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adventurous
challenging
funny
lighthearted
fast-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
A Chinese classic; it’s fun, whimsical, and an important cultural touchstone. This translation is more abridged than I would like but what can you do.
Highly recommend.
Highly recommend.
funny
lighthearted
relaxing
medium-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
No
adventurous
medium-paced
Plot or Character Driven:
A mix
adventurous
challenging
funny
slow-paced
Loveable characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Complicated
adventurous
funny
lighthearted
fast-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
“Lo Scimmiotto” è la versione ridotta con capitoli selezionati (30 su 100) de “Il viaggio in Occidente”, grande classico della letteratura cinese del XVI secolo, conosciutissimo in tutto l’Oriente, e che trova diverse trasposizioni e influenze nel mondo del cinema, degli anime e dei manga (per dirne una: il Goku di Dragon Ball è fortemente ispirato allo Scimmiotto).
Ma di cosa parla la storia? È il racconto del viaggio del monaco buddhista Hsuan Tsang (soprannominato Tripitaka), che dalla Cina si dirige verso l’India per recuperare le Scritture che porteranno la salvezza fra gli uomini corrotti. Nel suo viaggio sarà aiutato dallo Scimmiotto, vero protagonista di questa storia, creatura leggendaria dotata di grande furbizia e sagacia, dal Porcellino, dotato invece semplicemente di grande appetito, da un demone fluviale, Sabbioso, e dal figlio del Re Drago. Questa “compagnia delle Scritture” troverà ovviamente mille ostacoli durante il cammino e vivranno diverse avventure.
A metà fra fiaba, mito e racconto d’avventura, “Il viaggio in Occidente” si basa sul vero viaggio di un monaco verso l’India per imparare i veri precetti del Buddhismo, e la cosa che mi ha più sorpreso è che, nonostante il racconto sia appunto una versione mitizzata di un vero pellegrinaggio, questo sia pieno di humor, di vicende assurde e divertenti e che la figura di spicco sia lo Scimmiotto. Tripitaka è un essere puro e devoto, ma davanti alle difficoltà frigna e si lamenta, è sempre lo Scimmiotto a risolvere la situazione, e lo fa come piace a lui, con inganni, astuzie e spasso personale. Ed è incredibilmente affascinante l’evoluzione del suo personaggio: da ribelle, costretto con trucchi magici all’obbedienza, a personaggio completamente positivo, che aiuta senza esser costretto, mantenendo però sempre quello spirito arguto e spassoso che lo contraddistingue. Un bellissimo personaggio. Come sono bellissime le atmosfere che si respirano durante la lettura, quelle dell’Oriente magico, abitato da demoni e spiriti e governato da leggi sovrannaturali.
Leggere “Lo Scimmiotto” è stata all’inizio una questione di curiosità, ma alla fine sono rimasta totalmente conquistata.
Ma di cosa parla la storia? È il racconto del viaggio del monaco buddhista Hsuan Tsang (soprannominato Tripitaka), che dalla Cina si dirige verso l’India per recuperare le Scritture che porteranno la salvezza fra gli uomini corrotti. Nel suo viaggio sarà aiutato dallo Scimmiotto, vero protagonista di questa storia, creatura leggendaria dotata di grande furbizia e sagacia, dal Porcellino, dotato invece semplicemente di grande appetito, da un demone fluviale, Sabbioso, e dal figlio del Re Drago. Questa “compagnia delle Scritture” troverà ovviamente mille ostacoli durante il cammino e vivranno diverse avventure.
A metà fra fiaba, mito e racconto d’avventura, “Il viaggio in Occidente” si basa sul vero viaggio di un monaco verso l’India per imparare i veri precetti del Buddhismo, e la cosa che mi ha più sorpreso è che, nonostante il racconto sia appunto una versione mitizzata di un vero pellegrinaggio, questo sia pieno di humor, di vicende assurde e divertenti e che la figura di spicco sia lo Scimmiotto. Tripitaka è un essere puro e devoto, ma davanti alle difficoltà frigna e si lamenta, è sempre lo Scimmiotto a risolvere la situazione, e lo fa come piace a lui, con inganni, astuzie e spasso personale. Ed è incredibilmente affascinante l’evoluzione del suo personaggio: da ribelle, costretto con trucchi magici all’obbedienza, a personaggio completamente positivo, che aiuta senza esser costretto, mantenendo però sempre quello spirito arguto e spassoso che lo contraddistingue. Un bellissimo personaggio. Come sono bellissime le atmosfere che si respirano durante la lettura, quelle dell’Oriente magico, abitato da demoni e spiriti e governato da leggi sovrannaturali.
Leggere “Lo Scimmiotto” è stata all’inizio una questione di curiosità, ma alla fine sono rimasta totalmente conquistata.
Wow... that was literally quite the journey... the west is clearly far away, but after more than a year (taking several breaks along the way) I'm finally there!
Definitely the first part was the best for me, I loved it. Once the actual journey starts, and specially when the whole gang gets together, the book feels more like a collection of short stories than like a book, it's very episodic and repetitive, that's when my breaks became a must for my enjoyment of the book, and I did enjoyed it.
I hope gods and immortals would be more responsible with their animals... it would made the book much shorter
Definitely the first part was the best for me, I loved it. Once the actual journey starts, and specially when the whole gang gets together, the book feels more like a collection of short stories than like a book, it's very episodic and repetitive, that's when my breaks became a must for my enjoyment of the book, and I did enjoyed it.
I hope gods and immortals would be more responsible with their animals... it would made the book much shorter
adventurous
funny
lighthearted
medium-paced
Entertaining tail that is reminiscent of Greek mythology. Some situations can get ridiculous and redundant but it must be remembered this story is from the 1500s. Can see how it inspired a lot of eastern story telling