Reviews

An Iliad: A Story of War by Alessandro Baricco

sylviaisme's review against another edition

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2.0

Così recita l'enciclopedia Treccani:

gigióne s. m. (f., non com., -a) [accr. di Gigi, ipocoristico di Luigi]. –

1. Originariamente, nel gergo teatrale, scherzoso appellativo usato nel piccolo mondo di artisti che vivevano ai margini del teatro lirico milanese per designare una caricaturale figura di cantante sfiatato, soddisfatto di sé, vanaglorioso, sempre pronto a ricordare immaginarî trionfi, incline a un abbigliamento pretenziosamente originale e alle espressioni toscaneggianti (l’attore milanese E. Ferravilla ne fece uno dei tipi più riusciti delle sue interpretazioni). Il termine passò poi nel linguaggio teatrale a designare attori, anche di merito, che tendono a strafare, o a raggiungere facili effetti scenici.

2. Per estens., nel linguaggio com., persona di scarso merito ma di grande presunzione e vanità, che cerca di ottenere ammirazione sfruttando con teatrali esibizioni qualità e risorse esteriori di facile successo: essere un g., fare il gigione.

Sintesi di questo libro - pretenzioso e ridondante - così come del suo autore.
P.S. Baricco non è milanese, è torinese. Ma tutto il resto lo descrive egregiamente.

quintadicopertina's review against another edition

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3.0

3,5⭐️

Io amo l'Iliade e mi piace moltissimo Baricco come autore, ma...

Forse perché in quel periodo ho letto troppi libri a riguardo, forse un insieme di fattori, ma... mi aspettavo molto di più.

La penna di Baricco stupenda, quindi non ho nulla da aggiungere.

Non mi è piaciuto che molti parti importante siano state tagliate via
Non mi piace nemmeno una "parlata" mista che unisce uno stile antico (quando parlano tra di loro) e uno stile moderno (quando viene narrata la storia)

come sempre, credo sia colpa delle mie aspettative, ma ammetto che questa lettura è stata un po' una delusione per me.

ziopera's review against another edition

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adventurous inspiring reflective sad medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? It's complicated
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

3.0

Non mi ha fatto impazzire ma sul finale migliora. Interessante l’idea di utilizzare la più punti di vista nella narrazione (per quanto non sia una amante della prima persona nei libri), ma qui mi è sembrato un po’ qualcosa di sprecato. Sicuramente viene mantenuta l’atmosfera originale dell’Iliade, ma alcune pagine si riducono ad un elenco di gente che muore (il che ha senso nel poema originale, e non annoia più di tanto lì, ma qui fa veramente passare la voglia di leggere).
Qualcos’altro che mi ha fatto storcere il naso è stata la rimozione degli dei. Il fatto è che io avevo aspettative molto alte verso come Baricco avrebbe gestito questa idea, secondo me ottima. Ma anche qui, nel testo non cambia niente, vengon semplicemente omessi gli dei, incorrendo quindi anche in alcune fallacie logiche: Agamennone rifiuta di consegnare Criseide a Crise e QUINDI si scatena una pestilenza nel campo Acheo (?). 
Un altro particolare, che viene presentato nell’introduzione, è l’aggiunta di alcuni accenti per aiutare nella pronuncia dei nomi. Benissimo. Ma poi l’autore dice anche che i nomi non accentati vanno pronuncianti parossitoni. Benissimo. 
Salutate re Agamennóne. Da Troia scende il prode Ettóre. Piccolezze, ma piccolezze fastidiose, soprattutto da un autore come Baricco, dal quale mi aspettavo molto di più. 
Ci sono alcune buoni spunti e passaggi: il capitolo narrato dal punto di vista del Fiume, il personaggio di Tersite che mantiene la stessa forza e impertinenza che lo ha reso il mio personaggio preferito del poema Omerico, la riflessione finale sulla guerra, affascinante.
Ma poi? Basta. Fra l’altro, non è una vera e propria riscrittura . L’autore dice chiaramente di aver rivisitato una traduzione (già in prosa!) dell’Iliade, rimuovendo e aggiungendo solo pochi passaggi. Boh.

cardi11's review against another edition

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4.0

È possibile riassumere l'Iliade di Omero in 150 pagine scarse?
No.
Bisogna quindi etichettare questo libro di Baricco ed evitarlo a prescindere?
No.
L'Iliade è una lettura complessa, e questa rivisitazione, al netto delle scelte narrative del suo autore (escludere tutti gli interventi degli Dei dalla narrazione, cambiare il punto di vista ed il narratore a racconto in corso, fare delle piccole aggiunte "dichiarate") è comunque un buon biglietto da visita per l'opera originale di Omero. Non sarà la miglior lettura della tua vita, ma è una buona lettura, sempre che tu non abbia già letto l'originale.

branhowe's review against another edition

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4.0

I find the actual Illiad boring because of the way it's written so this retelling was perfect for me to understand what the story was about without adding too many flourishes of it's own to the original text. Read the translation in Spanish by Anagrama and it was fairly good.

It's kind of fascinating how much emphasis was put down on the descriptions of the deaths of these men, pretty gore. The only thing I found kind of annoying (but this is most likely fault of the original text) is that it assumes you know which men were troyans and which men were achaeans from scratch and truth be told the only ones I was very clear about before entering the text were Achilles, Ulysses and Hector. The rest went past in a blur and many were just named probably to honour them as warriors but it didn't mean anything to me as a reader or to understand how each death affected the war being fought.

Still find it pretty hilariously stupid that everything starts because of Helena but what called my attention the most was that sometimes the actions of these people felt absolutely illogical to my modern mind. Taking Helena as example, the way she sees Paris coming back into the city to hide and decides it's okay to follow her elder's advice to go and have sex with him while "lamenting the fact that she's the cause for this war". She's the example that came to mind faster, but there are several moments where I see these contradictions with various characters and I find them jarring.

maura17's review against another edition

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3.0

L'unico libro di Baricco che sono riuscita a terminare. Putroppo questo autore per me è sempre un po' deludente: la trama e l'accoglienza delle sue opere è così interessante e positiva che ci casco più volte, ma non sono mai pienamente soddisfatta.
Tranne con Omero,Iliade che invece mi è piaciuto molto.
Ho trovato molto interessante il cambio di prospettiva e il fatto che Baricco racconta una guerra che non viene combattuta solo sul campo di battaglia ma interessa molti aspetti della vita dei soldati. Apprezzo particolarmente la resa umana di Achille che di solito, nel racconto mitologico, rimane sempre in disparte dipinto solo come una macchina da guerra. Lo stile è sempre il solito dell'autore per cui o piace o lo si odia: virgole messe a casaccio, frasi spezzate e un eccessivo lirismo anche fuori luogo certe volte, però con questa storia si sposa molto bene.

reggieblack's review against another edition

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medium-paced

4.0

nonlagiuly's review against another edition

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adventurous emotional informative reflective fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? No

4.0

goodbyemalinconia's review against another edition

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adventurous challenging dark emotional sad tense fast-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? It's complicated
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.75

chiaramir97's review against another edition

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adventurous reflective tense medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.5