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diffrazioni's reviews
397 reviews
Ho letto questo libro per interesse al tema del cambiamento climatico e, in effetti, sull'argomento ci sono molte notizie utili. Ma ci sono anche tante altre informazioni e pensieri di Mercalli su tanti argomenti differenti. Spesso, però, queste informazioni sono ripetute.
Il libro è sostanzialmente una raccolta di articoli di Mercalli scritti nel corso di diversi ultimi anni, e gli stessi argomenti, con frasi sostanzialmente identiche, vengono ripetuti spesso. Alcuni articoli sono anche un po' datati, il che non sarebbe un male in sé, se fossero inseriti in un contesto cronologico fatto bene.
Nel merito di 'dove sta andando il mondo', Mercalli non lascia grande speranza. Il libro è pieno di momenti di sconforto per come gli appelli vengono inascoltati, per come l'allarme non venga ascoltato da praticamente nessuno.
Il libro è sostanzialmente una raccolta di articoli di Mercalli scritti nel corso di diversi ultimi anni, e gli stessi argomenti, con frasi sostanzialmente identiche, vengono ripetuti spesso. Alcuni articoli sono anche un po' datati, il che non sarebbe un male in sé, se fossero inseriti in un contesto cronologico fatto bene.
Nel merito di 'dove sta andando il mondo', Mercalli non lascia grande speranza. Il libro è pieno di momenti di sconforto per come gli appelli vengono inascoltati, per come l'allarme non venga ascoltato da praticamente nessuno.
Mentiamo, mentiamo come forsennati, e ci insegnano da farlo sin da piccoli, in modo decisamente spiazzante. A un bambino si dice che dire bugie non è una buona cosa, ma guai se dice allo zio Mario che il regalo che gli ha fatto per il compleanno non gli piace. Al contrario, se si dimostra entusiasta del dono, gli facciamo capire che apprezziamo molto il suo comportamento.
Il libro di Leslie parla di quanto l'inganno sia presente nella nostra vita, soprattutto grazie a noi stessi. Nessuno ci mente quanto ci mentiamo da soli. Questa è la parte più sorprendente ed è ben documentata e decisamente convincente.
La storia dell'effetto placebo è emblematica: un chirurgo deve operare un soldato rimasto ferito nello sbarco ad Anzio, ma non ha più morfina. Un'infermiera ci prova, inietta nel braccio del soldato una semplice soluzione salina, dicendogli appunto che è morfina. Funziona, non solo quella volta, ma quasi tutte le altre volte che il medico e l'infermiera si trovano a corto di antidolorifico.
Leslie racconta di comunità che aspettano la fine del mondo e, quando questa non arriva, non pensano di aver sbagliato, ma trovano qualche altra spiegazione plausibile, tipo che proprio grazie alla loro fede l'entità sovrannaturale a cui sono devoti ha deciso di salvare l'intero pianeta. Sono persone a cui il cervello funziona benissimo, anzi: sono proprio i cervelli che funzionano meglio che riescono ad autoingannarsi.
Difficile per me non buttarla in politica (cosa che Leslie non fa, sia chiaro). La capacità di autoingannarci, per noi elettori, è notevole. Votiamo qualcuno e, se poi fa il contrario di quello che aveva dichiarato - e soprattutto, di quello che noi ci aspettavamo - qualche giustificazione la troviamo sempre. Ci sono circostanze che non si potevano prevedere, quelli di prima hanno lasciato una situazione peggiore di quella che s'immaginava, in fondo non ci sono alternative, ma in fondo quello che facciamo noi è 'diverso'. Certo, è facile vedere queste cose soprattutto in una parte (5 Stelle) di chi sta governando, ma in realtà è sempre così (e anche questa mia affermazione, 'è sempre così', a suo modo è un modo per autogiustificarsi, per mentirsi, in quanto elettori).
Tornando a Leslie, questo suo libro è davvero bello, perché ci aiuta a capire quanto sia importante comportarsi da persone mature, nei confronti della bugia. Senza assumere posizioni di principio, che non hanno senso, ma imparando a capire quanto sono importanti per noi, e come si può fare per gestirle al meglio.
Il libro di Leslie parla di quanto l'inganno sia presente nella nostra vita, soprattutto grazie a noi stessi. Nessuno ci mente quanto ci mentiamo da soli. Questa è la parte più sorprendente ed è ben documentata e decisamente convincente.
La storia dell'effetto placebo è emblematica: un chirurgo deve operare un soldato rimasto ferito nello sbarco ad Anzio, ma non ha più morfina. Un'infermiera ci prova, inietta nel braccio del soldato una semplice soluzione salina, dicendogli appunto che è morfina. Funziona, non solo quella volta, ma quasi tutte le altre volte che il medico e l'infermiera si trovano a corto di antidolorifico.
Leslie racconta di comunità che aspettano la fine del mondo e, quando questa non arriva, non pensano di aver sbagliato, ma trovano qualche altra spiegazione plausibile, tipo che proprio grazie alla loro fede l'entità sovrannaturale a cui sono devoti ha deciso di salvare l'intero pianeta. Sono persone a cui il cervello funziona benissimo, anzi: sono proprio i cervelli che funzionano meglio che riescono ad autoingannarsi.
Difficile per me non buttarla in politica (cosa che Leslie non fa, sia chiaro). La capacità di autoingannarci, per noi elettori, è notevole. Votiamo qualcuno e, se poi fa il contrario di quello che aveva dichiarato - e soprattutto, di quello che noi ci aspettavamo - qualche giustificazione la troviamo sempre. Ci sono circostanze che non si potevano prevedere, quelli di prima hanno lasciato una situazione peggiore di quella che s'immaginava, in fondo non ci sono alternative, ma in fondo quello che facciamo noi è 'diverso'. Certo, è facile vedere queste cose soprattutto in una parte (5 Stelle) di chi sta governando, ma in realtà è sempre così (e anche questa mia affermazione, 'è sempre così', a suo modo è un modo per autogiustificarsi, per mentirsi, in quanto elettori).
Tornando a Leslie, questo suo libro è davvero bello, perché ci aiuta a capire quanto sia importante comportarsi da persone mature, nei confronti della bugia. Senza assumere posizioni di principio, che non hanno senso, ma imparando a capire quanto sono importanti per noi, e come si può fare per gestirle al meglio.
Una spiegazione chiara, accessibile a chiunque, sul perché ci siamo infilati in questa situazione disgraziata del cambiamento climatico. Illuminanti - tristemente - sono le pagine sui negazionisti e sull'inadeguatezza di molti politici e molti giornali. Il libro si chiude con il resoconto di cosa successo a Parigi, nel bene e nel male. Certo, Trump e Bolsonaro, due negazionisti in grado di fare molti danni, all'epoca in cui Pernigotti aveva chiuso il libro, ancora non avevano preso il potere...
Appassionante come tutti i racconti di Agatha Christie, un po' noiosetto il saggio finale (ma forse è perché volevo solo leggere l'opera teatrale).
«Il fatto è che di lavorare si parla tanto, ma quelli che ne parlano più forte sono proprio quelli che non hanno mai provato»
«Il suo, e il mestiere di chimico che gli somiglia, perché insegnano a essere interi, a pensare con le mani e con tutto il corpo, a non arrendersi davanti alle giornate rovescie ed alle formule che non si capiscono poi per strada»
«Di incontrare un assistente biellese in un posto così fuori mano, non mi ha fatto neanche tanta meraviglia, perché se uno gira il mondo, in tutti i cantoni trova un napoletano che fa la pizza e un biellese che fa i muri»
«Il termine "libertà" ha notoriamente molti sensi, ma forse il tipo di libertà più accessibile, più goduto soggettivamente, e più utile al consorzio umano, coincide con l'essere competenti nel proprio lavoro, e quindi nel provare piacere a svolgerlo»
«Il suo, e il mestiere di chimico che gli somiglia, perché insegnano a essere interi, a pensare con le mani e con tutto il corpo, a non arrendersi davanti alle giornate rovescie ed alle formule che non si capiscono poi per strada»
«Di incontrare un assistente biellese in un posto così fuori mano, non mi ha fatto neanche tanta meraviglia, perché se uno gira il mondo, in tutti i cantoni trova un napoletano che fa la pizza e un biellese che fa i muri»
«Il termine "libertà" ha notoriamente molti sensi, ma forse il tipo di libertà più accessibile, più goduto soggettivamente, e più utile al consorzio umano, coincide con l'essere competenti nel proprio lavoro, e quindi nel provare piacere a svolgerlo»
Un bellissimo resoconto non solo della propria vita, ma del tempo in cui viviamo, a partire dagli anni tra le due Guerre. Angela alterna aneddoti a riflessioni brevi ma profonde, a mio giudizio mai scontate.
Letto in un pomeriggio (complice la febbre, a dire il vero). È una lettura molto piacevole, raccontata in prima persona da un terzogenito di famiglia del sud, con umorismo e profondità.