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heliogabalous_vrz's review against another edition
4.0
I don't usually read crime novels, so this was new for me, very interesting actually gave me a few of those "lessons" mystery novels are so good at, when they try to find out who committed the murder from the newspaper lettering in the anonymous letter. Super interesting I had never thought about how that classic cliche is really the criminal giving a million little hints about who they are, what they believe, and what they own.
The political milieu was a bit alien to me, as in Australia to vote people usually don't read hundreds of books and look to artists for who to vote for. The final chapter was a bit revelatory how people in power can just tie multiple people to horrible crimes to get a tiny thing done or for a personal issue. Not in some big organised conspiracy, but in some big incomprehensible mess of unofficial and official hierarchy and power. Reminded me a lot of the video game pathologic where people try to give you tasks, false leads, and mysteries to solve so you stop bothering them and they can keep getting away with their own little schemes
The political milieu was a bit alien to me, as in Australia to vote people usually don't read hundreds of books and look to artists for who to vote for. The final chapter was a bit revelatory how people in power can just tie multiple people to horrible crimes to get a tiny thing done or for a personal issue. Not in some big organised conspiracy, but in some big incomprehensible mess of unofficial and official hierarchy and power. Reminded me a lot of the video game pathologic where people try to give you tasks, false leads, and mysteries to solve so you stop bothering them and they can keep getting away with their own little schemes
sydneyedens's review against another edition
dark
mysterious
fast-paced
3.0
enjoyable italian mystery
the mentions of the political stuff - socialists actually being fascists etc - gimme more of that. also, the idea of people being like, yeah i’m a fascist… wowie. ww2 really did a number on everyone
the mentions of the political stuff - socialists actually being fascists etc - gimme more of that. also, the idea of people being like, yeah i’m a fascist… wowie. ww2 really did a number on everyone
_ottavia_'s review against another edition
4.0
"Uno che arriva a trovarsi una piccola e magari scomoda nicchia nel potere, e da quella nicchia ecco che comincia a distinguere l'interesse dello Stato da quello del cittadino, il diritto del suo elettore da quello del suo avversario, la convenienza dalla giustizia..."
Un libricino, corto ma dai grandi temi, scritto benissimo e per di più attuale. Il secondo di Sciascia che leggo e sono sempre più convinta del suo posto tra i migliori scrittori della letteratura italiana. Sia per la critica sociale che è stato capace di fare, così acuta, sia per la lingua, l'italiano usato magnificamente, mai ridondante, complesso ma semplice. Bello bello.
Un libricino, corto ma dai grandi temi, scritto benissimo e per di più attuale. Il secondo di Sciascia che leggo e sono sempre più convinta del suo posto tra i migliori scrittori della letteratura italiana. Sia per la critica sociale che è stato capace di fare, così acuta, sia per la lingua, l'italiano usato magnificamente, mai ridondante, complesso ma semplice. Bello bello.
rouge_red's review against another edition
mysterious
slow-paced
2.5
Decent-ish mystery, though I didn't like that at the end of the day it was all about the allure of a very attractive woman. Kind of puts all the political intrigue to the wayside, though of course we could have called all of that a macguffin. I do like that our main character also lost his head in the end and all his investigation was for naught. Maybe this mystery is really about how foolish men are.
fflavia's review against another edition
dark
emotional
mysterious
reflective
medium-paced
- Plot- or character-driven? Plot
- Strong character development? No
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? No
4.0
yash590's review against another edition
mysterious
reflective
sad
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? No
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
3.0
The novel is a detective novel but not entirely. It is more realistic than usual especially because of the ending. If what the ending says is true, I was taken for a ride along with a flawed narrator who usually let his emotions cloud his narration. Apart from he narrator and me, everyone seemed to know what was going on.
The discussions between characters was interesting and especially the interpretation of the dead men being dead and landing a hand to the living. Whether it talks about the dead and the injured or about the victim and a murderer is interesting.
The discussions between characters was interesting and especially the interpretation of the dead men being dead and landing a hand to the living. Whether it talks about the dead and the injured or about the victim and a murderer is interesting.
annamariacogliano's review against another edition
4.0
Italo Calvino scriveva a proposito di A ciascuno il suo: "Ho letto il tuo giallo che non è un giallo, con la passione con cui si leggono i gialli e in più il divertimento di vedere come il giallo viene smontato, anzi come viene dimostrata l'impossibilità del romanzo giallo nell'ambiente siciliano".
Non credo sia possibile trovare migliore descrizione per questo romanzo.
Non credo sia possibile trovare migliore descrizione per questo romanzo.
chialozito's review against another edition
5.0
Sono stata indecisa fino all’ultimo se mettere 4 o 5 stelle... e non nego che potrei tornarci su.
Di solito, metto 5 stelle piene solo ai libri che mi hanno trasmesso tantissimo e mi sono entrati dentro e non credo sia così per A ciascuno il suo.
C’è tanto che non ho ancora colto, perché è un libro che si presenta come un semplice giallo e io, per ora, l’ho letto solo così.
Ci sono alcuni temi che dovrò approfondire meglio per l’università, come la ricerca della verità, la descrizione della Sicilia, il tema del doppio... ma, che posso dire, me lo sono goduto proprio!
Mi ha preso fin da subito e trascinato con sé: volevo sempre saperne di più.
Lo stile è semplice e asciutto, mentre di solito preferisco una scrittura più poetica ed emotiva; eppure questo stile si presta perfettamente alla storia, anzi, è il più adatto forse.
La trama è intrigante e interessante, con ottimi colpi di scena.
Il protagonista è un personaggio ben strutturato e atipico rispetto agli altri libri del genere: un professore, non un investigatore, un ingenuo, a cui sfugge la realtà delle cose, un uomo ossessionato con gesti e abitudini fisse, che non riesce a staccarsi dalla madre. Molto originale la scelta di un protagonista simile!
Insomma, mi lascerò guidare dall’istinto per ora: questo è un libro bellissimo, anche se fuori dalla mia comfort zone. Nel suo genere, di cui non sono esperta, penso comunque che sia un gioiellino da recuperare, che sa sorprendere e lasciare soddisfatti.
Lo consiglio a chi ama i gialli, ma vuole qualcosa di diverso, a chi ama uno stile asciutto, ma anche, più in generale, a chi ama le storie intriganti e molto coinvolgenti.
Vi lascio con le parole di Calvino su questo romanzo, perché lo spiegano ancora meglio di me:
“Ho letto il tuo giallo che non è un giallo, con la passione con cui si leggono i gialli, e in più il divertimento di vedere come il giallo viene smontato, anzi come viene dimostrata l’impossibilità del romanzo giallo nell’ambiente siciliano”.
Di solito, metto 5 stelle piene solo ai libri che mi hanno trasmesso tantissimo e mi sono entrati dentro e non credo sia così per A ciascuno il suo.
C’è tanto che non ho ancora colto, perché è un libro che si presenta come un semplice giallo e io, per ora, l’ho letto solo così.
Ci sono alcuni temi che dovrò approfondire meglio per l’università, come la ricerca della verità, la descrizione della Sicilia, il tema del doppio... ma, che posso dire, me lo sono goduto proprio!
Mi ha preso fin da subito e trascinato con sé: volevo sempre saperne di più.
Lo stile è semplice e asciutto, mentre di solito preferisco una scrittura più poetica ed emotiva; eppure questo stile si presta perfettamente alla storia, anzi, è il più adatto forse.
La trama è intrigante e interessante, con ottimi colpi di scena.
Il protagonista è un personaggio ben strutturato e atipico rispetto agli altri libri del genere: un professore, non un investigatore, un ingenuo, a cui sfugge la realtà delle cose, un uomo ossessionato con gesti e abitudini fisse, che non riesce a staccarsi dalla madre. Molto originale la scelta di un protagonista simile!
Insomma, mi lascerò guidare dall’istinto per ora: questo è un libro bellissimo, anche se fuori dalla mia comfort zone. Nel suo genere, di cui non sono esperta, penso comunque che sia un gioiellino da recuperare, che sa sorprendere e lasciare soddisfatti.
Lo consiglio a chi ama i gialli, ma vuole qualcosa di diverso, a chi ama uno stile asciutto, ma anche, più in generale, a chi ama le storie intriganti e molto coinvolgenti.
Vi lascio con le parole di Calvino su questo romanzo, perché lo spiegano ancora meglio di me:
“Ho letto il tuo giallo che non è un giallo, con la passione con cui si leggono i gialli, e in più il divertimento di vedere come il giallo viene smontato, anzi come viene dimostrata l’impossibilità del romanzo giallo nell’ambiente siciliano”.