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Second book was a slow start. I doubted that the author could elaborate meaningfully on this plot, but SHE DID IT! Very engaging and easy read that was fun for reading week!
Bisogna riconoscere che l'autrice ha cercato di evolvere la sua storia, sia a livello di tematiche sia a livello dei difetti che il primo libro aveva.
Questo secondo è più dinamico negli avvenimenti, a partire dall'inizio; riprende la questione politica che nel primo libro era appena accennata e la mette al centro degli avvenimenti, tra guerra e diplomazia, proprio come mi ero augurata facesse terminando il primo libro.
E soprattutto cerca di far uscire i personaggi dal pantano della monodimensionalità. Non ci riesce del tutto (vedi l'ambasciatore dei Mede) e quelli meglio riusciti non sono comunque il massimo dell'originalità (vedi la regina di Attolia), però almeno ci prova e soprattutto questi personaggi hanno un ruolo all'interno della trama, la portano avanti con le loro azioni e interagiscono e parlano fra di loro.
Inoltre la storia inizia con una scelta narrativa legata al protagonista che dà una svolta molto più drammatica agli avvenimenti; non me lo aspettavo proprio, e mi è piaciuta parecchio.
Indubbio che da questi due punti di vista ci sia stato un miglioramento.
Questo non significa che il libro sia perfetto, rimangono vecchi difetti e ne arrivano di nuovi.
La terza persona onniscente le riesce meglio della prima, ma il cambio di pov tra i vari personaggi a volte è troppo improvviso.
Continua a essere ridicolo che in una saga che si chiama letteralmente "The Queen's /Thief/" non venga rubato mai nulla (ogni tanto dicono "va bene, rubami Tizio": quello non si chiama rubare, è rapimento). Che poi intendiamoci, ha anche senso perché nella politica una regina non ha bisogno di ladri, ma di spie e strateghi, esattamente ciò che il protagonista è. Il problema è l'aspettativa che fai al lettore se chiami storia e protagonista in un determinato modo.
Molti avvenimenti vengono narrati dalla bocca dei personaggi invece che mostrati e spesso sono alcune delle cose più interessanti del libro. Questo non aiuta a stabilire un contatto emotivo con quello che sta succedendo: se si parla di guerra senza mostrarne la crudeltà se non a dialoghi e parole, difficile farsi coinvolgere dalla situazione.
La storia d'amore è ridicola e non so nemmeno se abbia senso definirla tale dato che almeno da parte di lui sembra essere messa lì per cfreare un colpo di scena (non importa quanto io li stessi shippando fin dall'inizio).
L'ambientazione è piuttosto confusionaria: soprattutto durante le scene di guerra e strategia avere una mappa forse avrebbe aiutato a capire bene cosa stava succedendo. La mitologia è sempre buona, benché inutile, ma i riferimenti alla vera Grecia non servivano dato che chiaramente si tratta di un mondo alternativo e non di un'ucronia.
E odio gli interventi degli dei che servono a far andare avanti la trama anche se, a questo riguardo, non mi sento di definirlo per forza un difetto in senso generale: mi pare chiaro che l'autrice lo faccia per riferimento ai miti greci originali in cui gli dei intervenivano nelle faccende degli uomini.
I miglioramenti sono però stati sufficienti per rendermela una lettura quantomeno non fastidiosa. Non ho pensato "che senso ha" ogni dieci righe come nel precedente e questo ha migliorato la mia opinione.
Questo secondo è più dinamico negli avvenimenti, a partire dall'inizio; riprende la questione politica che nel primo libro era appena accennata e la mette al centro degli avvenimenti, tra guerra e diplomazia, proprio come mi ero augurata facesse terminando il primo libro.
E soprattutto cerca di far uscire i personaggi dal pantano della monodimensionalità. Non ci riesce del tutto (vedi l'ambasciatore dei Mede) e quelli meglio riusciti non sono comunque il massimo dell'originalità (vedi la regina di Attolia), però almeno ci prova e soprattutto questi personaggi hanno un ruolo all'interno della trama, la portano avanti con le loro azioni e interagiscono e parlano fra di loro.
Inoltre la storia inizia con una scelta narrativa legata al protagonista che dà una svolta molto più drammatica agli avvenimenti; non me lo aspettavo proprio, e mi è piaciuta parecchio.
Indubbio che da questi due punti di vista ci sia stato un miglioramento.
Questo non significa che il libro sia perfetto, rimangono vecchi difetti e ne arrivano di nuovi.
La terza persona onniscente le riesce meglio della prima, ma il cambio di pov tra i vari personaggi a volte è troppo improvviso.
Continua a essere ridicolo che in una saga che si chiama letteralmente "The Queen's /Thief/" non venga rubato mai nulla (ogni tanto dicono "va bene, rubami Tizio": quello non si chiama rubare, è rapimento). Che poi intendiamoci, ha anche senso perché nella politica una regina non ha bisogno di ladri, ma di spie e strateghi, esattamente ciò che il protagonista è. Il problema è l'aspettativa che fai al lettore se chiami storia e protagonista in un determinato modo.
Molti avvenimenti vengono narrati dalla bocca dei personaggi invece che mostrati e spesso sono alcune delle cose più interessanti del libro. Questo non aiuta a stabilire un contatto emotivo con quello che sta succedendo: se si parla di guerra senza mostrarne la crudeltà se non a dialoghi e parole, difficile farsi coinvolgere dalla situazione.
La storia d'amore è ridicola e non so nemmeno se abbia senso definirla tale dato che almeno da parte di lui sembra essere messa lì per cfreare un colpo di scena (non importa quanto io li stessi shippando fin dall'inizio).
L'ambientazione è piuttosto confusionaria: soprattutto durante le scene di guerra e strategia avere una mappa forse avrebbe aiutato a capire bene cosa stava succedendo. La mitologia è sempre buona, benché inutile, ma i riferimenti alla vera Grecia non servivano dato che chiaramente si tratta di un mondo alternativo e non di un'ucronia.
E odio gli interventi degli dei che servono a far andare avanti la trama anche se, a questo riguardo, non mi sento di definirlo per forza un difetto in senso generale: mi pare chiaro che l'autrice lo faccia per riferimento ai miti greci originali in cui gli dei intervenivano nelle faccende degli uomini.
I miglioramenti sono però stati sufficienti per rendermela una lettura quantomeno non fastidiosa. Non ho pensato "che senso ha" ogni dieci righe come nel precedente e questo ha migliorato la mia opinione.
adventurous
emotional
funny
fast-paced
I really wanted to love this but the first half felt like a summary from a history book - I understand the need to show Eugenides struggling and the repercussions of what happened but that portion of the book dragged for me. The action and development really started at around the 60% and I enjoyed the book much more. I didn’t particularly like the love confessions - they felt out of place without more buildup and interaction.
This book was everything the first book was, but better! It was fast paced and like the last book, had some unexpected twists and turns.
Megan Whalen Turner has mastered the ability to make every character--protagonist or villain--dynamic and complicated. Her multi-faceted characters make each character feel more real and genuine. The romantic coupling towards the end took me aback and while I struggled with the pairing, I also loved how it surprised and grew on me.
Megan Whalen Turner has mastered the ability to make every character--protagonist or villain--dynamic and complicated. Her multi-faceted characters make each character feel more real and genuine. The romantic coupling towards the end took me aback and while I struggled with the pairing, I also loved how it surprised and grew on me.
Really strong beginning but the pace got too slow for me and I quit about 50% of the way through. A lot of the story was being told, not shown, politics were info dumped while the author quickly moved through the seasons. I was just getting bored too much to continue. I really liked the first book The Thief, and preferred the focus on Gen and the travelling plot there.
adventurous
mysterious
reflective
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
Really starting to get more into this series! This book was fantastic. The narration is so (purposefully) unreliable in this series that I always feel like I missed a few things in my read, though!
adventurous
tense
medium-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Complicated
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
N/A
Flaws of characters a main focus:
Yes
adventurous
funny
mysterious
tense
medium-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes