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serco_books's review against another edition
dark
mysterious
reflective
sad
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.75
matheusreads's review against another edition
reflective
relaxing
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? No
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? N/A
4.0
verooutandabout's review against another edition
dark
mysterious
reflective
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? No
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? N/A
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.5
petabuc's review against another edition
5.0
Un libro profondo, che lascia il segno. Lievi brividi hanno accompagnato la lettura delle ultime parole. Inquietudine e mal di vivere, inconsapevolmente e senza la forza di reagire. In alcuni tratti mi ha ricordato il Bernardo Soares di Pessoa..schiacciato e schiavo della propria vita (inutile) e del tempo. È incredibile come questo mal di vivere (existential vacuum usando le parole dello psichiatra Viktor Frankl) sia così diffuso nelle nostre generazioni..
Dovremmo trovare del tempo per fermarci e riflettere sulla nostra esistenza invece che quotidianamente accettare l'eterno inganno del tempo.
Dovremmo trovare del tempo per fermarci e riflettere sulla nostra esistenza invece che quotidianamente accettare l'eterno inganno del tempo.
tiffany86's review against another edition
challenging
dark
emotional
inspiring
mysterious
reflective
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
4.5
aceface's review against another edition
challenging
mysterious
reflective
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? A mix
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? It's complicated
- Flaws of characters a main focus? It's complicated
5.0
teitei11's review against another edition
- Plot- or character-driven? Plot
- Strong character development? No
- Loveable characters? No
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? No
5.0
besiktas's review against another edition
4.0
bleak. reminded me of Stoner by John Williams but Stoner was funny in the banality of bleakness.
misscoralinejones's review against another edition
4.0
Forse un mattino andando in un'aria di vetro,
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore da ubriaco.
Poi, come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
alberi, case, colli per l'inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.
Eugenio Montale
Siamo tutti Drogo: tutti in attesa di qualcosa di meglio, tutti in attesa della Grande Occasione, tutti in una "Fortezza Bastiani" di convinzioni.
Senza renderci conto che quella fortezza si sta trasformando nella caverna di Platone.
Abbiamo tutti il nostro deserto dei tartari, anche se siamo riluttanti ad ammetterlo.
Il "Deserto dei Tartari" è una metafora sulla vita, che è attesa, solitudine e speranza.
Come al solito Buzzati dà da pensare per molto tempo con la sua narrazione su più livelli, anche se lo preferisco nella narrazione breve, dove riesce ad essere più tagliente.
"Che triste sbaglio, pensò Drogo, forse tutto è così, crediamo che attorno ci siano creature simili a noi e invece non c'è che gelo, pietre che parlano una lingua straniera, stiamo per salutare l'amico ma il braccio ricade inerte, il sorriso si spegne, perché ci accorgiamo di essere completamente soli."
"Proprio in quel tempo Drogo si accorse come gli uomini, per quanto possano volersi bene, rimangano sempre lontani; che se uno soffre, il dolore è completamente suo, nessun altro può prenderne su di sé una minima parte; che se uno soffre, gli altri per questo non sentono male, anche se l'amore è grande, e questo provoca la solitudine della vita."
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore da ubriaco.
Poi, come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
alberi, case, colli per l'inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.
Eugenio Montale
Siamo tutti Drogo: tutti in attesa di qualcosa di meglio, tutti in attesa della Grande Occasione, tutti in una "Fortezza Bastiani" di convinzioni.
Senza renderci conto che quella fortezza si sta trasformando nella caverna di Platone.
Abbiamo tutti il nostro deserto dei tartari, anche se siamo riluttanti ad ammetterlo.
Il "Deserto dei Tartari" è una metafora sulla vita, che è attesa, solitudine e speranza.
Come al solito Buzzati dà da pensare per molto tempo con la sua narrazione su più livelli, anche se lo preferisco nella narrazione breve, dove riesce ad essere più tagliente.
"Che triste sbaglio, pensò Drogo, forse tutto è così, crediamo che attorno ci siano creature simili a noi e invece non c'è che gelo, pietre che parlano una lingua straniera, stiamo per salutare l'amico ma il braccio ricade inerte, il sorriso si spegne, perché ci accorgiamo di essere completamente soli."
"Proprio in quel tempo Drogo si accorse come gli uomini, per quanto possano volersi bene, rimangano sempre lontani; che se uno soffre, il dolore è completamente suo, nessun altro può prenderne su di sé una minima parte; che se uno soffre, gli altri per questo non sentono male, anche se l'amore è grande, e questo provoca la solitudine della vita."
heitortrielli's review against another edition
4.0
4/5
Este livro é um aviso. De certa forma é um anti-Sidarta na sua filosofia de como agir. Preciso reler em uns 15 anos para saber qual dos dois acertou pra mim.
Este livro é um aviso. De certa forma é um anti-Sidarta na sua filosofia de como agir. Preciso reler em uns 15 anos para saber qual dos dois acertou pra mim.