Scan barcode
agnes_nutter's review against another edition
4.0
Tocca temi sensibili questo bel libro, che pur essendo piccolo è pieno di spunti di riflessione, soprattutto in questo periodo in cui l'argomento "dolce morte" è sulla bocca di troppi. L'ho trovato un libro molto bello pe 4/5 della storia: bei personaggi, scritto molto bene, tenero e duro insieme. Alla fine, però, manca un po' di coraggio: l'accabadora non chiude il suo cerchio, sembra quasi che l'autrice non abbia voluto scontentare nessuno e questo mi ha lasciato un po' di amaro in bocca...
vicaleggecose's review against another edition
emotional
sad
fast-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? It's complicated
5.0
robiok's review against another edition
Lascio questo libro al 25%.
Il romanzo non ha ‘colpa’ anzi è ben scritto a dir poco.
l’atmosfera è coinvolgente, i persognaggi sono vibranti e complessi e il ritmo della narrazione incalza, pur restando una storia della quotidianità di questa piccola famiglia e piccola comunità
Il punto è: non ho più voglia di leggerlo.
Ho preso in mano il romanzo curiosa rispetto allo stile della Murgia e ora l’ho testa con il suo titolo forse più iconico
Ma il mio umore è mutato e per principio quando mi succede io non forzo la situazione
Nessuno che ami leggere per il proprio piacere e intrattenimento penso abbia tempo per incaponirsi su libri per cui non si ha voglia (che è un sinonimo di desiderio, comunque, e ben rende)
Quindi, ripromettendomi di tentare in futuro con la saggistica della Murgia, che penso avrà più successo con me, mi lascio questo libro alle spalle pur contenta di averlo ‘testato’
Lo raccomanderò certamente ad altri, in ogni caso
Il romanzo non ha ‘colpa’ anzi è ben scritto a dir poco.
l’atmosfera è coinvolgente, i persognaggi sono vibranti e complessi e il ritmo della narrazione incalza, pur restando una storia della quotidianità di questa piccola famiglia e piccola comunità
Il punto è: non ho più voglia di leggerlo.
Ho preso in mano il romanzo curiosa rispetto allo stile della Murgia e ora l’ho testa con il suo titolo forse più iconico
Ma il mio umore è mutato e per principio quando mi succede io non forzo la situazione
Nessuno che ami leggere per il proprio piacere e intrattenimento penso abbia tempo per incaponirsi su libri per cui non si ha voglia (che è un sinonimo di desiderio, comunque, e ben rende)
Quindi, ripromettendomi di tentare in futuro con la saggistica della Murgia, che penso avrà più successo con me, mi lascio questo libro alle spalle pur contenta di averlo ‘testato’
Lo raccomanderò certamente ad altri, in ogni caso
lizzina's review against another edition
4.0
Ho sentimenti un po' contrastanti per questo libro, anche se il risultato finale direi che é molto buono. Ho apprezzato - se non amato - la parte Sarda. Le tradizioni, la figura della madre e fill'e anima, il rapporto tra Bonaria e Maria. Mi é piaciuto quel modo di sottolineare come Maria pensasse che Bonaria facesse la sarta. Cosa che era verissima e lo faceva per la gran parte del suo tempo, ma come se fosse una occupazione secondaria che non poteva essere paragonata a quella di accabadora, che pur nella vita trascorsa come fill'e anima, Bonaria aveva utilizzato solo in pochissime occasioni.
Mi é sembrata invece un po' stonata la parte Piemontese. Non tanto per la partenza in quanto tale, ma la storia che avviene lí, perché é una storia aggiunta alla storia ma risulta inefficace, un po' goffa. Alla fine, non aggiunge che altra carne al fuoco, e scompare senza lasciare traccia (c'é un fugace riferimento a Piergiorgio che peró non sembra avere molto senso).
Un'altra cosa secondo me eccessiva é l'uso di troppe figure retoriche, spesso poi utilizzate per esprimere concetti semplici. In particolare proprio nella parentesi Torinese, i pensieri di Maria vengono a mio parere caricati troppo da questo stile, facendola sembrare un po' artefatta.
Il finale, invece, mi é piaciuto molto.
Aggiunge delicatezza al libro, la lettura da parte dell'autrice, di cui ho apprezzato ritmo e voce.
Mi é sembrata invece un po' stonata la parte Piemontese. Non tanto per la partenza in quanto tale, ma la storia che avviene lí, perché é una storia aggiunta alla storia ma risulta inefficace, un po' goffa. Alla fine, non aggiunge che altra carne al fuoco, e scompare senza lasciare traccia (c'é un fugace riferimento a Piergiorgio che peró non sembra avere molto senso).
Un'altra cosa secondo me eccessiva é l'uso di troppe figure retoriche, spesso poi utilizzate per esprimere concetti semplici. In particolare proprio nella parentesi Torinese, i pensieri di Maria vengono a mio parere caricati troppo da questo stile, facendola sembrare un po' artefatta.
Il finale, invece, mi é piaciuto molto.
Aggiunge delicatezza al libro, la lettura da parte dell'autrice, di cui ho apprezzato ritmo e voce.
cami_readingjournal's review against another edition
3.0
Sicuramente le saghe familiari non sono un genere della mia comfort zone, ma tutto sommato non è stata una brutta lettura. Non sono riuscita a entrare particolarmente in sintonia con nessun personaggio, se non verso i capitali finali
È stato comunque molto interessante scoprire uno scorcio di tradizione sarda di cui non avevo assolutamente idea.
È stato comunque molto interessante scoprire uno scorcio di tradizione sarda di cui non avevo assolutamente idea.
anouk_i's review against another edition
reflective
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
gaiagaia's review against another edition
5.0
Un libro che è un sussurro dolce e straziante allo stesso tempo.
cinnamonmarti's review against another edition
emotional
reflective
sad
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
4.0
"Non c'è nessun vivo che arrivi al suo giorno senza aver avuto padri e madri a ogni angolo di strada."
Un romanzo breve ma incredibilmente toccante, sincero e lucido. La penna di Michela Murgia indaga scorci di vita quotidiana e li trasforma in un rito solenne, una storia a cavallo tra mito e realtà. Non è semplice trattare in maniera così incisiva e necessaria il tema dell'eutanasia, ma lei ci è senza dubbio riuscita.
Ancora non riesco ad accettare che una persona così luminosa e forte ci abbia lasciate troppo, troppo presto.
Un romanzo breve ma incredibilmente toccante, sincero e lucido. La penna di Michela Murgia indaga scorci di vita quotidiana e li trasforma in un rito solenne, una storia a cavallo tra mito e realtà. Non è semplice trattare in maniera così incisiva e necessaria il tema dell'eutanasia, ma lei ci è senza dubbio riuscita.
Ancora non riesco ad accettare che una persona così luminosa e forte ci abbia lasciate troppo, troppo presto.
eunicegm's review against another edition
4.0
The author managed to make me stick around. The poor girl in the story seems to go through a lot.