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Le Rouge et le Noir by Stendhal

jenny9625's review against another edition

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3.0

3.5 stelle

la_cantina_dei_libri_0's review against another edition

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4.0

ATTENZIONE!

Anche se questo è un grande classico, non tutte le persone lo hanno letto. A seguito la trama è abbastanza delineata e può contenere informazioni ritenute spoiler.



♦♦♦

Julien Sorel è un giovane ambizioso che sostiene i grandi ideali di gloria di Napoleone, ma è costretto a reprimerli per seguire la vita ecclesiastica perché ormai sono lontani e spenti. Ama leggere e ha un difficile rapporto con il padre e con i fratelli. La sua vita ha una svolta quando il sindaco di Verrières il signor de Rênal lo nomina precettore dei suoi figli, ammirando la sua bravura di recitare a memoria la Bibbia. Qui, Julien si innamora della signora de Rênal e il sentimento è reciproco. Quando questo viene scoperto, il signor de Rênal manda Julien in un seminario.

Nella seconda parte del romanzo vediamo Julien ora segretario del marchese de La Mole. Con la figlia Mathilde ha un rapporto altalenante. Infatti, non si capisce molto se il sentimento sia reciproco oppure no. Mathilde è una giovane ragazza annoiata della vita alla ricerca di qualcosa che la faccia divertire. In primo momento sembra follemente presa da Julien, ma poco dopo lo tratta peggio della servitù, facendo crescere i dubbi anche al giovane.

Nel finale ritorna in scena la signora de Rênal, Julien compie un gesto folle, andando così incontro al suo tragico epilogo.





Il rosso e il nero è un romanzo dove gli opposti e le contraddizioni lottano tra loro. Julien è un ammiratore della vita militare, ma essendo un’età già passata si deve accontentare della vita ecclesiastica. Ama profondamente in modo diverso sia la signora de Rênal sia la signorina Mathilde, mettendo a nudo i classici dubbi dell’amore. È uno stratega, vuole avere il controllo di tutto, eppure alla fine non riesce ad agire con lucidità, come se la pazzia prendesse il sopravvento. Il cambiamento così repentino dà alla storia un interessante colpo di scena finale.

Ogni personaggio è diverso da quello che vorrebbe davvero essere, perché incastrati dal periodo storico e dalle convinzioni politiche e culturali del tempo. Fingono di recitare un ruolo che non s'addice a loro. Si sentono fuori posto sia nei salotti sia in ambienti minori, marcando così la differenza tra ricchezza e povertà, ideali politici e culturali, verità e corruzione. Tutti non sono altro che la rappresentazione di comuni essere umani con sogni e delusioni e il senso di inadeguatezza è palese.


È un romanzo che prende ispirazione da un fatto di cronaca del tempo realmente accaduto. Stendhal lo rielabora, aggiunge qualche elemento di fantasia, proiettando il desiderio di gloria della scalata sociale nelle storie d’amore.

Anche i colori racchiudono un significato: il rosso ricorda la carriera militare, ma anche il sangue e il delitto; il nero è il colore della tunica della vita ecclesiastica, ma anche quello del lutto; infine il blu che è simbolo della vita nobile.

Julien è vestito con questi tre colori a seconda dell’ambiente in cui si trova ma nonostante questo si sente sempre fuori posto, perché troppo intelligente per il clero, ma ancora troppo ignorante per la vita politica e dei salotti. Il senso di disagio è ben marcato e per quanto Julien voglia agire per il suo bene, a volte non fa altro che peggiorare la situazione.


Questo è un romanzo che ti trascina fin dalla prima pagina. Chi legge è spettatore del cambiamento emotivo di Julien, ma anche di tutti gli altri personaggi che hanno lo spazio che meritano.

Lo stile di scrittura è molto semplice e diretto, proprio per far trasmettere la veridicità del tempo. Fatta eccezione qualche parte in cui il ritmo rallenta un pò, è tutto molto scorrevole. Il rosso e il nero racchiude la vita di un giovane che si sente fuori posto, che tenta di essere incluso ma la voglia di gloria e la cattiveria degli altri lo consumano. Inoltre, lo sfondo storico è ben comprensibile anche a chi non ha una conoscenza profonda della Rivoluzione, in quando non si parla quasi di questa, ma della gente comune che vive in quel tempo.

andrepinza's review against another edition

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3.0

Un interessante reportage della società del XIX secolo, o meglio una cronaca, come annuncia anche il sottotitolo del romanzo. Dopo una prima parte un po' lentina, mi sono messa di impegno per proseguire la lettura e sono stata ripagata perché la seconda parte l'ho praticamente divorata. Stendhal riesce a inserire in maniera impeccabile vizi, virtù, usi e costumi dell'intera società parigina e di provincia all'interno di una semplice storia d'amore. Il dualismo strutturale dell'opera, che si riflette nelle relazioni e nei colori del titolo stesso, rimane sempre ben visibile e tangibile, mettendo un po' di Ordine nel Caos. Un finale inaspettato, purtroppo precipitoso, che aggiunge punti a una trama completa di connotazioni sia politiche che sociali.

musicdeepdive's review against another edition

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4.25

Love as a political weapon: Stendhal understands this tool better than most from the era, and he deals with it quite bluntly here. This leads to a novel with hardly any likable characters, admittedly, but it's a great study for anyone interested in French literature and/or French society from this era.

rbreade's review against another edition

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Published in 1830, just as the French aristocracy's post-Napoleon restoration of monarchical rule collapsed beneath its own corrupt weight, The Red and the Black showcases the strength and weakness of 19th century omniscient narration, complete with occasional direct address of the reader. This technique allows Stendahl to bring huge swaths of French life into the novel, commenting on everything from aristocratic jockeying for better titles, e.g., marquis, baron, duke, to the petit bourgeoisie's ability to make money in this venal system and the usual suffering of the poor when the rich don't see them and in fact don't care to so long as money continues to be transferred upward into their coffers.

The weakness of such psychic distance in point of view is that the reader rarely feels moved by what's happening to the characters, even though he or she may be highly interested. The protagonist, Julien Sorel, is a poor carpenter's son with a king-sized chip on his shoulder. His prodigious memory and knowledge of Latin opens doors into first a provincial mayor's household and then a Parisian marquis's, each time as a tutor to the children. He seduces the mayor's wife and the marquis's daughter, by turns, and is an enthralling portrait of a social climber who continues to struggle, with himself and Restoration society, for respect. This is a complex portrait, as well, because I found myself constantly asking, "What is it that Julien wants? What will finally make him happy?" Stendahl suggests it is impossible to pursue happiness without reference to the opinion of society, and this is just one of the layers that make the book satisfying.

However, I never felt moved by Julien's tribulations, not even by his spectacular and puzzling death. Omniscience maintains too much distance for that to happen. Stendahl did not have recourse to free indirect speech, which had just been "invented" by Jane Austen, probably as part of her natural approach to writing, and which would not be consciously referred to until Flaubert honed it twenty-some years later. Free indirect would have allowed Stendahl to modulate his omniscience, moving in closer to the individual psyches, thought patterns, and vocabularies of his characters, and so bringing the reader much closer to the heart of the action, making us feel the sense of betrayal of the mayor's wife when Julien moves on to the marquis's daughter, or Julien's constant craving for success and respect.

All said, this is also a witty book, very funny, as Stendahl mercilessly reveals the Restoration for a long exercise in greed, vanity, and the criminal self-absorption of an entire class of people.

ninarotcajg's review against another edition

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5.0

Fin touchante et émouvante, attendue et inattendue, triste et injuste, horrible et terrible, réelle et cruelle
Je suis en larmes.
J'ai mal au cœur. Je hais Julien.
Mais je le plains de tout mon être, je l'admire et je ne le comprends pas.
La ligne A il est vivant, la ligne B il est mort.
D'une phrase à l'autre il n'est plus.

weyburn13's review against another edition

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emotional reflective sad medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0

cat_literary_world's review against another edition

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3.0

"Le rouge et le noir" (or "The red and the black", in English) is a french classic that starts in a very interesting way - a poor boy, Julien, starts working as a teacher for a rich family, the Renal family, where he will fall in love with the mother of the children he is teaching.

I've read this one in Portuguese, and writing wise, I loved it right from the start. The story itself caught me right away and the first half of this first volume was a very fast paced read. However, when I reach the second half, I felt the story didn't develop much so I start losing interest.

The romance between the main characters is not very well develop, in my opinion, and when they have to split up, I just lost all interest in the story. Julien ingress in the seminar, and, since I'm not a religious person, I don't usually fancy this storyline. Therefore, I don't think I will be reading the second volume any time soon.

This is not a bad book, far from it, but it's not my kind of book. I've read a lot of classics, it's one of my favorite genres, but there's a whole world inside classical literature. My favorite classics are english romances, preferably gothic romance ones. Nevertheless, this can be your kind of book, so consider giving it a try!

sofialibrary_sofia's review against another edition

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3.0


Brilhante livro de Stendhal onde se retrata uma sociedade onde a vaidade se sobrepõe a tudo e onde a aceitação é muito importante.

Julien é o ‘herói’ da história , é um jovem frágil, pobre, bonito, generoso, inteligente, rejeitado pela família, mas também ambicioso, egoísta, premeditado e sonso.

Nisto o autor é muito bom, não poupa a personagem principal a uma caracterização mais negativa, e é este um dos principais pontos positivos deste livro, a difícil e complexa caracterização das personagens.

Enquanto preceptor na casa do poderoso Sr. Rênal, Julien conhece a Sra. Rênal, a típica mulher ingénua, casada desde que se lembra com o marido, sem nunca se ter apercebido de que é bonita, encantadora e sensual. Quando se cruza com o ambicioso Julien isto tem tudo para correr bem, ou não.

Por todas estas razões não é fácil criarmos empatia com o Julien e honestamente a mim os altos e baixos, os avanços e recuos, deste romance não me cativaram.

Reconheço a grandiosidade da obra, a forma como foi escrito e como foi brilhantemente pensado. No entanto, para mim a leitura tornou-se lenta e penosa e foi dos clássicos que mais me custou a terminar.

pizza_mariinara's review against another edition

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5.0

Ho adorato questo romanzo.

La scrittura e la critica di Stendhal mi hanno regalato momenti incredibili durante la lettura di questo libro, facendomi ridere o cacciare un urlo nei momenti più inaspettati.

La storia narrata in sé per sé non ha delle particolarità, per fortuna i suoi protagonisti hanno retto l'intero romanzo. Menomale che Stendhal ci abbia messo a nudo l'intero pensiero di Julien!
Julien Sorel è il protagonista che cercavo da tempo e che finalmente ho trovato: machiavellico, ma allo stesso tempo ingenuo, cerca di controllare le proprie passioni, ma a volte ne cade vittima. È perfettamente coerente in tutti i suoi aspetti, ogni suo tratto caratteriale e azione è perfettamente giustificata dal contesto e dal suo background.
I due interessi amorosi rappresentano perfettamente questa natura duale ma allo stesso tempo incredibilmente compatta: madame de Rênal è l'amore giovanile, puro, arricchito dal tabù, mentre Mathilde è l'amore passionale, sofferto, consapevole e ragionato.

Non è un libro che consiglierei a tutti, spesso ci sono momenti molto lenti, e se non si prende in simpatia il protagonista è molto difficile andare avanti con la lettura, ma sento di dire che tutti dovrebbero dare una possibilità a questo romanzo!