gaiazaini's reviews
150 reviews

Lolita by Vladimir Nabokov

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4.0

“Ma chi avrebbe voluto contrariare un così luminoso tesoro? Ho mai detto che sul suo braccio nudo c’era l’8 della vaccinazione? Che l’amavo disperatamente? Che aveva solo quattordici anni?”
L'amica geniale by Elena Ferrante

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5.0

Lila e Linù sono state capaci di muovere qualcosa dentro di me; la loro amicizia, profonda, dolorosa, simbiotica; il rione, con la sua forza, la sua miseria e la sua violenza; lo scarparo e il muratore, la maestra e la pazza sono stati in grado di farmi vivere, di muovere qualcosa: hanno sollevato, riposizionato, spostato, amalgamato, modellato... adesso anche il mio mondo ha contorni indefiniti, ora tutto ciò che mi circonda vuole scappare dai suoi confini, deborda, stride, spacca, esplode, brama, arraffa, vuole di più, vuole tutto, nulla basta. Ho fame, un languorino si annida nel mio stomaco, impaziente di essere soddisfatto, consapevole di non poterlo essere mai.
Alla fine di questa lettura, dopo aver finito il primo volume di questa tetralogia, mi ritrovo affamata, insaziabilmente affamata.
Il mare non bagna Napoli by Anna Maria Ortese

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2.0

Forse è lo stile, forse il fatto che non vado particolarmente d’accordo con le raccolte di racconti, probabilmente il fatto che in questo periodo ho bisogno di letture più veloci e accattivanti, ma andare avanti nella lettura di questo libro è stata un’impresa: infatti ho dovuto abbandonarlo a poche pagine dalla fine (una cinquantina). Nonostante la lettura a spizzichi e bocconi (ho letto un racconto alla volta), l’ho trovata lenta e per niente coinvolgente. Nonostante ciò riconosco che il limite sia mio, e sono stata in grado comunque di apprezzare lo scorcio su Napoli, sulla sua povertà e sulla sua innegabile forza, fascinosa e ferina (motivo delle due stelline, ritengo ugualmente la lettura di qualità, me ne rendo conto).
Novecento. Un monologo by Alessandro Baricco

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5.0

Baricco incanta,
con un monologo,
di sessantadue pagine.
Novecento.

«Cristo, ma le vedevi le strade?/
Anche solo le strade, c’è n’era a migliaia, come fate voi laggiù a sceglierne una/
A scegliere una donna/
Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire/
Tutto quel mondo/
Quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce/
E quanto ce n’è/
Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell’enormità, solo a pensarla? A viverla.../»
¡Viva la vida! by Pino Cacucci

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5.0

A che mi servono le gambe se ho le ali per volare?
Sostiene Pereira by Antonio Tabucchi

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5.0

«Mi scusi signor direttore, rispose con compunzione Pereira, ma senta, le voglio dire una cosa, noi in origine eravamo lusitani, poi abbiamo avuto i romani e i celti, poi abbiamo avuto gli arabi, che razza possiamo celebrare noi portoghesi?»

Attuale più che mai, diretto e scorrevole. Racconto di un mese, l’agosto 1938: il mese più importante della vita del nostro protagonista. Pereira, un uomo semplice, pingue, malato di cuore, giornalista con un’esperienza trentennale nella cronaca nera, spettatore della dittatura Salazarista portoghese, fortemente legato al suo passato e apparentemente incapace di guardare al futuro o quantomeno di vivere appieno il presente. La vita di quest’uomo viene sconvolta da un sovversivo, un ragazzo di origini italiane: Monteiro Rossi. La conoscenza con questo ragazzo, vissuta da Pereira come una vera e propria intrusione nella sua calma e tranquilla esistenza, lo porterà, senza che se ne renda del tutto conto, ad agire, a vivere il presente e a (non) diventare un eroe.
Le assaggiatrici by Rosella Postorino

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4.0

«Del resto: l’amore accade proprio fra sconosciuti, fra estranei impazienti di forzare il confine. Accade fra persone che si fanno paura.»