saradallapalma's reviews
418 reviews

Secret Invasion by Brian Michael Bendis

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dark mysterious reflective tense medium-paced

4.0

Ho voluto leggere questo fumetto per avere un po' di chiarezza per quando arriverà la serie tv, anche se sono cosciente che non seguiranno la trama per filo e per segno. C'è anche da premettere che non amo particolarmente i film MCU troppo 'corali' perché li trovo abbastanza confusionari.
In questo caso, però, abbiamo un fumetto dove appaiono tantissimi personaggi, alcuni dei quali neanche conoscevo. Tutti quanti si alleano per una causa comune: l'invasione della Terra da parte dell'esercito Skrull. Questi sono dei personaggi che, per chi è fan dell'MCU, non sono nuovi (Captain Marvel, Spiderman: Far From Home) ma che in questo fumetto hanno un obiettivo molto preciso. All'interno di questa storia, poi, troviamo un cliché che apprezzo parecchio, ossia il 'non so di chi fidarmi'. 
Nella sua interezza, ho apprezzato la storia e sopratutto i disegni (quelli con tanti personaggi che lottano >>>>>>) ma devo dire che è uno dei fumetti più lenti che ho letto fino ad ora. A tratti questa lentezza, fa si che si perda il filo della storia e che non si ricordi più quello che è appena successo.
Tra tutto, però, ho amato due cose: il trattamento di Tony Stark (personaggio che detesto nell'MCU) e il finale.
Those Who Leave and Those Who Stay by Elena Ferrante

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emotional reflective medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? It's complicated
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.5

Mi è molto difficile parlare di questo libro perché è stata un'avventura. Come al solito, i romanzi di questa serie partono molto lenti e spesso mi annoiano. Dopodiché, iniziano a scorrere velocissimamente, tanto che ad un certo punto non riuscivo più a mettere giù il libro. La fine, però, per me è stata molto deludente.
Infatti, ho sempre difeso Elena Greco per i primi due libri, nonostante moltissime persone la odiassero. In questo libro mi è piaciuta fino a prima della fine, dove mi è caduta terribilmente. Senza fare spoiler, quello che accade è il mio peggior incubo, una cosa che non sopporto né nei libri/film né nella vita reale, perché non la capisco e la trovo una cosa ignobile. Eppure, la Ferrante ha voluto portare Elena a questa decisione.
Secondo me, ripensandoci, non è una cosa troppo assurda
in fin dei conti, Elena ha sempre avuto questa cottarella per Nino e la sua vita con Pietro era praticamente insopportabile per lei.
Nonostante ciò, come personaggio mi è molto caduto.
In questo terzo volume - per mia fortuna - vediamo molto di meno il personaggio di Lila e di conseguenza anche il rione. C'è, sicuramente, una parte che riguarda il luogo e Lila, però non tanto quanto nei romanzi precedenti dove era il vero e proprio protagonista. Infatti, credo che il vero protagonista di questo terzo volume sia stata la crisi di vita di Elena. Una crisi che non è riconducibile a tutte le persone tra i 25/30 anni, ma è sicuramente parte della vita di molti. Proprio perché la crisi di Elena è stata la protagonista centrale, il volume ha avuto una sequenza degli eventi molto più veloce e sopratutto molto più incentrata su Elena. 
La cosa che, però, ho trovato più interessante non sono stati i personaggi ma le tematiche che la Ferrante ha portato su carta attraverso gli occhi e i pensieri di Elena. Seppur il periodo storico sia molto lontano da noi (sì, mi sono resa conto che gli anni 60/70 non sono più quarant'anni fa, mi sento vecchia), alcune questioni rimangono moderne. L'autrice ha introdotto in maniera ancora più preponderante il tema della politica, sopratutto con una dicotomia tra le classi più agiate e le classi più basse. Questa differenza non si vede solo negli scontri più espliciti, ma anche nel comportamento di Elena nei confronti della famiglia e di Lila. Altra tematica molto toccata è sicuramente quella della sessualità, sia personale che con gli altri. E' interessante vedere come diversi personaggi interagiscono con queste - e tante altre - tematiche, perché ci da un ritorno alla visione corale che avevo amato nel primo volume.
In conclusione, posso ammettere che questo romanzo è probabilmente il mio preferito, nonostante la fine che mi ha fatto decisamente dannare.

A Man Without a Country by Kurt Vonnegut

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funny inspiring reflective fast-paced

5.0

Ho comprato questo libro abbastanza casualmente, poiché in offerta. Non sono una tipa da saggi, ma Vonnegut mi era già piaciuto in Mattatoio N.5 e volevo provare a leggere qualcos'altro di suo.
In questo piccoli libretto si trovano dei saggi dove l'autore parla, in maniera spesso molto ironica, di questioni che affliggono gli Stati Uniti. L'aspetto più bello di questo libricino è che ciò che Vonnegut discute è ancora estremamente moderno: la guerra in Vietnam, la presidenza di Bush, il problema con il cambiamento climatico. L'autore, poi, ci parla anche delle sue esperienze di vita o di cosa vuol dire essere uno scrittore. In queste poco più di 100 pagine, come dice la traduttrice, sembra di star parlando con il proprio nonno. La scrittura di Vonnegut, differentemente dall'altro romanzo che ho letto, è più scorrevole e semplice ma sopratutto colloquiale. Ciò fa si che il libro sia facilmente e velocemente digerito, lasciando il lettore anche a riflettere sulle problematiche americane, che però spesso non sono solo degli Stati Uniti.
Young Avengers by Andrea Di Vito, Allan Heinberg, Jim Cheung

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4.5

4.5

Sfortunatamente sapevo praticamente tutto di questo fumetto quindi non me lo sono goduto al massimo come una storia nuova. Ho amato però questa nuova squadra di personaggi! In particolare Kate, molto più ‘feroce’ rispetto alla serie tv. La mia bimba Cassie (la ruolavo tempo fa) c’è pochissimo e mi dispiace, spero di vederla di più in prossimi fumetti.

The Uncanny X-Men: The Dark Phoenix Saga by Chris Claremont

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slow-paced

3.5

Non sono la più grande fan degli X-Men nei fumetti, non so per quale motivo (forse perché quello che è il mio personaggio preferito nei film - Charles - non mi piace proprio nei fumetti...). Sta di fatto che non vedevo l'ora di leggere questo volume perché conoscevo Jean solo attraverso i film e seppure fosse un personaggio interessante, volevo vedere un volume solo su di lei.
Purtroppo, questo volume non mi ha fatto impazzire se non nel finale. Nei primi issues non riuscivo a capire cosa centrasse Fenice Nera, perché non sembrava proprio la sua storia. Introducono il personaggio di Kitty Pryde che però poi lasciano indietro. Gli ultimi 3/4 issues sono stati più interessanti e il finale penso sia uno dei miei preferiti fino ad ora. Anche al tempo è stato sicuramente un finale che non ci si aspettava e l'ho trovato molto in linea con il personaggio di Jean e sopratutto con la coscienza umana.
In mia opinione è un volume carino, che si deve leggere per conoscere meglio Jean e i suoi poteri, ma non è il migliore.
Per i fan di What if, inoltre, c'è un piccolo cameo in questo volume di un personaggio che conosciamo bene!
The Story of a New Name by Elena Ferrante

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emotional hopeful inspiring reflective slow-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? N/A
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0

Questo secondo volume della serie della Ferrante mi ha entusiasmato decisamente meno rispetto al primo, ma forse è stato a causa della maledizione dei secondi libri. Infatti, il più delle volte, tendono a essere dei libri di passaggio e questo non è stato da meno.
In questo volume, Elena è una ragazza che passa la sua adolescenza e la prima parte dei suoi vent'anni, crescendo, maturando e facendo le prime esperienze. Ciò, ha portato il romanzo ad essere decisamente lento nella sua narrazione iniziale, per poi riprendersi dalla metà in poi, dove è diventato estremamente interessante. I personaggi sono figli della loro età: molto spesso sono al limite del sopportabile ma proprio perché, per la maggior parte, sono adolescenti e fanno i loro sbagli.
Un'altra piccola pecca del romanzo, personalmente, è stata la sua prevedibilità in certe parti. Non dico di aver indovinato molti plot-twist, ma mano a mano che si avanzava con la lettura, alcune cose sono sembrate quasi banali. Se non fossero successe, mi sarei stupita perché erano quasi necessarie.
Il personaggio che più non ho sopportato è stata Lila, una giovane donna che proprio non sono riuscita a comprendere. D'altro canto, non capisco neanche cosa Elena ci trovi in Lila: da una parte, continuo a pensare che ci sia un interesse più che amicale (che però non succederà mai, purtroppo), dall'altra sento questo rapporto di dipendenza estremamente tossico.
Andando verso la fine del romanzo, avevo iniziato a pensare che questo sarebbe stato il finale perfetto della storia di Elena. Tutto le stava andando per il meglio, ed è noioso leggere di un personaggio che ha successo, no? Ma per fortuna ci sono state le ultime tre parole del romanzo. Lì sono proprio saltata dalla sedia, perché non mi aspettavo questo ritorno. 
Adesso non vedo l'ora di leggere il prossimo volume e vedere se il mio pensiero su alcuni personaggi cambierà e come la vita di Elena continuerà!
Marvel Zombies by

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3.0

Questo fumetto Marvel si basa su un mondo 'What If' dove la maggior parte dei personaggi sono diventati degli zombie. Il concetto è assolutamente interessante ma non penso se la siano giocata benissimo dal punto di vista della trama. Nonostante le bellissime tavole - a volte anche leggermente spaventose -, non ho trovato la storia entusiasmante purtroppo.
Ant-Man: World Hive by Zeb Wells, Dylan Burnett

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medium-paced

4.0

Nei film della MCU, uno dei miei supereroi preferiti è Ant-man ma ancora non avevo letto niente con lui come protagonista. Soprattutto, volevo leggere qualcosa su Scott e Cassie, un duo che mi piace davvero molto anche nei film. Fortunatamente questa raccolta non mi ha per niente deluso. Ho amato il loro rapporto e anche l'arrivo di altri personaggi conosciuti nel mondo Marvel. I cattivi non mi hanno fatto estremamente impressione ma è stato bello vedere padre e figlia provare a distruggerli.

E comunque, Ant-man sia nei film e nei fumetti riesce a farmi piangere per degli insetti. Grandioso.
Naked Lunch by William S. Burroughs

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(Non so che voto dare a questo libro, quindi niente rating)

Onestamente non so cosa dire. Ho letto questo libro per un esame universitario (ho scritto un saggio sul tema della censura e sul caso di Naked Lunch considerato "osceno") ma non pensavo che sarei finita a leggere un libro del genere.
Non c'è una vera trama a questo libro, ma è un misto di mini racconti per capitolo. Molti non si collegano tra di loro, anche se condividono alcuni personaggi. I temi principali sono sicuramente l'omosessualità - vista come qualcosa di illegale e sbagliato - e l'uso della droga, che crea proprio queste 'visioni'. 
Personalmente non ho amato questo libro, ma non l'ho nemmeno odiato. C'erano alcune parti davvero molto interessanti e belle, altre decisamente crude ed esplicite da cui però non riuscivo a staccarmi. La maggior parte, però, era troppo incasinata e mi perdevo capitolo dopo capitolo. Penso anche di non aver capito la maggior parte dei capitoli, quindi è anche quello il problema.
The Book Thief by Markus Zusak

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slow-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

1.5

Questo libro è famosissimo ed è uno dei più consigliati quando si parla della Seconda Guerra Mondiale e della Giornata della Memoria. Eppure, personalmente credo che non sia un buon libro da suggerire, sopratutto se lo si suggerisce con un intento pedagogico/istruttivo. 

Questo libro parla di Liesel, una ragazzina che viene mandata (per nessun motivo a noi conosciuto) a vivere con una coppia, Hans e Rosa Hubermann. Il romanzo racconta la vita di Liesel nella via dove abita la coppia, con le sue complicanze relative alla guerra. E' un libro che, però, sembra non avere una vera e propria trama perché seguiamo la vita di Liesel mentre, come suggerisce il titolo, ruba dei libri. Altre parti del libro, più relative alla Guerra, sono interessanti ma erano un probabilmente 20% del libro. Il resto è semplicemente il nulla. Ci sono pagine su pagine di descrizioni inutili, di cose ripetitive che fanno i personaggi ma non per una loro crescita personale. Molte pagine del libro sarebbero potute essere eliminate e forse sarebbe stato un romanzo più godibile. 
Inoltre, ci sono tre principali problematiche: il narratore, le anticipazioni e le aggiunte in grassetto. Per quanto riguarda il primo punto, all'inizio pensavo fosse una buona idea. Avere un narratore che vede "dall'alto" quello che sta succedendo, senza una vera e propria opinione: invece, abbiamo un narratore onnisciente che narra il passato. Ciò porta al secondo punto, quelle cavolo di anticipazioni. Alcune di esse non erano così importanti, soprattutto se si ha un minimo di conoscenza della Storia; altre erano dei veri e propri spoiler, con il narratore che ci dice che "personaggio x in qualche anno morirà". Personalmente, queste anticipazioni hanno tolto il gusto della lettura del libro perché sapere già le cose ti porta a non godertele quando effettivamente succedono. Infine, le aggiunte in neretto: la maggior parte delle volte erano estremamente inutili, cose che si potevano scrivere normalmente o cose che si potevano sapere con un minimo di conoscenza generale della storia.
I personaggi, poi, mi sono sembrati bilaterali, senza una vera personalità e sempre a fare le stesse cose. L'unico che si salva è probabilmente Max, il quale aveva una storyline interessante ed era effettivamente un bel personaggio. Per il resto, abbastanza noiosi.
Capisco che l'autore volesse raccontare la vita durante la Guerra dal punto di vista di una bambina, ma in mia opinione non c'è riuscito.

Qui sotto vi consiglio altri libri sulla WW2/Olocausto/Giornata della memoria: 

- "Se questo è un uomo" di Primo Levi
- "Diario" di Anne Frank
- "Il bambino con il pigiama a righe" di John Boyne
- "Mattatoio N.5" di Kurt Vonnegut
- "La Chiave di Sara" di Tatiana de Rosnay
- "La ragazza del KGB" di Jennie Rooney
- "La signora dello zoo di Varsavia" di Diane Ackerman
- "La memoria rende liberi" di Liliana Segre
- "Una bambina e basta" di Lia Levi
- "Il club del libro e della torta di buccia di patata" di Mary Ann Shaffer e Annie Barrows
- "Orphan Monster Spy" di Matt Killeen
- "Se questa è una donna" di Monica G. Alvarez
- "La svastica sul sole" di Philipp K. Dick
- "Ci proteggerà la neve" di Ruta Sepetys
- "Il cavaliere d'inverno" di Paulina Simmons
- "L'usignolo" di Kristin Hannah
- "Tutta la luce che non vediamo" di Anthony Doerr