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ourowncreation's reviews
46 reviews
Il libro delle illusioni by Paul Auster
Il libro delle illusioni è un romanzo che parla dell’arte del racconto e di come le storie possano essere un atto salvifico, che ”riporta indietro dal mondo dei morti” (il caso del protagonista e il suo libro su Hector Mann, ma anche il caso di Alma e il racconto di Hawthorne), un atto di tortura e penitenza, di espiazione di peccati passati (i film di Hector Mann, condannati a non essere mai visti da nessunə), un atto che genera distruzione, che merita punizione e attira il male (la spirale finale che coinvolge Freida e Alma, portando alla morte di entrambe), un atto illustrativo, che si rifrange continuamente con il presente, permettendo letture e interpretazioni differenti dello stesso (il caso dell’ultimo, misterioso film di Mann, che sembra non solo richiamare il suo tragico passato, ma anche l’imminente futuro di Alma e del protagonista). A prescindere dalle diverse sfaccettature però l’arte del racconto rimane sempre qualcosa di fondamentale e imprescindibile, una pulsione continua che non può essere bloccata, che deve essere assecondata e non può assolutamente essere fermata.
Proprio per questo, il romanzo è costruito su continui racconti, principalmente incentrati sulla figura quasi fantasmatica di Hector Mann, animata e costruita quasi per intero attraverso le più disparate narrazioni, che permettono di costruire un mosaico complesso e sfaccettato. Ed è proprio la macrocornice narrativa attorno alla quale si innesta il vero cuore del romanzo a conferire tuttavia un senso ultimo proprio a questa riflessione sul narrare.
dark
emotional
mysterious
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.25
C’è sicuramente qualcosa di sinistro e di vagamente macabro nel leggere un romanzo che parla di un grande artista al capezzale nei giorni immediatamente successivi alla morte del suo autore. Una sensazione lugubre e grigia non potrà d’ora in poi non scuotere il lettore che si approccia al testo.
Proprio per questo, il romanzo è costruito su continui racconti, principalmente incentrati sulla figura quasi fantasmatica di Hector Mann, animata e costruita quasi per intero attraverso le più disparate narrazioni, che permettono di costruire un mosaico complesso e sfaccettato. Ed è proprio la macrocornice narrativa attorno alla quale si innesta il vero cuore del romanzo a conferire tuttavia un senso ultimo proprio a questa riflessione sul narrare.
Sputiamo su Hegel e altri scritti by Carla Lonzi, Maria Luisa Boccia
challenging
informative
inspiring
reflective
medium-paced
5.0
Guida il tuo carro sulle ossa dei morti by Olga Tokarczuk
dark
reflective
medium-paced
- Plot- or character-driven? A mix
- Strong character development? No
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? It's complicated
- Flaws of characters a main focus? Yes
3.5
Quando muori resta a me by Zerocalcare
challenging
dark
emotional
funny
reflective
sad
fast-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? N/A
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.5
Abbiamo perso la guerra. Ma non la battaglia by Michel Gondry
adventurous
funny
lighthearted
fast-paced
- Plot- or character-driven? A mix
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? It's complicated
- Flaws of characters a main focus? No
3.5
Storia di chi fugge e di chi resta by Elena Ferrante
challenging
dark
emotional
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? It's complicated
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.75
Storia del nuovo cognome by Elena Ferrante
challenging
dark
emotional
tense
fast-paced
- Plot- or character-driven? A mix
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.75
La settimana bianca by Emmanuel Carrère
dark
mysterious
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? No
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
3.5
Ottimamente scritto, ma forse mi è sfuggito precisamente cosa stia cercando di raccontare Carrère: il racconto di un momento traumatico? La perdita dell’innocenza?
L’opera è un continuo crescendo di tensione, inquietudine e ansia che però nel finale non esplode veramente, rimandando un po’ in sospeso in un non detto che da un lato rende il tutto più inquietante, dall’altro non soddisfa pienamente.
L’opera è un continuo crescendo di tensione, inquietudine e ansia che però nel finale non esplode veramente, rimandando un po’ in sospeso in un non detto che da un lato rende il tutto più inquietante, dall’altro non soddisfa pienamente.
Niente di vero by Veronica Raimo
challenging
funny
reflective
fast-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
5.0
“Sono sempre stata aliena al concetto di “lasciarsi andare” per un motivo molto banale: non so dov’è che dovrei andare.”
Autofiction, memoria e scrittura s’intrecciano in un coming of age atipico (“decostruito” lo definisce la quarta di copertina) in cui Veronica Raimo cerca di rimediare la propria identità e di dare un senso a sé stessa di sé stessa attraverso la scrittura. Caustico, irriverente, intelligente, il resoconto verosimile della sua giovinezza, della sua famiglia, delle sue esperienze di vita è solo un espediente per riflettere sul senso della scrittura, sulla memoria (e la sua fallacia, il modo in cui è condizionata dal nostro sistema di valori), su di sé: è solo attraverso la stesura, la messa in “ordine” degli episodi di una vita intera, infatti, che la scrittrice riesce a ri-organizzare sé stessa, ad affrontare una crescita personale. Se anche in quelle parole non ci dovesse essere, come ci suggerisce il titolo, “niente di vero”, l’autrice comunque riesce a ricavarci molta verità mettendo a nudo sé stessa e le proprie idiosincrasie.
Autofiction, memoria e scrittura s’intrecciano in un coming of age atipico (“decostruito” lo definisce la quarta di copertina) in cui Veronica Raimo cerca di rimediare la propria identità e di dare un senso a sé stessa di sé stessa attraverso la scrittura. Caustico, irriverente, intelligente, il resoconto verosimile della sua giovinezza, della sua famiglia, delle sue esperienze di vita è solo un espediente per riflettere sul senso della scrittura, sulla memoria (e la sua fallacia, il modo in cui è condizionata dal nostro sistema di valori), su di sé: è solo attraverso la stesura, la messa in “ordine” degli episodi di una vita intera, infatti, che la scrittrice riesce a ri-organizzare sé stessa, ad affrontare una crescita personale. Se anche in quelle parole non ci dovesse essere, come ci suggerisce il titolo, “niente di vero”, l’autrice comunque riesce a ricavarci molta verità mettendo a nudo sé stessa e le proprie idiosincrasie.
L'amica geniale by Elena Ferrante
challenging
dark
emotional
reflective
fast-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
5.0