Reviews

The Haunted House by Charles Dickens

esseve's review against another edition

Go to review page

3.0

baştaki o gotik havaya tam kaptırmış gidiyorken birden olay harem role playine döndü ve ?????¿?¿¿¿ böyle kaldım. üzgünüm dickens.

baby_cthulhu's review against another edition

Go to review page

4.0

Un bell'esperimento diretto da Dickens a cui sei degli autori più illustri dell'epoca prestano la penna.
Siamo in una casa infestata, a ogni ospite è assegnata una stanza con lo scopo di conoscere il più possibile il fantasma che la abita ed esorcizzarlo.
Gli ospiti potranno raccontare la propria esperienza solo alla dodicesima notte.
I racconti sono uno più bello dell'altro, anche se ho preferito a tutti quello della Gaskell, che tira fuori da delle semplici dinamiche familiari un racconto estremamente cupo e triste.

Sono comunque tutti quanti dei racconti godibili, coronati dalla degna scrittura delle migliori penne del periodo. Da un connubio così non poteva che nascere un'opera vincente come questa!

rhodamae's review

Go to review page

adventurous dark mysterious tense fast-paced

3.5

ast_arslan's review against another edition

Go to review page

adventurous dark emotional mysterious slow-paced

1.5

ilariam's review against another edition

Go to review page

Una raccolta di ghost stories senza fantasmi.

Le stanze, con i loro inconsueti abitanti, si rivelano una metafora per portare a galla ciò che, seppur sopito, continua ad agitarsi nel profondo dell'animo delle voci narranti; nient'altro se non un'immersione in quello che qualche decennio più tardi sarebbe stato definito "inconscio".

Ogni autore fornisce una sua interpretazione del tema, rimanendo fedele al proprio stile letterario: Dickens (La stanza del Signorino B) è ironico, quasi beffardo, ma contemporaneamente riesce a toccare nell'intimo con il richiamo ad un età perduta per sempre, con le sue illusioni e speranze:

“Nessun altro fantasma ha infestato la stanza del ragazzo, amici miei, dal momento in cui l’ho occupata, all’infuori del fantasma della mia fanciullezza, il fantasma della mia innocenza, il fantasma delle mie vane illusioni.”

Wilkie Collins (La stanza della madia), "padre" del sensational novel, ci offre un racconto ricco di suspance, che partendo da premesse apparentemente innocue (il fantasma di un candelabro), trascina il lettore nel vivo dell'azione su un brigantino inglese all'epoca della guerra nelle Colonie Spagnole.

Hesba Stretton (La stanza dell'orologio)percorre la strada della storia d'amore, ma non mancano frecciatine sul rapporto uomo/donna:

“(...)se un uomo crede che tu riesca a vivere senza di lui, poi non ti penserà più. (...) Se mortifichi la vanità degli uomini, Stella, poi la ferita non si rimarginerà più.”

Commovente, ma anche strabordante di carità cristiana, il racconto in versi di Adelaide Anne Procter, con la triste vicenda della giovane Angela, l'ennesima fanciulla innocente sedotta e abbandonata.

Sala (La stanza doppia) sorprende per l'espediente narrativo utilizzato, che crea un inaspettato (doppio) colpo di scena.

Elizabeth Gaskell (La stanza del giardino) strazia il cuore del lettore con un amore umile, ma immenso, ripagato con la più ignobile ingratitudine.

“I cuori spezzati tornano a casa, per essere confortati da Dio”

Dickens riprende poi la parola ancora un'ultima volta (La stanza ad angolo), suggellando con un lieto fine, come è giusto che sia, quelli che dopo tutto non sono che dei racconti di Natale: ciascuno ha in fondo al proprio cuore una stanza abitata da un fantasma, che sia un ricordo o un rimpianto, e prima o poi troverà il modo di manifestarsi.

“Per farla breve, trascorremmo il tempo che ci restava nella più grande allegria, e le nostre stanze non furono mai infestate, neppure per un momento, da qualcosa di più spiacevole delle nostre fantasie e dei nostri ricordi. ”

theladydoor's review against another edition

Go to review page

4.0

This book was my first attempt at reading a full-length [a:Dickens|239579|Charles Dickens|http://photo.goodreads.com/authors/1183239979p2/239579.jpg] novel. Unfortunately, I didn't realize until I'd got home from the library that it was a collection of short stories, a collective round robin of Victorian literary minds. This didn't detract me though, and I'm very glad. Though Dickens only contributed a few short chapters to the "novel," he orchestrated the whole scheme, and his humor and affinity for the supernatural was present throughout the work. This was a very enjoyable read, very amusing at times, especially the story of the Ague ghost.

erica_lynn_huberty's review

Go to review page

4.0

"The Haunted House" is an "exquisite corpse"-style novella, created by Dickens for his own literary journal, and published originally in installments. Fitting in with several of his Christmas ghost stories ("A Christmas Carole" obviously being the best loved and known), this tale is great fun because Dickens asked several of his novelist friends such as Wilkie Collins and Elizabeth Gaskell to contribute a chapter. Dickens wrote the first chapter, a middle section that is shockingly experimental, and the last chapter. Each character (writer) takes turns relaying their experience staying in one of the haunted rooms of a house rented by the narrator and his sister. But is the house really haunted? Or does our imaginations, and memories, make for more realistic chills? And what part does humanity's need to connect and prevail above misfortune play in our ability to move past our past?

maris's review against another edition

Go to review page

adventurous challenging dark emotional funny lighthearted mysterious reflective relaxing sad tense medium-paced

4.0

pila's review against another edition

Go to review page

3.0

Avete visto che copertina fantastica?! *-* La mia prima nota va alla casa editrice e all'illustratore che hanno fatto un lavoro eccezionale.

Se il titolo vi attira perchè si citano i fantasmi e siete attratti da una possibile ambientazione gotica vi devo fermare perchè quando ci troviamo a parlare di Dickens niente è come sembra.
Questo esperimento, diretto dalla sua mente geniale, ha unito sei dei maggiori autori del periodo vittoriano: lo stesso Dickens (che scrive tre storie quella di apertuna, quella finale e la sua ghost story), il padre del romanzo poliziesco Wilkie Collins, la signora del romanzo sociale Elizabeth Gaskell, la poetessa più letta in Inghilterra Anne Procter, la più famosa scrittrice di storie per bambini Hesba Stretton e il giornalista e autore di un famoso romanzo erotico George Augustus Sala.

Sono sette "ghost stories" in un solo romanzo che hanno lo scopo di far riflettere sulle paure e sulle paranoie dell'uomo, gli autori ovviamente si concentrano sulle angosce del loro tempo e così vengono esagerati i peccati, i sensi di colpa e tutti quei demoni che vivono nell'animo umano; quindi come ho accennato in precedenza non ci sono presenze sovrannaturali o fantasmi ma ancora una volta Dickens sfrutta questo esperimento per concetrarsi sulla realtà umana.

Devo ammettere che il libro non mi ha catturata come pensavo: per i primi racconti ho faticato un po' a tenere viva la concentrazione, ho trovato alcuni racconti un pochino noiosetti, la poesia non rientra nei miei gusti e la story della Procter è forse quella che mi è piaciuta di meno; naturale che dal racconto di Collins in poi tutto è stato più semplice perchè è stata la prima avventura ad avermi catturata, Collins è un mago nel tenere alta la suspence anche in dei semplici racconti (e devo ancora leggere i suoi romanzi), a mia sopresa il racconto che ho apprezzato maggiormente è stato quello della Gaskell nonché quello più lungo. (Collins, Dickens, Gaskell si..il resto un po' meno)

Le stanze dei fantasmi non è una raccolta di racconti ma bensì brevi storielle, scritte da penne diverse in cui si riconoscono lo stile, le tematiche e la prosa di ogni singolo autore, che formano un'opera singola: un romanzo a più voci.
Avevo letto in precedenza La casa sfitta edito dalla Jo March e devo dire che sicuramente ho apprezzato maggiormente quell'esperimento.
Consigliato agli amanti dell'epoca vittoriana e dei suoi autori

me1234's review

Go to review page

3.0

Elizabeth Gaskell short story by far the best