Take a photo of a barcode or cover
sad
slow-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
No
Loveable characters:
No
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Yes
"Ti voglio in un modo che sorprende anche me.”
Penso di essere una persona obiettiva quando usufruisco di una qualsiasi forma d'intrattenimento. Nel senso che non parto subito dall'assoluto per cui se è fatto da italiani allora è sicuramente una merda o comunque peggio di una qualsiasi controparte straniera.
Se viene da wattpad, si.
✿ E io veramente non lo vorrei neppure toccare questo discorso ma, questo è un nazista. E non è un iperbole, si incontrano in piena guerra e Will è un fanatico del Fuhrer. Ma non è solo fanatico è proprio un generale nazista di un campo di prigionia. E prova pure a fargli il discorso: "le persone cambiano", non ti svegli un mattino e diventi incarnazione del male assoluto. Perchè se lo diventi allora c'erano problemi pregressi. Che fa il piagnino perchè vengono bruciati i libri e i quadri però lo sterminio di milioni di persone va bene. Ma tutto apposto!?
E questa scoperta non ha conseguenze sull'atteggiamento di Lewis nei confronti di Will. Scoprire che è un nazista non gli fa dire "ok, è stato bello ma non sono d'accordo con il genocidio, grazie, addio, pazzomalato", no. Questi scopano in un campo di prigionia, se danno i bacetti... Ma cosa!?...
Ma Will lo sa che gli omosessali fanno una brutta fine o devo dirglielo io? "Eh, ma quelli sono froci", probabilmente è stato il suo pensiero. Perchè chiariamo che i froci sono gli altri, i poveri, non loro. La cosa peggiore è l'autrice che cerca di redimerlo in qualche modo perchè altrimenti non può portare avanti la storiella d'amore e non vedo perchè visto che a Lewis fottesega del fatto che lui è nazista. Scopriamo anche che la passione per il Mein Kampf scorre potente in famiglia.
E questo suo essere nazista ha eretto un muro tre me e questo libro (non che mi stesse piacendo chissà quanto, chiaro) perchè se anche fino a quel momento fosse stato un libro leggibile o comunque salvabile, lì tutto è morto. Shut down completo, Houston abbiamo un problema e il problema è che Will è una merda. Perchè posso perdonare tutto, ho una soglia del disgusto e della sopportazione molto alta, ma il nazismo no.
E dopotutto rompi le palle a Louise? Questa povera martire viene trattata come se sgozzasse cuccioli quando sto stronzo è un nazista. Ma veramente!? Che se fosse un briciolo vera li odierebbe a sangue e gli renderebbe la vita un inferno a 'sti due stronzi. Come se non bastasse sono fastidiosi, parlano in modo pretenzioso e artefatto, dicono frasi che nessuna persona normale direbbe, parlano di 'amore' in un modo troppo ricercato per essere naturale.
La nota dove spiega perchè ha scelto di tenere Wonderland in inglese non ha senso visto che la traduzione italiana è letterale e funziona allo stesso modo.
Wattpad ha fatto solo danni, comunque.
Penso di essere una persona obiettiva quando usufruisco di una qualsiasi forma d'intrattenimento. Nel senso che non parto subito dall'assoluto per cui se è fatto da italiani allora è sicuramente una merda o comunque peggio di una qualsiasi controparte straniera.
Se viene da wattpad, si.
✿ E io veramente non lo vorrei neppure toccare questo discorso ma, questo è un nazista. E non è un iperbole, si incontrano in piena guerra e Will è un fanatico del Fuhrer. Ma non è solo fanatico è proprio un generale nazista di un campo di prigionia. E prova pure a fargli il discorso: "le persone cambiano", non ti svegli un mattino e diventi incarnazione del male assoluto. Perchè se lo diventi allora c'erano problemi pregressi. Che fa il piagnino perchè vengono bruciati i libri e i quadri però lo sterminio di milioni di persone va bene. Ma tutto apposto!?
E questa scoperta non ha conseguenze sull'atteggiamento di Lewis nei confronti di Will. Scoprire che è un nazista non gli fa dire "ok, è stato bello ma non sono d'accordo con il genocidio, grazie, addio, pazzomalato", no. Questi scopano in un campo di prigionia, se danno i bacetti... Ma cosa!?...
Ma Will lo sa che gli omosessali fanno una brutta fine o devo dirglielo io? "Eh, ma quelli sono froci", probabilmente è stato il suo pensiero. Perchè chiariamo che i froci sono gli altri, i poveri, non loro. La cosa peggiore è l'autrice che cerca di redimerlo in qualche modo perchè altrimenti non può portare avanti la storiella d'amore e non vedo perchè visto che a Lewis fottesega del fatto che lui è nazista. Scopriamo anche che la passione per il Mein Kampf scorre potente in famiglia.
E questo suo essere nazista ha eretto un muro tre me e questo libro (non che mi stesse piacendo chissà quanto, chiaro) perchè se anche fino a quel momento fosse stato un libro leggibile o comunque salvabile, lì tutto è morto. Shut down completo, Houston abbiamo un problema e il problema è che Will è una merda. Perchè posso perdonare tutto, ho una soglia del disgusto e della sopportazione molto alta, ma il nazismo no.
E dopotutto rompi le palle a Louise? Questa povera martire viene trattata come se sgozzasse cuccioli quando sto stronzo è un nazista. Ma veramente!? Che se fosse un briciolo vera li odierebbe a sangue e gli renderebbe la vita un inferno a 'sti due stronzi. Come se non bastasse sono fastidiosi, parlano in modo pretenzioso e artefatto, dicono frasi che nessuna persona normale direbbe, parlano di 'amore' in un modo troppo ricercato per essere naturale.
La nota dove spiega perchè ha scelto di tenere Wonderland in inglese non ha senso visto che la traduzione italiana è letterale e funziona allo stesso modo.
Wattpad ha fatto solo danni, comunque.
Una stella e mezza.
Lo mollo qui, al 25% perchè non ne posso davvero più. Da altre recensioni apprendo che le prime 400 pagine sono solo Will e Lewis che litigano e scopano, e che l'effettiva trama comincia solo alla fine. Se la parte finale è scritta come tutto il resto del libro, cioè senza descrizioni (i personaggi, come sono fatti? Studiano a Cambridge, come sono fatti i luoghi in cui si muovono? Guidano macchine, come sono fatte?), con dialoghi piattissimi e lirismi un po' privi di senso, grazie, ma no.
La storia si apre con un prologo messo lì del tutto random, necessario forse per presentare i personaggi? Non si capisce. La scena quasi immediatamente successiva è il protagonista che fa sesso in un bagno con un tizio a caso, che poi si rivela essere il love interest. Se non lo avesse nominato poi, non avrei capito che stavano scopando. Le cose poi proseguono, i due si incontrano, si parlano, discutono a suon di "il bacio te lo devi meritare", "mi ti farei ovunque" (giuro), litigi del tutto insensati (Lewis a momenti è geloso pure dell'aria che Will respira) e cazzate simili. Quando scopano, e scopano parecchio anche se scritto male, vanno d'accordo per qualche pagina. Poi ricomincia la tiritera della gelosia.
Non ho capito in che modo decine di lettrici (femminile universale) si siano lasciate trascinare da una storia che non solo è noiosa, ma che non offre nemmeno alcun tipo di divertimento più "spinto".
Ma al di là di tutto questo, la cosa che più mi ha innervosita nel corso di questa breve lettura è stato l'utilizzo di fr*c*o come modo di riferirsi ad altri uomini che non fossero Lewis e Will. Siccome la storia è narrata dal punto di vista di Lewis, mi è sembrato incredibilemente ipocrita. Cioè. Il ragazzo è gay. Come se non bastasse, c'è un continuo e allegro modo di riferirsi a sè - e a Will, e ad altri uomini - come "puttane" (ce ne sarebbe da dire su questo, ma non è la sede adatta). Goccia che fa traboccare il vaso già colmo, il continuo classismo. Che posso capire, eh, sono nobili e riccastri in generale che frequentano una antica e prestigiosa università. Ma anche no. Cito "Era questo che mi piaceva dei ragazzi dei bassifondi: lo sprezzo del pericolo. Nonostante fossero froci persi, sprizzavano virilità da ogni lembo di pelle. Privi di grazia e di regole." Pagina dieci, credo.
In conclusione, questo libro mi è parsa una lunghissima e verbosa feticizzazione di una relazione tra due uomini, scritta non molto bene e organizzata male. E pubblicizzata fin troppo: Mondadori Duomo, entrata, scaffale LGBT. Decine di copie. Il problema di questo tipo di storie scritte da donne - presumibilmente etero - per altre donne - sempre etero - è che quando le scrive un uomo queer, che magari racconta la propria esperienza, vengono tacciate come "poco realistiche" (l'ho visto succedere).
La mezza stella? Solo perchè capivo il sentimento di Will quando lui e Lewis sono rimasti lontani per due mesi interi senza potersi sentire.
Lo mollo qui, al 25% perchè non ne posso davvero più. Da altre recensioni apprendo che le prime 400 pagine sono solo Will e Lewis che litigano e scopano, e che l'effettiva trama comincia solo alla fine. Se la parte finale è scritta come tutto il resto del libro, cioè senza descrizioni (i personaggi, come sono fatti? Studiano a Cambridge, come sono fatti i luoghi in cui si muovono? Guidano macchine, come sono fatte?), con dialoghi piattissimi e lirismi un po' privi di senso, grazie, ma no.
La storia si apre con un prologo messo lì del tutto random, necessario forse per presentare i personaggi? Non si capisce. La scena quasi immediatamente successiva è il protagonista che fa sesso in un bagno con un tizio a caso, che poi si rivela essere il love interest. Se non lo avesse nominato poi, non avrei capito che stavano scopando. Le cose poi proseguono, i due si incontrano, si parlano, discutono a suon di "il bacio te lo devi meritare", "mi ti farei ovunque" (giuro), litigi del tutto insensati (Lewis a momenti è geloso pure dell'aria che Will respira) e cazzate simili. Quando scopano, e scopano parecchio anche se scritto male, vanno d'accordo per qualche pagina. Poi ricomincia la tiritera della gelosia.
Non ho capito in che modo decine di lettrici (femminile universale) si siano lasciate trascinare da una storia che non solo è noiosa, ma che non offre nemmeno alcun tipo di divertimento più "spinto".
Ma al di là di tutto questo, la cosa che più mi ha innervosita nel corso di questa breve lettura è stato l'utilizzo di fr*c*o come modo di riferirsi ad altri uomini che non fossero Lewis e Will. Siccome la storia è narrata dal punto di vista di Lewis, mi è sembrato incredibilemente ipocrita. Cioè. Il ragazzo è gay. Come se non bastasse, c'è un continuo e allegro modo di riferirsi a sè - e a Will, e ad altri uomini - come "puttane" (ce ne sarebbe da dire su questo, ma non è la sede adatta). Goccia che fa traboccare il vaso già colmo, il continuo classismo. Che posso capire, eh, sono nobili e riccastri in generale che frequentano una antica e prestigiosa università. Ma anche no. Cito "Era questo che mi piaceva dei ragazzi dei bassifondi: lo sprezzo del pericolo. Nonostante fossero froci persi, sprizzavano virilità da ogni lembo di pelle. Privi di grazia e di regole." Pagina dieci, credo.
In conclusione, questo libro mi è parsa una lunghissima e verbosa feticizzazione di una relazione tra due uomini, scritta non molto bene e organizzata male. E pubblicizzata fin troppo: Mondadori Duomo, entrata, scaffale LGBT. Decine di copie. Il problema di questo tipo di storie scritte da donne - presumibilmente etero - per altre donne - sempre etero - è che quando le scrive un uomo queer, che magari racconta la propria esperienza, vengono tacciate come "poco realistiche" (l'ho visto succedere).
La mezza stella? Solo perchè capivo il sentimento di Will quando lui e Lewis sono rimasti lontani per due mesi interi senza potersi sentire.
Ho letto altri mm ma come questa... Mai... Sublime toccante e Will e Lewis resteranno nel mio cuore per sempre, veramente per sempre
Una stella e mezza.
Lo mollo qui, al 25% perchè non ne posso davvero più. Da altre recensioni apprendo che le prime 400 pagine sono solo Will e Lewis che litigano e scopano, e che l'effettiva trama comincia solo alla fine. Se la parte finale è scritta come tutto il resto del libro, cioè senza descrizioni (i personaggi, come sono fatti? Studiano a Cambridge, come sono fatti i luoghi in cui si muovono? Guidano macchine, come sono fatte?), con dialoghi piattissimi e lirismi un po' privi di senso, grazie, ma no.
La storia si apre con un prologo messo lì del tutto random, necessario forse per presentare i personaggi? Non si capisce. La scena quasi immediatamente successiva è il protagonista che fa sesso in un bagno con un tizio a caso, che poi si rivela essere il love interest. Se non lo avesse nominato poi, non avrei capito che stavano scopando. Le cose poi proseguono, i due si incontrano, si parlano, discutono a suon di "il bacio te lo devi meritare", "mi ti farei ovunque" (giuro), litigi del tutto insensati (Lewis a momenti è geloso pure dell'aria che Will respira) e cazzate simili. Quando scopano, e scopano parecchio anche se scritto male, vanno d'accordo per qualche pagina. Poi ricomincia la tiritera della gelosia.
Non ho capito in che modo decine di lettrici (femminile universale) si siano lasciate trascinare da una storia che non solo è noiosa, ma che non offre nemmeno alcun tipo di divertimento più "spinto".
Ma al di là di tutto questo, la cosa che più mi ha innervosita nel corso di questa breve lettura è stato l'utilizzo di fr*c*o come modo di riferirsi ad altri uomini che non fossero Lewis e Will. Siccome la storia è narrata dal punto di vista di Lewis, mi è sembrato incredibilemente ipocrita. Cioè. Il ragazzo è gay. Come se non bastasse, c'è un continuo e allegro modo di riferirsi a sè - e a Will, e ad altri uomini - come "puttane" (ce ne sarebbe da dire su questo, ma non è la sede adatta). Goccia che fa traboccare il vaso già colmo, il continuo classismo. Che posso capire, eh, sono nobili e riccastri in generale che frequentano una antica e prestigiosa università. Ma anche no. Cito "Era questo che mi piaceva dei ragazzi dei bassifondi: lo sprezzo del pericolo. Nonostante fossero froci persi, sprizzavano virilità da ogni lembo di pelle. Privi di grazia e di regole." Pagina dieci, credo.
In conclusione, questo libro mi è parsa una lunghissima e verbosa feticizzazione di una relazione tra due uomini, scritta non molto bene e organizzata male. E pubblicizzata fin troppo: Mondadori Duomo, entrata, scaffale LGBT. Decine di copie. Il problema di questo tipo di storie scritte da donne - presumibilmente etero - per altre donne - sempre etero - è che quando le scrive un uomo queer, che magari racconta la propria esperienza, vengono tacciate come "poco realistiche" (l'ho visto succedere).
La mezza stella? Solo perchè capivo il sentimento di Will quando lui e Lewis sono rimasti lontani per due mesi interi senza potersi sentire.
Lo mollo qui, al 25% perchè non ne posso davvero più. Da altre recensioni apprendo che le prime 400 pagine sono solo Will e Lewis che litigano e scopano, e che l'effettiva trama comincia solo alla fine. Se la parte finale è scritta come tutto il resto del libro, cioè senza descrizioni (i personaggi, come sono fatti? Studiano a Cambridge, come sono fatti i luoghi in cui si muovono? Guidano macchine, come sono fatte?), con dialoghi piattissimi e lirismi un po' privi di senso, grazie, ma no.
La storia si apre con un prologo messo lì del tutto random, necessario forse per presentare i personaggi? Non si capisce. La scena quasi immediatamente successiva è il protagonista che fa sesso in un bagno con un tizio a caso, che poi si rivela essere il love interest. Se non lo avesse nominato poi, non avrei capito che stavano scopando. Le cose poi proseguono, i due si incontrano, si parlano, discutono a suon di "il bacio te lo devi meritare", "mi ti farei ovunque" (giuro), litigi del tutto insensati (Lewis a momenti è geloso pure dell'aria che Will respira) e cazzate simili. Quando scopano, e scopano parecchio anche se scritto male, vanno d'accordo per qualche pagina. Poi ricomincia la tiritera della gelosia.
Non ho capito in che modo decine di lettrici (femminile universale) si siano lasciate trascinare da una storia che non solo è noiosa, ma che non offre nemmeno alcun tipo di divertimento più "spinto".
Ma al di là di tutto questo, la cosa che più mi ha innervosita nel corso di questa breve lettura è stato l'utilizzo di fr*c*o come modo di riferirsi ad altri uomini che non fossero Lewis e Will. Siccome la storia è narrata dal punto di vista di Lewis, mi è sembrato incredibilemente ipocrita. Cioè. Il ragazzo è gay. Come se non bastasse, c'è un continuo e allegro modo di riferirsi a sè - e a Will, e ad altri uomini - come "puttane" (ce ne sarebbe da dire su questo, ma non è la sede adatta). Goccia che fa traboccare il vaso già colmo, il continuo classismo. Che posso capire, eh, sono nobili e riccastri in generale che frequentano una antica e prestigiosa università. Ma anche no. Cito "Era questo che mi piaceva dei ragazzi dei bassifondi: lo sprezzo del pericolo. Nonostante fossero froci persi, sprizzavano virilità da ogni lembo di pelle. Privi di grazia e di regole." Pagina dieci, credo.
In conclusione, questo libro mi è parsa una lunghissima e verbosa feticizzazione di una relazione tra due uomini, scritta non molto bene e organizzata male. E pubblicizzata fin troppo: Mondadori Duomo, entrata, scaffale LGBT. Decine di copie. Il problema di questo tipo di storie scritte da donne - presumibilmente etero - per altre donne - sempre etero - è che quando le scrive un uomo queer, che magari racconta la propria esperienza, vengono tacciate come "poco realistiche" (l'ho visto succedere).
La mezza stella? Solo perchè capivo il sentimento di Will quando lui e Lewis sono rimasti lontani per due mesi interi senza potersi sentire.
Come Anima Mai è un titolo che negli ultimi due anni circa - forse - ho visto ovunque.
Sempre amato, osannato e venerato. E quindi, chi ero io, amante delle coppie MM per non esimermi alla lettura?
Premessa: Come Anima Mai è un romanzo che ha come protagonista la storia d'amore tra due uomini, scritto da una donna, scrittrice, eterosessuale per donne, lettrici, eteresessuali.
Lo si capisce dalle citazioni spropositate di titoli classici che di solito vengono letti solitamente da un pubblico femminile, come lo si capisce anche dal rispetto di Will nei confronti di Jane Austen, o di come Lewis lo paragoni Heathcliff di "Cime tempestose".
È un libro lungo, di poco oltre 700 pagine che, nonostante, abbia dei difetti mi ha saputa tenere incollata alla storia perché ero curiosa di vedere come andasse a finire.
Tra le cose che non mi hanno fatto storcere il naso rientrano:
- Il colpo di fulmine iniziale: mi ha fatto storcere il naso il loro provare sentimenti profondi in un tempo così breve e immediato.
- La metà centrale della parte iniziale: la storia in quel punto non va avanti e non succede nulla. Ci sono solo loro che litigano per motivi futili e che un attimo dopo si rotolano tra le lenzuola a ripetizione, e scene bellissime, profonde, che sono puntualmente rovinate dallo scambio di battute piuttosto idiote. Personalmente, avrei tagliato o riassunto tutta questa fase del loro innamoramento in un capitolo. Poi, superata questa fase del romanzo, la storia è tutta in salita.
- La mancanza di descrizioni: il romanzo è troppo infarcito di dialoghi privi di queste, che a una certa non sapevo chi fosse chi a parlare.
- Lo stile di scrittura: per quanto io l'abbia apprezzato, essendo molto poetico, dopo una certa l'ho trovato a cominciare un po' pesante.
- La tossicità nel loro amore: per quanto sia profondo, intenso e struggente il loro amore, è stato molto tossico e pieno di gelosia immotivata, dato che Will e Lewis sono completamente innamorati persi l'uno dell'altro.
- Lewis e Will: a volte, li avrei presi entrambi a pesci in faccia per quanto siano stati insopportabili.
Malgrado questi difetti, che non sono pochi, ho deciso di premiare il romanzo con una valutazione così alta per il semplice fatto che questi due idioti, Lewis e Will, mi hanno travolta con la loro storia, ma soprattutto con il loro sentito, appassionato e viscerale amore intenso, profondo, e struggente. Se a inizio romanzo, ho trovato i loro sentimenti troppo affrettati e precoci da non riuscire a sentirmi coinvolta, poi è stato tutto un un annegarci, un venire travolta, da ciò che succede e dal loro amore che mi mozzava il fiato più e più volte .
Nonostante, Lewis e Will non abbiano un neurone in causa, a loro mi sono affezionata tantissimo che il pensiero di lasciarli mi faceva sentire triste. Ma quando l'ho fatto, quando ho letto l'ultima riga, l'ho fatto con il cuore che rigogliava di sollievo, perché sapevo che loro erano al sicuro.
Consigliato!
Sempre amato, osannato e venerato. E quindi, chi ero io, amante delle coppie MM per non esimermi alla lettura?
Premessa: Come Anima Mai è un romanzo che ha come protagonista la storia d'amore tra due uomini, scritto da una donna, scrittrice, eterosessuale per donne, lettrici, eteresessuali.
Lo si capisce dalle citazioni spropositate di titoli classici che di solito vengono letti solitamente da un pubblico femminile, come lo si capisce anche dal rispetto di Will nei confronti di Jane Austen, o di come Lewis lo paragoni Heathcliff di "Cime tempestose".
È un libro lungo, di poco oltre 700 pagine che, nonostante, abbia dei difetti mi ha saputa tenere incollata alla storia perché ero curiosa di vedere come andasse a finire.
Tra le cose che non mi hanno fatto storcere il naso rientrano:
- Il colpo di fulmine iniziale: mi ha fatto storcere il naso il loro provare sentimenti profondi in un tempo così breve e immediato.
- La metà centrale della parte iniziale: la storia in quel punto non va avanti e non succede nulla. Ci sono solo loro che litigano per motivi futili e che un attimo dopo si rotolano tra le lenzuola a ripetizione, e scene bellissime, profonde, che sono puntualmente rovinate dallo scambio di battute piuttosto idiote. Personalmente, avrei tagliato o riassunto tutta questa fase del loro innamoramento in un capitolo. Poi, superata questa fase del romanzo, la storia è tutta in salita.
- La mancanza di descrizioni: il romanzo è troppo infarcito di dialoghi privi di queste, che a una certa non sapevo chi fosse chi a parlare.
- Lo stile di scrittura: per quanto io l'abbia apprezzato, essendo molto poetico, dopo una certa l'ho trovato a cominciare un po' pesante.
- La tossicità nel loro amore: per quanto sia profondo, intenso e struggente il loro amore, è stato molto tossico e pieno di gelosia immotivata, dato che Will e Lewis sono completamente innamorati persi l'uno dell'altro.
- Lewis e Will: a volte, li avrei presi entrambi a pesci in faccia per quanto siano stati insopportabili.
Malgrado questi difetti, che non sono pochi, ho deciso di premiare il romanzo con una valutazione così alta per il semplice fatto che questi due idioti, Lewis e Will, mi hanno travolta con la loro storia, ma soprattutto con il loro sentito, appassionato e viscerale amore intenso, profondo, e struggente. Se a inizio romanzo, ho trovato i loro sentimenti troppo affrettati e precoci da non riuscire a sentirmi coinvolta, poi è stato tutto un un annegarci, un venire travolta, da ciò che succede e dal loro amore che mi mozzava il fiato più e più volte .
Nonostante, Lewis e Will non abbiano un neurone in causa, a loro mi sono affezionata tantissimo che il pensiero di lasciarli mi faceva sentire triste. Ma quando l'ho fatto, quando ho letto l'ultima riga, l'ho fatto con il cuore che rigogliava di sollievo, perché sapevo che loro erano al sicuro.
Consigliato!
inimmaginabile come un libro ti possa svoltare la giornata, la vita, i bisogni, le idee e le convinzioni.
come anima mai ha fatto questo e altro, mi ha tenuta incollata alle pagine ininterrottamente, con il bisogno di leggerle e la paura di finirle, con la necessità di esternarle, amarle, sentirle mie, viverle e riviverle, perchè si, è uno di quei libri che non ti stanchi mai di rileggere, tutte le volte è come fosse la prima. lo rileggo ogni mese. ogni volta si scoprono nuove frasi, citazioni, pensieri, punti di vista, nuovi modi di amare, di vivere, di odiare.
il modo in cui si amano lewis e will è indescrivibile con mie parole, mi fa emozionare ogni volta.
ci ho messo tanto a leggerlo. circa 2 settimane. sono arrivata al capitolo 22 e poi ho dovuto prendermi una pausa. per elaborare, per capire, per assimilare tutte le emozioni che avevo provato in appena due giorni. ci ho messo una settimana. dopo quella settimana mi "sono fatta coraggio" e ho ricominciato. inutile dire che la seconda parte è totalmente inaspettata a parer mio, ma bellissima, fantastica. anche qui mi sono dovuta fermare due giorni prima del capitolo 27, sia perchè mancava soltanto un capitolo e io non volevo finirlo, non volevo terminare quella magia, sia per assimilare. poi l'ho finito. l'ho finito e non riuscivo a staccarmi dal libro. sono stata mezz'ora a guardare un muro bianco abbracciando come anima mai. solo mezz'ora perchè mi hanno chiamato per la cena.
lewis e will sono diventati la mia wonderland.
come anima mai è la mia wonderland.
come vedete e come l’autrice chiede nei ringraziamenti, l’ho fatto mio,l’ho scritto, ci ho pianto, rovesciato sopra cose, mangiato, ho messo post it, è diventato mio. ma più delle cose materiali, come anima mai mi è entrato nel cuore, nell’anima e nella mente.
è davvero il libro più bello che abbia mai letto.
leggetelo, amatelo, come ho fatto io e come hanno fatto mille altrx.
come anima mai ha fatto questo e altro, mi ha tenuta incollata alle pagine ininterrottamente, con il bisogno di leggerle e la paura di finirle, con la necessità di esternarle, amarle, sentirle mie, viverle e riviverle, perchè si, è uno di quei libri che non ti stanchi mai di rileggere, tutte le volte è come fosse la prima. lo rileggo ogni mese. ogni volta si scoprono nuove frasi, citazioni, pensieri, punti di vista, nuovi modi di amare, di vivere, di odiare.
il modo in cui si amano lewis e will è indescrivibile con mie parole, mi fa emozionare ogni volta.
ci ho messo tanto a leggerlo. circa 2 settimane. sono arrivata al capitolo 22 e poi ho dovuto prendermi una pausa. per elaborare, per capire, per assimilare tutte le emozioni che avevo provato in appena due giorni. ci ho messo una settimana. dopo quella settimana mi "sono fatta coraggio" e ho ricominciato. inutile dire che la seconda parte è totalmente inaspettata a parer mio, ma bellissima, fantastica. anche qui mi sono dovuta fermare due giorni prima del capitolo 27, sia perchè mancava soltanto un capitolo e io non volevo finirlo, non volevo terminare quella magia, sia per assimilare. poi l'ho finito. l'ho finito e non riuscivo a staccarmi dal libro. sono stata mezz'ora a guardare un muro bianco abbracciando come anima mai. solo mezz'ora perchè mi hanno chiamato per la cena.
lewis e will sono diventati la mia wonderland.
come anima mai è la mia wonderland.
come vedete e come l’autrice chiede nei ringraziamenti, l’ho fatto mio,l’ho scritto, ci ho pianto, rovesciato sopra cose, mangiato, ho messo post it, è diventato mio. ma più delle cose materiali, come anima mai mi è entrato nel cuore, nell’anima e nella mente.
è davvero il libro più bello che abbia mai letto.
leggetelo, amatelo, come ho fatto io e come hanno fatto mille altrx.