Take a photo of a barcode or cover
adventurous
dark
emotional
reflective
fast-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
This book was definitely very intrintriguing and im not sure I understand it fully (maybe I’m just too dumb or too young to) but I enjoyed reading it.
challenging
dark
reflective
sad
medium-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
No
Loveable characters:
No
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Yes
Ci sono libri che ti rimangono dentro.
Questo è uno di quei libri.
Miles Halter è un ragazzino solitario e senza amici, fissato con le ultime parole delle persone famose. Ispirato da quelle del poeta François Rebelais parte in cerca del suo “Grande Forse” abbandonando la propria casa in favore del collegio Culver Creek.
Il nuovo compagno di stanza lo introdurrà alle regole della scuola e al suo circolo di amici più stretti, gli rifila il nome di Ciccio e diventa il suo compagno di sventure, decisi sia scampare all'occhio del professor Starnes per evitare l'espulsione, sia a godersi la vita come solo i giovani possono fare.
Alaska sarà l'amore proibito di Ciccio, Lara la sua prima ragazza, Takumi l'amico con cui scherzare e Miles la spalla cui far affidamento.
Fino al giorno in cui succede qualcosa di sconvolgente e bisogna capire come andare avanti.
Si tratta di un romanzo di formazione vivido e coinvolgente, facile da leggere e da amare. Tutto quello che vediamo è filtrato dal punto di vista di Ciccio, è importante capirlo e accettarlo per non rischiare di rovinarsi la lettura. Alaska non è un personaggio odioso e incoerente, è lui che ne ha una conoscenza superficiale e non sa spiegarsi i suoi sbalzi d'umore. Takumi non è un personaggio inutile, è Ciccio a non frequentarlo abbastanza da crearci un rapporto sincero.
Credo sia una di quelle letture che sanno arricchirti di più se viene fatta all'età dei protagonisti, tuttavia è un must have di ogni libreria. Poche storie: questo è un libro da leggere.
Questo è uno di quei libri.
Miles Halter è un ragazzino solitario e senza amici, fissato con le ultime parole delle persone famose. Ispirato da quelle del poeta François Rebelais parte in cerca del suo “Grande Forse” abbandonando la propria casa in favore del collegio Culver Creek.
Il nuovo compagno di stanza lo introdurrà alle regole della scuola e al suo circolo di amici più stretti, gli rifila il nome di Ciccio e diventa il suo compagno di sventure, decisi sia scampare all'occhio del professor Starnes per evitare l'espulsione, sia a godersi la vita come solo i giovani possono fare.
Alaska sarà l'amore proibito di Ciccio, Lara la sua prima ragazza, Takumi l'amico con cui scherzare e Miles la spalla cui far affidamento.
Fino al giorno in cui succede qualcosa di sconvolgente e bisogna capire come andare avanti.
Si tratta di un romanzo di formazione vivido e coinvolgente, facile da leggere e da amare. Tutto quello che vediamo è filtrato dal punto di vista di Ciccio, è importante capirlo e accettarlo per non rischiare di rovinarsi la lettura. Alaska non è un personaggio odioso e incoerente, è lui che ne ha una conoscenza superficiale e non sa spiegarsi i suoi sbalzi d'umore. Takumi non è un personaggio inutile, è Ciccio a non frequentarlo abbastanza da crearci un rapporto sincero.
Credo sia una di quelle letture che sanno arricchirti di più se viene fatta all'età dei protagonisti, tuttavia è un must have di ogni libreria. Poche storie: questo è un libro da leggere.
Pudge feelings towards Alaska are just... so beautiful. I really enjoyed this book.
Two books down, I still don't understand the fascination with John Green.
Decent if not brilliant prose.
Empty characters.
Forcibly philosophical.
Nothing the least bit relatable.
Not nearly as tough to get through as The Fault in Our Stars (and no, I don't mean it was too emotional, I mean TFIOS was too emotional to read easily, I mean it varied between irksome and just dull), but also not as engaging. (I just called chunks of TFIOS dull, so that's probably quite the insult.)
Decent if not brilliant prose.
Empty characters.
Forcibly philosophical.
Nothing the least bit relatable.
Not nearly as tough to get through as The Fault in Our Stars (and no, I don't mean it was too emotional, I mean TFIOS was too emotional to read easily, I mean it varied between irksome and just dull), but also not as engaging. (I just called chunks of TFIOS dull, so that's probably quite the insult.)
fast-paced
This was so good. John Green just has a way of writing about young people that you almost remember what it was like to be that age. To feel the way it felt when you were a teenager and thought you invented love and heartbreak. I don’t often want to remember how that felt, because for me, back then, it was usually too much. But, in this story, I remembered and it was nice.
challenging
emotional
mysterious
reflective
sad
tense
medium-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Complicated
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
This book had challenging topics and scenes, but it was a great coming of age story and great messages and insights.
adventurous
challenging
dark
emotional
funny
hopeful
inspiring
reflective
sad
tense
fast-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Complicated
Loveable characters:
Complicated
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes