booksshe's review against another edition

Go to review page

5.0

Una delle vette più alte della letteratura contemporanea.


Tre storie: tre verità o tre menzogne?
La realtà sembra sbiadire sempre di più all’interno di questa trilogia, sempre più rarefatta.
Esiste davvero la verità?

Una storia che trascende la letteratura, trasformando noi lettori in protagonisti all’interno di una storia cruda, con sfaccettature oscure, comprensibile solo grazie alla propria soggettività.

L’autrice cerca in qualche modo di esorcizzare gli orrori da lei stessa vissuti, attraverso un racconto che si sviluppa nel confine sottile tra la realtà e la finzione, tra ciò che sembra e ciò che è realmente.

Questo libro è crudo, duro, crudele, commuove e indigna e fa provare emozioni forti, seppur contrastanti.
L’assoluta protagonista è una: la guerra, mai presentata come dolce, ma feroce, distruttiva, spietata.

Lo stile di scrittura è perfettamente consono e coerente con le tematiche, con le emozioni e i sentimenti provati dai protagonisti e da noi lettori.

Impossibile riuscire a staccarsi da questo libro.

“Gli dico che se è morto, beato lui, e che vorrei essere al suo posto. Gli dico che gli è toccata la parte migliore e che sono io a dover reggere il fardello più pesante. Gli dico che la vita è di un'inutilità totale, è nonsenso, aberrazione, sofferenza infinita, invenzione di un Non-Dio di una malvagità che supera l'immaginazione.

emanuele_zanellato's review against another edition

Go to review page

challenging dark mysterious reflective sad medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? It's complicated
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.5

panicstation's review against another edition

Go to review page

dark fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character

3.0

dukeofbacon's review against another edition

Go to review page

dark tense medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.75


Expand filter menu Content Warnings

amicamerlo's review against another edition

Go to review page

dark reflective sad fast-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? It's complicated
  • Flaws of characters a main focus? Yes

5.0

logolepsy_e's review against another edition

Go to review page

5.0

Nella Grand Città è scoppiata la guerra. Ci sono le bombe, ma niente da mangiare. Una coppia di gemelli viene portata dalla Mamma in un Piccolo Paese e lì vengono lasciati dalla Nonna, una donna vecchia e indurita dal lavoro nei campi che al Paese chiamano La Strega. Lei chiaramente non prova nessun affetto per loro, almeno non all'inizio. Ma i due gemelli sanno farsi forza e imparano a lavorare , a resistere agli insulti, alle botte e alla fame e presto si costruiscono dalla Nonna la loro nuova vita, fatta di lavoro nei campi, spettacoli nelle osterie e circondata da personaggi curiosi e disturbanti che insieme formano un mosaico di miseria e disperazione che ben rispecchia i tempi di guerra in un paese dell'Est. Questo mosaico li accompagnerà per gli anni della loro infanzia, finché un avvenimento particolare non li porterà a prepararsi ad affrontare un'altra prova, forse la più grande: quella della separazione.

Quello di Agota Kristoff non è un libro, ma un'esperienza. E' una storia che sconvolge, strazia, ma che al contempo coinvolge, cattura, ipnotizza. Non sembra, non lo immaginavo, eppure è uno di quei libri che non ero in grado di mettere giù. Pensavo di trovare una storia bella ma triste, ma uno sconvolgimento del genere no, non me l'aspettavo proprio.

La cosa pazzesca di questa trilogia è che all'interno di tre libri l'autrice è in grado di cambiare tutto, più volte, rompendo spesso il patto con il lettore e stravolgendo tutto quello che egli ha imparato fino a quel momento. La trilogia si articola in tre momenti, e ognuno di essi è diverso dall'altro, parte da diversi presupposti e raggiunge vette differenti. Il libro si apre con una fiaba, un racconto narrato senza nomi, senza riferimenti, presentando solo i fatti senza dare minimamente spazio ai pensieri dei protagonisti. E' una fiaba oscura, certo, una fiaba che ci racconta gli orrori della guerra e dei regimi totalitari. Una fiaba straziante e piena di dolore, come fosse un bosco buio che i protagonisti devono attraversare. Poi la storia continua, dal primo libro si passa al secondo e dalla scrittura lapidaria passiamo a una struttura leggermente diversa: i personaggi adesso hanno dei nomi, parlano di più, alcuni di loro si raccontano. Poi le cose iniziano a complicarsi, i fatti si mischiano con la finzione ed arriviamo a trovarci di fronte a un mistero che confonde noi lettori e che non vediamo l'ora di sbrogliare, anche se abbiamo paura di conoscere la soluzione. Ed essa arriva poi nel terzo capitolo, che rappresenta la verità, la scoperta, lo stravolgimento finale e l'ultimo tradimento dell'autrice.

Tutto questo accade accompagnato da una scrittura pazzesca. Inaspettata e inusuale, ma incredibilmente adatta a veicolare questa storia. Perché quella della Kristoff qui è una scrittura asciutta, essenziale, lapidaria. Scarna, scevra da ogni vezzo o abbellimento, lo stile si prostra completamente al servizio della storia. Per l'intera durata del libro, i sentimenti dei protagonisti e dei vari personaggi non traspariranno mai: non c'è introspezione, non c'è commento di sorta, la scrittura è completamente impersonale. Didascalica, si limita a presentare i fatti per quello che sono, senza lasciar filtrare neanche uno spiraglio di qualcosa che non siano puramente gli accadimenti. E' una scrittura sincera, che non nasconde niente, brutalmente onesta. Per qualcuno potrebbe sembrare un po' troppo strana, ma non c'è niente che si adatti meglio al tipo di storia che la Kristoff ci presenta.

In questo romanzo l'autrice dimostra, inoltra, un'incredibile maestria nel gestire l'intreccio. Le sue menzogne e i suoi inganni sono strutturati in maniera incredibilmente sapiente, credibile, efficace. Il lettore parte da una certezza, si trova poi ad affrontare dei dubbi e infine si rende conto della "grande menzogna", ma quando arriva alla fine per scoprire la verità, non ne rimane deluso: tutto quel che può fare è applaudire l'efficacia dell'inganno che l'autrice ha saputo tessere.

Insomma, la lettura migliore dell'anno finora. E' libro che fa soffrire, senza dubbio, ad ogni pagina. Instilla nel lettore dubbi, dolore, strazio. Ma lo fa in un modo pazzescamente bello, e qui sta la sua grande forza.
Indubbiamente un capolavoro della letteratura contemporanea.

pazfauxster's review against another edition

Go to review page

Too bleak and disturbing even for a war-themed book. Heed the content warnings

Expand filter menu Content Warnings

sunflower_martha's review against another edition

Go to review page

5.0

Ho appena riposto questo libro sullo scaffale dal quale l'ho pescato, un po' a caso, due giorni fa. Non sapevo cosa leggere e della trilogia della città di K. avevo tanto sentito parlare, uno di quei libri che sembrano aver letto tutti ma che mancava ancora all'appello, per me.
L'ho letto in maniera concitata, spint* sicuramente anche dalla prosa secca, asciutta, in cui ogni dettaglio in più è posto con cura, sensato, nel quadro generale, che solo alla fine è possibile ricostruire.
Verità e menzogna sono profondamente intrecciate nei 3 libri, 3 versioni della storia di Claus e Lucas, i gemelli. Alle volte ho avuto bisogno di staccarmi un secondo e riflettere, ponderare se le parole che mi scivolavano davanti appartenevano ad una vita o solo al racconto di una vita, nella testa del protagonista.
Con il terzo libro, è possibile ricollocare ogni indizio al proprio posto, ripercorrere la storia, quella reale(?). Ho letto diverse recensioni negative scritte da persone che hanno letto solo il primo libro, ma consiglio fortemente di leggere l'intera trilogia, altrimenti, presi singolarmente, i libri paiono non avere un senso, se non quello di una cronaca cruda di giorni di guerra e vite dolorose, che ne sfiorano altre, altrettanto danneggiate.
Il resoconto dei giorni crudeli del primo libro mi ha ricordato il principio di "L'arte della gioia", altro libro che ho amato.
Sono felice di aver pescato a caso dallo scaffale proprio questo libro e di averlo letto e di poterlo consigliare. Sono sicur* che prima o poi seguirà una rilettura, magari più lenta, in cui certamente coglierò nuove sfumature, nuovi dettagli e magari mi faranno rimettere in discussione ciò che credo di aver capito della vita di Claus e Lucas.

lalla_the_midwife's review against another edition

Go to review page

dark emotional sad medium-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.75