incontrate, come si sono svolte effettivamente i fatti, le informazioni raccolte ed i segreti svelati. Inoltre, naturalmente, ci consente di conoscere bene Sadie e la sua storia perlopiù dolorosa e tragica: una vita vissuta in condizioni di povertà con una madre alcolista, tossicodipendente e negligente, poco attenta al tipo di uomo accolto in casa e, nonostante la giovane età, piena di sacrifici e responsabilità dato che poi è toccato a lei prendersi cura della sorellina come se fosse lei la madre e non la sorella. Durante Sadie quindi, la protagonista riflette molto anche sul rapporto con sua madre e Mattie. West McCray invece, con il suo podcast, per quanto a volte Courtney Summers non possa proprio evitare di ripetere determinate informazioni già rivelate da Sadie, è altrettanto importante dato che ci permette di avere un quadro più generale sia della storia che degli altri personaggi che compaiono nel corso di Sadie, soffermandosi su dettagli, eventi e racconti ai quali Sadie, concentrata solo ed esclusivamente sul suo obiettivo, non presta poi molta attenzione (e giustamente direi). Insomma, alla fine, l'aspetto che inizialmente mi convinceva di meno di Sadie si è rivelato uno dei più riusciti ed apprezzabili.

A tal proposito, Sadie si fa apprezzare così tanto anche grazie ai suoi personaggi, in particolare Sadie. Sadie è un personaggio molto complesso e "grigio" e quindi indubbiamente realistico ed umano. Facciamo la conoscenza di Sadie quando sta probabilmente vivendo il suo "momento peggiore": rimasta praticamente sola, con un dolore così grande che la negligenza della polizia non ha fatto altro che aumentare, Sadie decide di prendere lei in mano la situazione e dispensare giustizia: trovando ed uccidendo la persona che le ha portato via Mattie. Nonostante tutto ciò non sia esattamente plausibile nella vita reale, Courtney Summers non prende alla leggera il piano della protagonista di Sadie, mettendo in evidenza quanto ciò sia ovviamente più facile a dirsi che a farsi, contrapponendo la determinazione di Sadie di vendicare sua sorella, a tutti i dubbi di riuscire effettivamente a compiere un gesto del genere e alla paura di quali saranno - più che altro dal punto di vista mentale - le conseguenze della sua azione. Di Sadie però non traspare solo il dolore e la rabbia, ma innanzitutto tutto l'amore per la sorella ed una fiducia ed una speranza (negli altri, per se stessa) che nonostante tutto non è ancora pronta a lasciare andare del tutto. Courtney Summers fa un ottimo lavoro anche quando si tratta di esplorare il legame di Sadie sia con la mamma che con la sorella, tenendo sempre e comunque conto degli alti e dei bassi, dell'effettiva natura del rapporto, etc: è innegabile che Sadie amasse Mattie e che avrebbe fatto veramente di tutto per lei - come in realtà fa durante il corso del romanzo - ma è comprensibile anche quel poco di risentimento che la protagonista di Sadie prova nei confronti della sorellina, essendo stata costretta a farle da madre e a fare quindi dei sacrifici e delle scelte difficili che una ragazzina non dovrebbe mai compiere. Nel caso della mamma invece, che non è mai riuscita ad instaurare un rapporto come si deve con Sadie, quest'ultima non può fare a meno di ripensare a quei pochissimi momenti durante i quali la madre le ha mostrato un po' di amore ed affetto, immaginandosi probabilmente quanto sarebbe potuta essere diversa la loro relazione se solo sua madre si fosse comportata effettivamente come tale. Degli altri personaggi, va assolutamente menzionato West McCray, il creatore del podcast dedicato a Sadie; la caratterizzazione riservata al suo personaggio non è di certo allo stesso livello di quella di quest'ultima, ma l'autrice riesce a farcelo conoscere abbastanza bene anche solo attraverso le trascrizioni del suo podcast, a dimostrazione di quanto sia una bravissima scrittrice. Anche nel caso di West, ho apprezzato tantissimo che Courtney Summers abbia messo in evidenza fin da subito il tipo di persona che è, non nascondendoci alcune sue idee discutibili ma non così fuori dal comune, essendo in realtà condivise da tanta altra gente; ancora di più però, ho apprezzato il character development a cui va incontro il suo personaggio nel corso del romanzo, un miglioramento che non solo risulta ragionevole ma che è anche assolutamente necessario in una storia come questa.

Quando si parla di Sadie non si può non riservare qualche riga al suo chiacchieratissimo finale: c'è chi da un lato l'ha trovato poco soddisfacente e anche un po' incoerente con i messaggi trasmessi durante il romanzo e c'è chi invece, dall'altro, lo elogia perché rappresenta bene la realtà in cui viviamo. Io, personalmente ed incredibilmente, sto nel mezzo: il finale infatti mi ha sì in parte soddisfatto, in quanto
Sadie riesce effettivamente a raggiungere la sua destinazione
e, in generale, i vari "misteri" o cose rimaste in sospeso durante il corso della storia vengono alla fine risolti e/o riprese e concluse, tuttavia io avrei senza dubbio preferito un finale meno aperto ed ambiguo,
avere qualche indizio un po' più concreto su quale fine avesse effettivamente fatto Sadie
, anche perché poi c'è quella pessima sensazione che sia stato tutto per nulla, futile insomma.

Devo essere sincera, in realtà mi sembra un po' indelicato parlare di queste cose diciamo banali quando si tratta di Sadie, perché nonostante sia un libro di fiction al suo interno sono presenti storie e situazioni che, purtroppo, rispecchiano bene la vita reale: bambine/ragazzine/donne che scompaiono e che nessuno è interessato a cercare - o comunque a cercare come si deve - perché tanto è una cosa che succede tutti i giorni e quindi che senso ha impegnarsi nelle indagini o nei servizi? Soprattutto poi se si tratta di persone in difficoltà economica o che fanno parte di una minoranza. Uomini che hanno un aspetto troppo "normale", sono troppo delle bravissime persone e dei cittadini modello per essere dei molestatori/stupratori/pedofili/etc. E tutto questo avviene all'interno di una società che non sembra interessata ad aiutare le persone bisognose - in Sadie, nello specifico, si parla tantissimo di povertà per esempio e di quanto sia difficile uscirne proprio a causa di questa enorme indifferenza - e che favorisce coloro che fanno del male agli altri. Insomma, Sadie è un libro difficile da leggere e da digerire proprio perché si avvicina un po' troppo alla nostra realtà di tutti i giorni.

Avendo apprezzato tantissimo Sadie - ribadisco che solo il finale l'ho trovato un po' deludente - voglio assolutamente recuperare qualcos'altro scritto da Courtney Summers; il "problema" però è che la maggior parte dei suoi libri è molto simile a Sadie, nel senso che include temi tanto importanti quanto difficili e "pesanti", per cui credo proprio che la sua prossima storia la leggerò solo nel momento giusto e con il mindset giusto.