Reviews

La notte si avvicina by Loredana Lipperini

federicafrazza's review

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4.0

Siamo certi di aver debellato la peste?
Ma soprattutto siamo certi che la peste non sia dentro ciascuno di noi, in una forma o in un'altra? Per qualcuno prende la forma della rabbia, per altri dell'invidia, per altri ancora della tristezza esasperante nell'animo.
Siamo tutti appestati in qualche modo.

beesp's review

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4.0

[3.5]
Mi so’ scritta una recensione de “La notte si avvicina” su Facebook prima che qui e mi è venuto un cringe nei confronti di come scrivo e di quello che ho da dire, dunque sarò breve e indolore.
Volevo solo innanzitutto notare come certe cose arrivino nella mia vita ‘accompagnate’: per esempio “King” di Florence and the Machine e “La notte si avvicina”. Per esempio, i ruoli femminili rotti e guasti, il senso di inadeguatezza.
La comunità chiusa, egoista, cattiva che Saretta ha contribuito a creare ne “La notte si avvicina” ricorda da vicino l’Italia dei nostri anni, la paura e il disgusto dello straniero, da eliminare e usare come Caprio espiatorio. La peste è la peste, ma la peste è anche l’autoritarismo, le derive dittatoriali, la perdita di libertà che se ne va emergenza dopo emergenza (reale o percepita che sia).
C’è sempre una Saretta che sa meglio, che conosce i rimedi giusti, che può togliere ogni preoccupazione a quelli che governa, che così possano finalmente star tranquilli a rilassarsi e distrarsi.
Ma una comunità così deve potersi contare, deve soprattutto potersi riconoscere in abitudini, cultura, affari che siano simili e compatibili; ciò che è diverso non è ammissibile, deve essere allontanato, produce un cambiamento, uno scardinamento, e in men che non si dica la comunità non è più quella di prima, non ci si riconosce più, cambiano poi le abitudini e i gusti.
E poi c’è la pandemia. Il miasma. La contaminazione. La terra si avvelena ed emana vapori mortiferi, che poi ricadono sulla terra, e tutti ne vengono appestati. È la terra che è guasta, che si spacca.
E poi ci sono gli dèi e le dee, invidiosi della morte (e leggete pure Dialoghi con Leucò di Pavese, già che ci siete), invidiosi della vita umana, che ha una fine, e per questo ha tutto il resto, che loro s’inventano, oppure lo osservano dai loro alti seggi. E la vita così, per i greci, deve essere stata già dramma, sarà stato più facile allora inventarsi il teatro e la filosofia, a pensare di essere oggetto di spettatori voyeuristici un po’ troppo invadenti.
Ma comunque ci sono gli dèi e le dee dall’alto, e poi ci sono le dee della terra, le streghe e le dee che le proteggono, che sanno come usare la terra, come fare il male e il bene, ma se dovessi stabilire qual è il bene e qual è il male, la colpa la punizione o la vendetta, se è il bene la pestilenza o no, non sapresti dirlo, perché sulla terra ogni cosa è mischiata e la prospettiva umana si riduce a quel punto focale in cui tutte le linee si congiungono (e tutto ciò che è intorno è sfocato e sbiadito).
E questo libro racconta di tutto questo, e dei nostri tempi, e dei nuovi che si preparano mentre ci contiamo e ci raccontiamo e non sappiamo dove andremo.

L’appello rimane lo stesso per Goodreads e Facebook: leggete Loredana Lipperini.

brgntteva's review against another edition

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challenging dark mysterious slow-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

1.75


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dara_the_druid's review

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4.0

3.75⭐️
Un libro in generale carino e affascinante, appassionante a tratti ricorrenti e noioso ogni tanto. Ho apprezzato i personaggi e la figura della “strega” nell’immaginario moderno, il concetto molto presente di “caccia alle streghe” e la figura della donna “materna” in tutte le sue sfaccettature (e che sfaccettature!). Ho trovato un po’ pesante lo stile piuttosto solenne ed evocativo, che a tratti mi conquistava e a tratti mi sfiancava rendendomi la lettura un po’ difficoltosa e lenta.

martinis's review

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4.0

Ipnotico.
Inoltre ho scoperto con simpatia che anche per la Lipperini la Mediaset è il Male.

claus's review

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dark emotional sad medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? N/A
  • Loveable characters? N/A
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.0

lit_terary's review

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2.0

"La notte si avvicina" non è esattamente il libro che mi aspettavo e, soprattutto, non il tipo di narrazione della pandemia pensavo di ritrovare.

Si tratta di una storia corale che si districa su diversi piani temporali, e la cui l'esecuzione mi ha lasciato abbastanza perplessa. Non vige linearità, non c'è ordine (volutamente), è un insieme sconclusionato di quadretti, episodi e personaggi ricorrenti (personaggi che poi non sono dei veri e propri personaggi, quanto più ombre cinesi che vanno, vengono e si mescolano). Per tutto il tempo mi sono sentita spaesata, sballottata da un punto a un altro senza mai una direzione chiara. È un tipo di coralità che ho trovato poco godibile, ed è il principale motivo per cui non sono riuscita a entrare veramente all'intero della storia. Lo stile di scrittura, molto lirico e retorico, ha contribuito a questo mio generale senso di disorientamento.

La cosa che più mi dispiace è non aver capito che cosa stesse cercando di comunicarmi l’autrice, perchè è chiaro che stesse tentando di dirmi qualcosa. Ho capito che la peste non è il punto, ma quindi?
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