melanto_mori's reviews
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Change of heart by Clare Lydon

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fast-paced

2.5

 Voto: 2,5/5

Questo romanzo era iniziato davvero BENE.
Aveva tutti i presupposti per essere una commediola carina e leggerina, un po’ troppo clichettosa e citofonata ma graziosa per questo, di quelle rilassanti e piacevoli. Inoltre era lellino e trattava di un trope che non avevo ancora letto (nonostante ce ne siano a pacchi in giro) e cioè il fake dating. 
Epperò…
La ripetizione continua degli stessi identici concetti (anche con le stesse frasi), il continuo tiramollare tra le protagoniste, i comportamenti dei genitori e certi dialoghi davvero sciocchi hanno fatto precipitare il tutto fino alla parte finale in cui si monta il drama su una cosa allucinante.

Che Steph avesse il cuore di Nadia è stato chiaro molto in fretta, ma che tutti montino su un caso su questa cosa con Erin che pensa di aver fatto incesto (????) davvero non si regge nemmeno pregando. I genitori che, boh, sembrano due bambini e la madre che pare quasi fare una colpa sottintesa a Steph perché c’ha il cuore della figlia. POVERINA?! Cioè, mica l’ha scelto, e poi… siete seri?!
Le protagoniste passano gli ultimi capitoli a continuare a porsi domande su domande, dicendo una cosa e poi cambiando idea nel giro di un paio di frasi, fino a che, all’improvviso: PUFF!!! Tutte le paranoie che, fino a quel momento, sembravano insormontabili scompaiono, per arrivare al finale a tarallucci e vino.
No?

Decisamente un gran peccato, perché la storia era caruccia e rilassante, ma poi ha finito col diventare davvero noiosa in questo rincorrersi e montare paranoie sul niente solo per avere un po’ di conflitto e drama. I personaggi vengono forzati ad andare in certe direzioni e a risolversi a comando solo perché ormai si doveva arrivare alla conclusione.
Mi è dispiaciuto non potergli dare un voto più alto, perché era partito con tutte le premesse migliori. 
 

Inoltre, c’è la faccenda della copertina XD Allora, tra le due: quella con i capelli corti è Erin, quella con i capelli lunghi è Steph. Ma è Erin ad avere il neo alla Marilyn e Steph a essere più alta tra le due XD la cover ha fatto un po’ di casotto e io sono stata influenzata tantissimo da quella immagine nella lettura, tanto che faticavo a immaginare le protagoniste nella maniera corretta XDDD AIUTO.

PS: non lo segno nei "bad books" perché, insomma, ho letto di peggio e cmq aveva delle cosine graziose, soprattutto all'inizio. Quindi, per il rotto della cuffia, si è salvato dal finire nella classifica dei peggiori XD 
Be my Serotonin by Carenza, Carenza

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4.0

"Be my serotonin" di Carenza, è un F/F che ho trovato davvero carino e che ha saputo farmi tornare indietro ai tempi della scuola.
Leggevo e in pratica rivedevo la mia. Il Fermi era il mio liceo, e mi vedevo tra i corridoi a perdere tempo o a fumare nel bagno, cercando di non farci sgamare dalla bidella (XD e i nostri erano molto più terra terra di quelli del libro XD). La differenza è stata che per me non esistevano ancora i registri elettronici né tantomeno ci concedevano i dieci minuti di pausa-sigaretta.
Ma avevamo anche noi gli odiati, gli amati, i bordelli per fare occupazione e manifestazione, il preside idiota (OH! ED ERA IGNORANTE COME QUELLA DEL LIBRO!!! UGUALE!!!).
Si percepisce tutta l'ingenuità di Linda e il suo punto di vista è perfettamente quello di una ragazza del liceo, con drammi piccoli e grandi, e quel modo di fare che ingigantisce tutto, è impulsiva e a volte melodrammatica. A lei si contrappone la maturità di Ale e la sua voglia di resistere all’attrazione che prova per Linda.

Incredibile, ma vero, mi è piaciuto come l'autrice abbia usato la prima persona. L'ho sempre trovata la più difficile e quella che si sbagliata più facilmente. Invece la lettura è scivolata liscia ed ero invogliata a ogni capitolo a voler scoprire cosa sarebbe accaduto dopo.
Interessanti anche le side stories, e mi sarebbe piaciuto che fossero un pochino più approfondite, soprattutto la storia di Irene e Youssef (e di tematiche interessanti ne sono state toccate varie, ovviamente non c'era modo di soffermarsi troppo su tutte).
La Cacciacozza deve morire male e comunque, raga, le basi: in gita si porta la VALIGIA DI ALCOLICI XDDD Quella che tutti contribuiscono a riempire, ma che 'non è di nessuno' quando succedono guai XD (gita del quinto anno docet).
Credevo che l’age gap mi avrebbe creato qualche difficoltà (perché credo sia la prima volta che lo affronto a livello narrativo), ma considerando che nella vita reale non è per me una cosa nuova (anche a livello scolastico!), non ho avuto alcun problema.
E comunque la Cacciacozza deve morì. Ah, l’ho già detto? Ops.

Lo consiglio: certo! Se avete voglia di tornare ai tempi del liceo e respirare un po’ di quell’aria, questo libro fa proprio al caso vostro!
The Scorpion God by William Golding

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3.0

Aw, grazioso.
GRA-ZIO-SO!
Golding è Golding, sempre e comunque. Anche con un romanzo breve come questo riesce a creare filosofie e personaggi sempre attuali, allora come adesso. E questa volta anche con una vena ironica che mi ha strappato più di una risata.
Forse non è proprio 'fantascienza' in senso stretto, ma è comunque un racconto anacronistico che sembra voler quasi precorrere i tempi e illustrare come gli antichi avessero già compreso la pericolosità insita nel progresso.
Questo Imperatore è meraviglioso e Mamilio mi ha fatto ridere un sacco.
The Mist by Stephen King

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3.0

In verità non sapevo che “The Mist” fosse un racconto lungo (tratto dalla raccolta “Spettri”), se non quando l’ho trovato scritto sull’edizione della Pickwick che ho io e che vende “The Mist” come volume a sé.

Per me ha pro e contro.

Se avete già letto qualcosa di King, sappiate che i pro sono i classici: la sua abilità di farti venire l’angoscia e la strizza, per esempio. O come riesce a far crescere la tensione fino a che non esplode. E questo nonostante io avessi già visto il film del 2007, quindi sapessi in anticipo cosa aspettarmi.
Ho apprezzato molto la sua abilità nel costruire e caratterizzare, in una sorta di folle crescendo, il personaggio della signora Carmody (che si può dire – a distanza di quasi quarant’anni – incarni alla perfezione le bruttezze della società che si fa santona e voce di quel fanatismo malato che dovrebbe essere soppresso sul nascere).

Per i contro: non mi è piaciuto molto l’utilizzo di questa prima persona, mi è sembrata un po’ macchinosa e a volte finiva per dilungarsi troppo su ricordi che non avevano niente a che fare con quello che stava accadendo.
Ho trovato un po’ fastidioso il modo del protagonista e voce narrante di porsi verso il figlio: cioè, sto bambino ha cinque anni e a volte veniva trattato come se ne avesse dieci.
Né mi ha fatto impazzire la tresca estemporanea con il personaggio di Amanda. L’ho trovato un espediente del tutto inutile. Cioè, che proprio, nell’economia della storia, non serviva a niente (ed era pure un tantino fuori luogo).

Infine, il finale.
Io ho preferito di gran lunga il finale del film.
Sono certa che per moltissimi altri il finale del racconto sia mille volte meglio perché ha una speranza di fondo, ma io davvero ho adorato il finale del film.
Un finale terribile, che mi fece rimanere di merda, ma così di merda… e che pensai fosse davvero una genialata.

Quindi, consigliato? Sì.
C’è di meglio di King, ma sì, comunque lo consiglio. È una lettura veloce che per questo periodo ci stava proprio bene :D Poi ammetto di adorare l’espediente narrativo di questo racconto.
Pretty Scary Secret by Maggie Solomon, L.R. Jackson

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4.0

[QUESTA RECENSIONE CONTIENE SPOILEEEERRRRR!!!!]

Okay, periodo di Halloween e quindi quale momento migliore per leggere storie ambientate proprio ad Halloween? *_* Anche perché è l’unica festa di cui mi piace leggere roba a tema XD

È il primo lavoro che leggo di questo duo di autrici e mi aveva attirato sia l’ambientazione che l’idea che si leggeva dalla quarta di copertina.
Mi aspettavo un pochino più di mistery, ma è stata comunque una lettura molto piacevole della quale ho apprezzato soprattutto il background: tutto ciò che fa da sfondo – che sia la casa, che sia la cittadina, che siano certi atteggiamenti/modi di pensare/di comportarsi, o quelle piccole nozioni qua e là del cibo, degli usi ecc – mi è piaciuto davvero molto.

Dei personaggi ho adorato Marcus. Marcus tutta la vita, su certe cose è parecchio indelicato, ma su altre ha dimostrato un’attenzione addirittura superiore a quella di Toby.
Toby cui ho voluto un sacchissimo di bene durante la prima parte della storia, ma che a un certo punto ho trovato troppo invadente e naif nei riguardi di un ragazzo che ha vissuto da segregato per tutta la sua vita: cioè, non puoi prenderlo e praticamente stravolgergli l’esistenza nel giro di uno sputo. Però è tenerino quando se lo porta a casa (in Minnesota – awww, la sua famiglia è carinissima!!!) e gli dà il suo regalo di Natale <3 (il regalo è stata una cosa supercute!)
Alex, di primo impatto, mi ha fatto invece pensare a Luna Lovegood. Questo suo essere un po’ fuori dal mondo, un po’ sopra le righe quando ha il suo primo incontro con Toby. Davvero, io me lo immaginavo girare per casa con l'aria assorta di Luna! Certo il bagaglio di problemi che si porta dietro è bello pesante e penso mi sarebbe piaciuto che tutto venisse un pochino più diluito, però ho apprezzato molto il suo finale.

Nota – di demerito – per Trevor: l’avevo inquadrato malissimo fin da pagina zero e ho desiderato per tutto il tempo di farlo volare. Odioso. ODIOSISSIMO.

La scrittura è stata molto piacevole e piena di ironia; certe battute mi hanno fatta sbottare a ridere di gusto (XD d1ld0, anyone?). Forse ho trovato che si "quagliasse" troppo, ma è stata davvero una lettura carina.
Oh, se l’ho finito in pochi giorni ci sarà un motivo! :D
Stella di mare by Giulio Macaione

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4.0

Amo i disegni di Macaione, la cura delle tavole, le palette di colori. Questa, in particolare, ha una palette che ho trovato meravigliosa e dei paesaggi stupendi.
Ha reso davvero bene l'idea di estate, caldo, mare. Tra un po' sentivo anche il sapore della salsedine.
Una bella storia, anche se avrei voluto saperne ancora di più (di Vico, di Marina, di Stefano).
Lo stile grafico, però, è stato ciò che mi ha più aggrappato alla lettura. Le tavole sono bellissime.

Autore consigliatissimo!
Cemetery Boys by Aiden Thomas

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4.0

Secondo me, ne verrebbe fuori un bel film Disney-style di questo libro, e non mi dispiacerebbe affatto.
Un testo che ho trovato molto colorato e luminoso (vuoi per le candele votive, vuoi per altro), con grandi déjà-vu verso Coco e il più recente Encanto (dopotutto: Yadriel è messicano e Julian colombiano, quindi, ci sta XD).

SpoilerMa per quanto questo testo mi sia piaciuto, non è affatto perfetto. Tutt'altro.
- Troppi dialogue tag tra una battuta e l'altra, che rallentano la lettura.
- L'antagonista l'ho sgamato appena è comparso, motivazioni comprese.
- Ci sono almeno un paio di sequenze (quando Yadriel affronta gli amici di Julian o parla con il fratello Rio) che ho trovato composte da dialoghi davvero mal scritti, scialbi, inutili. Ed è un peccato, perché sono eventi piuttosto importanti, secondo me, ma proprio ho avuto l'impressione che l'autore non sapesse che dire o che far dire ai personaggi.
- La scena clou dello scontro finale mi è sembrata un po' confusionaria, piene di chicchiere all'aria e di sto protagonista che non sa mai che fare fino a che ormai non è scoccata l'ora X. XD
- Ecco, Yadriel, ogni volta che c'è da parlare non sa mai che dire. XD cioè, ma se devi andare a parlare con qualcuno, almeno un discorso mentale te lo prepari? No, lui è un continuo: "I-io... io..." e morta lì. XD
- Luca. Solo a me è stato sul caz-? XD Temo di essere l'unica arida qui dentro.

PRO. Ehi, ce ne sono! Mica avrei dato quattro stelle, se no!
- Adoro l'ambientazione.
- Adoro Julian, che è proprio scemo. XD
- Le interazioni tra Julian e Yadriel, mentre passano verso la fase a cavallo tra amicizia e attrazione, le ho trovate carinissime e coinvolgenti.
- MARITZA TI ADORISSIMO!!! SONO UNA TUA GRANDE FAN!!! *_* Il modo in cui ha risposto alla Santa Muerte mi ha stesa XDDD ADORATA. Se non ci fosse stata lei in un sacco di occasione, Yadriel avrebbe finito sto libro in una sconfitta già al capitolo quattro XDDDD
- Il legame famigliare. Anche se avrei voluto un minimo di dispiacere in più per sto povero tìo Catriz XDDD
- E' comparso due righe: ma ho voluto subito bene a Miguel XD <3
- l'intero intreccio mi è piaciuto un sacco e mi ha tenuta sempre molto incollata alla lettura, tanto che ieri notte ho fatto le 2:30 per finirlo XD
- Il finale. <3 I tarallucci e vino ci stavano tutti, li volevo troppo. E non sono stata delusa. Il cambiamento è cominciato, e Yadriel viene riconosciuto per ciò che è. E poi è con Juliam. Gioia. <3