libri_e_cappuccini's reviews
290 reviews

Mr. Mercedes by Stephen King

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adventurous emotional mysterious reflective sad tense fast-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0

  Ho cominciato questo libro per poter leggere Holly, poi mi sono innamorata di Kermit William Hodges e il resto è storia. Fin dall'inizio questo libro è pieno di suspense e colpi di scena. I primi  personaggi che conosciamo sono in realtà le vittime e King riesce, in pochissime pagine, a farci innamorare di questi e poi ucciderceli sotto gli occhi.  Poi si scopre il vero protagonista, Kermit William Hodges, detective in pensione che passa il tempo a guardare la tv e a pensare al suicidio, una perla.  Ogni personaggio di questo libro è perfetto, Kermit, Brady il killer, Jerome, Janey, Holly, zia Charlotte, perfino il cane Odell. Brady Hartsfield è un pazzo ragazzo malato cresciuto da una madre più malata di lui. In confronto a lui tutti sono stupidi, inutili, e non meritano nulla. In un atto di follia decide di passare su di un gruppo di persone con una macchina e, non venendo arrestato per la strage, si convince di essere onnipotente. Da questo suo delirio comincia una comunicazione con il detective in pensione che non è riuscito a catturarlo e, invece di spingerlo al suicidio come era il suo piano, lo fa risvegliare dal suo torpore e comincia una caccia spietata che mieterà vittime innocenti, come Janey e meno innocenti, come la madre di Brady. Questo è un libro al cardiopalma, soprattutto le ultime parti dove si vive la concitazione del momento e la corsa disperata dei protagonisti per scongiurare la strage. Una delle cose più belle, a mio parere, è la storia d'amore tra Bill e Janey, così breve, drammatica, ma intensa, la ricorderò per molto molto tempo. Sicuramente non vedo l'ora di continuare a leggere di Bill Hodges e assolutamente non vedo l'ora di arrivare a poter leggere Holly, uno dei personaggi migliori del libro in assoluto!
Quando eravamo i padroni del mondo: Roma: l'impero infinito by Aldo Cazzullo

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emotional funny informative inspiring fast-paced

4.0

Date a Federica un libro sull’impero romano e sarà felice per sempre. 
Questo è un libro per chi ama la storia, certo quella romana, ma anche la storia in generale, la storia fatta di curiosità, di psicologia dei grandi personaggi, dei retroscena, dei dietro le quinte. Tutto quello che a scuola non ti insegnano e che ti fa odiare la materia. 
Io sono un’amante della storia e da tale ho adorato questo libro. 
In questo libro Aldo Cazzullo fa un’abile e molto divertente sintesi dei momenti salienti della storia romana, con particolare attenzione ai due più famosi personaggi, Cesare e Augusto. 
Avrei voluto un libro che parlasse di tutti i personaggi? Ovvio, ma probabilmente servirebbe una gru per sollevarlo. L’intento di Cazzullo non è quello di fare una sintesi di storia romana da usare per superare l’ostico esame, ma raccontarci di come Roma e la sua cultura sia ancora viva in tutto ciò che ci circonda, nella lingua, nelle istituzioni, nella letteratura, nel cinema. Perché Roma “è il più alto dei nostri pensieri”
Starling House by Alix E. Harrow

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emotional funny hopeful inspiring mysterious reflective tense medium-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

5.0

Questo libro è perfetto, dall'inizio alla fine. E io raramente penso che un libro sia perfetto.
Starling House è IL libro, come ogni libro dovrebbe essere secondo me. C'è la storia d'amore, c'è il mistero, c'è il dramma, c'è il sangue, il banter tra i personaggi, la piccola città piena di gente antipatica e antiquata, la famiglia che si è arricchita sulle spalle dei poveri lavoratori, le donne sminuite e isolate, un'adolescente che ha dovuto crescere in fretta per badare al fratellino, un ragazzo che deve portare addosso un peso troppo grande per lui, due solitudini che si trovano e che si fanno compagnia. La protagonista è forte, determinata, intraprendente, non accetta no come risposta e combatte con le unghie e con i denti per quello di cui ha bisogno. Il protagonista è un giovane uomo solo, triste, malinconico, segregato in una casa posseduta che è la sola compagna della sua solitudine. Questo libro è grumpy x grumpy, lui è depresso, lei pure sotto sotto, ma si trovano e si danno una mano ad uscire dal baratro. I personaggi secondari lo sono solo di nome, Jasper, Bev, Charlotte, sono essenziali per il libro e senza di loro non sarebbe la stessa cosa. Quando Bev abbraccia Opal ho pianto, lo ammetto, e quando Opal dice "Jasper might sulk or swear at me [...] but he would never turn his back and leave me like this", pure. I personaggi crescono, si evolvono, Opal impara che non è sola al mondo, che ha sempre avuto una casa perché ha sempre avuto persone che la amavano, impara che Jasper non è una sua responsabilità, ma che sono responsabili l'uno dell'altra, Arthur impara che non è solo, che Starling House non è una maledizione, ma può essere una casa, se hai le persone giuste con cui condividerla. Starling House è un fantasy gotico, e come tale possiede tutti quei tratti di fantasia che definiscono il genere: case possedute, mostri fatti di nebbia, spade mistiche, ma è anche la storia di come i peggiori mostri siano quelli del mondo reale e che per sconfiggerli ci vuole più di una spada e di un gran fegato. Il finale è perfetto, come il resto del libro, Opal, Arthur e la loro found family combattono il sistema, danno una svegliata alla città addormentata, si creano un futuro e una casa con le loro forze. E vissero per sempre felici e contenti nella loro casa sognante con un gatto che, stranamente, somiglia ai mostri che avevano combattuto. P.s. ma quanto è bello e originale, finalmente, che il protagonista maschile non sia un bono, dark aired, misterioso dagli occhi di ghiaccio e bla bla come tutti gli altri? Sapevo che avrei amato Arthur appena è stato descritto come "an underfed crow wearing a button-up that doesn’t quite fit, his shoulders hunched against the seams. His face is all hard angles and sullen bones split by a beak of a nose, and his hair is a tattered wing an inch shy of becoming a mullet"(nella mia mente lo immagino come Sam Riley, che per me in realtà è un fresco, ndr)
Redemptor by Jordan Ifueko

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adventurous medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? It's complicated
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.0

Sinceramente mi aspettavo molto di meglio da questo libro. Il primo, per me, era stato un cinque stelle facilissimo, quindi avevo davvero tante speranze per questo seguito. Invece abbiamo una protagonista che per metà del tempo vorresti prendere a sberle, personaggi secondari che diventano caricature di se stessi (Dayo che diventa un'ombra ai margini del campo visivo, Jeet che per quasi tutto il tempo non è neanche presente).  Tar, che nel primo libro avevo lodato per il suo senso di appartenenza al gruppo e per il suo chiedere aiuto nei momenti di crisi, in questo libro diventa dispotica, egoista e allontana tutti, il che mi è sembrato abbastanza OOC. Il personaggio del Coccodrillo è incommentabile, un ricco giovanotto che vuole fare tutte queste rivoluzioni, ma non ha idea di cosa stia facendo, se non il "bordello" e che alla fine muore in una scena che dovrebbe essere drammatica e struggente, ma a me è sembrato solo stupido. Per quanto riguarda il viaggio di Tar negli inferi, sinceramente, una delusione. Dura una trentina di pagine, la maggior parte inutili, deve fare due prove alquanto inutili, il tradimento della madre era chiarissimo e poi la "soluzione finale" al grande piano degli abiku è frettolosa e confusa. Il finale, forse, recupera un attimino, ma non è assolutamente sufficiente per meritare più di tre stelle. Si conclude questa mistica vicenda con un desiderio del papino fata, per qualche motivo, e, ancora una volta, Tarisai decide un cambiamento epocale per tutta la nazione a cazzi suoi, senza chiedere nulla a Dayo (tanto sarebbe come parlare con un cartonato) e senza interpellare il suo consiglio, che sta lì appunto per questo. Mi ha molto molto delusa, mi aspettavo di più da questo libro e di più da Tarisai. Sembra un finale che non ha voluto osare, che ha tentato di rimanere tiepido, ma, così facendo, diventando deludente.
Le sette lune di Maali Almeida by Shehan Karunatilaka

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dark emotional sad tense slow-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? It's complicated
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.0

Davvero mi dispiace non essermi riuscita ad immergere di più in questo libro perché la scrittura è davvero, davvero bella. Purtroppo non conoscendo bene la politica, la cultura e il folklore dello Sri Lanka mi sono sentita molto estranea al testo. Il nostro protagonista è un fotografo di guerra che si ritrova in una strana stanza e si rende conto di essere morto. Ha 7 lune, ossia 7 notti per completare tutti i suoi affari e scoprire chi sia stato ad ucciderlo. Parte una spericolata corsa contro il tempo, tra giungle, omicidi, dichiarazioni d'amore e problemi col gioco d'azzardo, per riuscire a scoprire chi sia il suo assassino  e far pubblicare delle foto che potrebbero minare le fondamenta del paese. Il finale non mi è piaciuto particolarmente, tutto il lavoro di Maali risulta quasi inutile, le sue foto vengono sequestrate e nessuno è ritenuto responsabile di nulla. Immagino sia una sorta di finale realistico, ma io preferisco quelli in cui succede qualcosa di brutto ai cattivi, sinceramente. Per quanto riguarda poi l'omicidio di Maali ho pareri contrastanti. Tra tutti i nemici che si era fatto, tutte le morti a cui aveva assistito, tutti i tipi loschi che frequentava, è morto assassinato dal padre del "fidanzato" che non voleva che il figlio fosse gay. Bah, un po' deludente sinceramente.
Garlic & the Vampire by Bree Paulsen

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adventurous funny inspiring lighthearted relaxing fast-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.0

 
Io non sono solita leggere graphic novels, men che meno farne una recensione, ma questa era troppo carina per non parlarne.
Un gruppo di magiche verdure parlanti antropomorfe si ritrova a dover fare i conti con un vampiro che si è di recente trasferito in un vecchio castello in cima alla montagna. Per scoprire le intenzioni del nuovo vicino, le verdurine decidono di mandare Aglio in avan scoperta, ovviamente, vista la sua affinità coi vampiri. 
Peccato che Aglio sia una cagasotto.
La storia è super cute, i disegni sono adorabili, il banter tra Carota e Sedano mi stende e non vedo l'ora di leggere il secondo volume di questa graphic novel 
The Storied Life of A.J. Fikry by Gabrielle Zevin

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emotional sad fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.0

Questo libro inizia a bomba, dandomi finalmente il titolo di una storia che lessi alle elementari e che pensavo di aver immaginato. L'ho amato dalla prima pagina. La storia di A.J. è una storia già letta, un uomo burbero, che live in una comunità isolata, tutti lo evitano fino a quando una bambina non lo fa diventare un morbidone. Uno dei miei trope preferiti, dal nonno di Heidi a Little Lord Fauntleroy.  Fino a quando si parla della relazione tra A.J. e Maya va tutto a gonfie vele, sono carinissimi e tutti li adorano.  La storia, per me, inizia a peggiorare un pochino quando si inserisce la storia d'amore con Amy. Si era capito subito che sarebbero finiti insieme, ma, a causa della brevità del racconto, tutto sembra molto affrettato. E poi non mi sono piaciuti i litigi, sembravano campati nel nulla. Vogliamo parlare della fine? Allora, che A.J. sarebbe morto si era capito dalle note ad inizio capitolo che lasciava alla figlia, e ci sta, non è una cattiva idea. L'esecuzione è tutt'un'altra storia.  Nel giro di 15 pagine scopre la malattia e muore, così, de botto. Senza salutare la moglie e senza un effettivo saluto alla figlia. Poi tutto il fatto del libro lasciamo perdere, il fatto che la cognata lo ha preso e lo ha tenuto nascosto e poi lo vendono per l'operazione, ma comunque non serve. Sinceramente la fine mi ha molto deluso, mi aspettavo tanto da questo libro. 
The House Across the Lake by Riley Sager

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dark mysterious tense slow-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.0

Allora, la protagonista è insopportabile, veramente insostenibile, ad un certo punto stavo per appendere tutto per causa sua.  Il libro in sé è carino, lei che spia i vicini col binocolo, la misteriosa scomparsa della tizia, le varie ipotesi, l'unico problema è l'inserimento del paranormale.  Fino a quel punto eravamo tutti presi dalle indagini, sarà stato il marito a corto di soldi, il vicino sexy che voleva fare l'amante? E invece alla fine era il marito morto che era diventato uno spirito... ma in che senso? Secondo me ha rovinato tutta l'esperienza di lettura, e anche tutti i colpi di scena, perché a sto punto poteva succedere qualsiasi cosa, se metti in mezzo il paranormale puoi fare quello che vuoi. Il finale a tarallucci e vino è un po' meh. Guarda un po' tutti i buoni si salvano, lo spirito viene ucciso (?), il vicino sexy alla fine si innamora della protagonista, lei smette di bere. Tutto un po' troppo buonista.  E poi il fatto che alla fine era davvero anche il marito a corto di soldi che voleva ucciderla, ma sta poverina ha proprio una sfiga di quelle colossali.
Il cavaliere d'inverno by Francesca Del Moro, Lucia Fochi, Paullina Simons

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  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? No

4.0

 
Allora, iniziando una storia d'amore ambientata nell'Unione Sovietica durante la seconda guerra mondiale non è che mi aspettassi chissà quali gioie, ma a questa gliene capitano proprio di tutti i colori, porellina. Prima le muore il fratello gemello, poi lei quasi crepa dentro a una stazione, poi il padre, il nonno, la nonna, la mamma, la cugina, la sorella. Una strage.  Ma sarà che porta un po' sfiga?Alcune parti sono un po' cringine, altre volte vorrei prendere a schiaffi tutti e due, altre sinceramente mi sono sentita un po' a disagio. Però è un bel libro. Non gli si può dire nulla. Epico. Drammatico.  Struggente. Immaginavo che non avesse un finale alla tarallucci e vino, visto che è il primo di una trilogia, però sono rimasta contenta. Lei è arrivata in America, è nato il suo bambino su territorio americano, lui non è davvero morto. Sono davvero felice di averlo letto e aspetto con ansia di leggere anche i successivi
The Wolf Den by Elodie Harper

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dark emotional sad tense medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0

Un libro che parla di Pompei, per me che letteralmente ci abito, era un must read. E sono felice di averlo letto. Appena l’ho cominciato mi ha subito catturata e non sono più riuscita a metterlo giù. La storia è, ovviamente, cruda, violenta, drammatica. Ma c’è da aspettarselo da un libro ambientato in un bordello dell’antica Roma. 
La protagonista, Amara, ha diverse sfaccettature e alterna momenti in cui tifi per lei a momenti in cui la prenderesti a schiaffi in faccia, ma la maggior parte delle protagoniste femminili fanno questo effetto. 
Questa è una storia di amicizia, di solidarietà femminile, di female rage, di voglia di riscatto e di vendetta. 
Sicuramente non è un libro per tutti, sia per la violenza che per molte altre motivazioni. 
In conclusione il libro mi è piaciuto, ho voglia di leggere il secondo e aspetto con ansia il terzo volume.