ilaria_m's reviews
65 reviews

A Rivalry of Hearts by Tessonja Odette

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emotional funny lighthearted medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️⭐️
Dramma:  💧.5
Sugar: 🧁🧁🧁
Spice: 🌶️🌶️🌶️

Trope: Rivals to lovers - gaslamp fantasy - fae - forced proximity - bet - slow burn

Ringrazio l’autrice, Tessonja Odette, e NetGallery per l’ARC che mi è stato inviato. Questa è la mia onesta opinione.

Delizioso! Mi sono divertita moltissimo nel leggere questa storia di rivalità e amore.

Edwina Danforth, umana, autrice di romance un po’ piccanti, e William Haywood, fae, poeta, si contendono un contratto per la pubblicazione di tre libri con il più importante editore di Faerwyvae. A decretare il vincitore, il numero di copie vendute nel loro tour combinato per l’isola. Complice una bevuta di troppo (mai bere vino fae se sei un’umana), i due decidono decidono di sfidarsi in un’ulteriore prova: vince chi riesce ad aver più partner per la notte nel corso del tour; il perdente rinuncerà al contratto, anche se fosse scelto sulla base delle vendite…

Abbiamo quindi una rom com ambientata in quel mondo che i lettori dei precedenti romanzi di Tessonja Odette già conoscono, dove interagiscono umani e fae. Le vibes sono quelle di un regency, con corsetti e tutto il resto, nonché una protagonista che rifiuta l’idea di un matrimonio combinato a favore della sua carriera di scrittrice, il che normalmente mi farebbe storcere il naso, ma che tollero proprio in virtù dell’ambientazione da historical romance.
La rivalità e le continue frecciatine tra Edwina e William sono il punto forte del romanzo, accompagnate come sono dalla crescente attrazione tra i due. Non mancano i momenti esilaranti, quando Edwina si estrania dalla realtà lasciando libera l’immaginazione ogni volta che un’improvvisa ispirazione per i suoi romanzi la coglie, o quando viene fuori perché William ha rinunciato alla carriera teatrale.
Mentre il protagonista maschile ha tutto il mio appoggio, ci sono stati momenti in cui la nostra Edwina ha messo a dura prova la mia pazienza: troppo orgogliosa, troppo dura con gli altri, con la scusa di essere sempre e comunque fedele ai propri ideali, cosa facile se si hanno le spalle coperte da una famiglia benestante; chi invece si trova a che fare i conti con i problemi più concreti della quotidianità, non può permettersi un simile idealismo e deve essere più pragmatico, scendendo a compromessi.
Lo spicy non è mai eccessivo, ed oltre a far salire la temperatura, è anche utilizzato in chiave comica.
Insomma, un cosy fantasy con un tocco di spicy (che non guasta mai), che vi farà divertire e sospirare.
Le calde mani degli spiriti by Katherine Arden

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adventurous dark emotional mysterious reflective sad tense fast-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? No

5.0

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Trama: 👍👍👍👍
Personaggi: 👦👦👦👦
Page turner: 📖📖📖📖
Suspense: 😱😱😱
Plot twist: 💡💡💡

Prima Guerra Mondiale. Laura Iven, infermiera canadese, è da poco tornata a casa, dopo essere stata ferita in Europa. Una tragedia senza precedenti si abbatte sulla sua città (la purtroppo celebre esplosione di Halifax del 6 dicembre del 1917): casa distrutta e genitori tra le vittime. Solo un caso ha voluto che non fosse nelle vicinanze del porto in quella drammatica mattina. Ormai non le rimane che il fratello, Freddie, anche lui partito per l’Europa con le forze canadesi, e attualmente disperso. Sebbene non nutra nessuna speranza di trovarlo vivo, Laura è comunque intenzionata a scoprire cosa ne sia stato di lui…

Le Calde Mani degli Spiriti è un romanzo storico ambientato durante la Prima Guerra Mondiale, che ricostruisce, però, anche un’altro tragico evento, collegato al primo, ma che ha avuto luogo in Canada, ad Halifax: lo scontro tra due navi mercantili militari, in rotta per l’Europa, ha causato un’esplosione che ha devastato l’intera area portuale.
Katherine Arden, sia in Europa, sia in Canada, non lesina i particolari più macabri, a ricordare quanti orrori porta con sé la guerra. La sua è una riflessione lucida sulla follia di ogni conflitto, e su come il nemico non sia chi ti punta contro un’arma, ma chi ti ha mandato a morire, rimanendo al sicuro in uno chateaux. Si calcola che parteciparono al conflitto circa 70000000 di soldati; il 40% è morto in battaglia, mentre un altro 40% è stato ferito o mutilato. La prima guerra mondiale è stata anche un’incredibile spartiacque tra il prima e il dopo, tra vecchio e nuovo, per cui non è difficile vederla come una sorta di Apocalisse.

Al resoconto storico si mescola il realismo magico, con l’enigmatica figura del violinista, che ti promette l’oblio in cambio della tua anima. 

Un piccolo barlume di speranza è dato dall’amore, che, a quanto pare, riesce a nascere anche nelle condizioni più inaspettate e disperate.

Tanti elementi diversi, quindi, ma perfettamente amalgamati l’uno all’altro, ed efficace è anche l’alternanza tra i due piani temporali (Freddie alla fine 1917 e Laura all’inizio 1918), che si incontrano solo alla fine e che tiene sempre alta l’attenzione del lettore.

Più che consigliato.
Dreams of 18 by Saffron A. Kent

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dark emotional hopeful fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.5

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️⭐️.5
Dramma: 💧💧.5
Sugar: 🧁🧁🧁
Spice: 🌶️ 🌶️🌶️ 🌶️

Trope: age gap - forbidden love - best friend’s father - spicy

Un bacio. Solo un semplice bacio durato meno di 10 secondi. Labbra che si sono appoggiate su altre labbra e nulla più. Eppure quel piccolo gesto ha rovinato la vita di Violet Moore, 18 anni, e di Graham Edwards, 36, un insegnante, coach della squadra di football, nonché padre del migliore amico di Violet e suo vicino di casa.
A quasi un anno di distanza, Violet è intenzionata a ritrovare il signor Edwards e a scusarsi, cercando in tutti i modi di aiutarlo a riprendere in mano la sua vita…

Devo avere un debole per gli age gap, dato che ho davvero apprezzato Dreams of 18, secondo volume della serie Heartstone, ma unico al momento pubblicato in Italia (per cui, leggendolo, avreste un bel po’ di spoiler sul precedente).
Una volta tanto, è stata soprattutto la protagonista femminile a piacermi, un mix di fragilità e coraggio, di innocenza e determinazione. Il profondità maschile è più anonimo, ennesimo esemplare di uomo dal passato doloroso, convinto di non saper amare, ma che poi è pieno di attenzioni. Di lui ho però apprezzato che si faccia un bel problemi quando si rende conto di essersi infatuato di una ragazza con la metà dei suoi anni (N.B. abbiamo comunque solo adulti consenzienti, quindi non andiamo nell’illegale 💀). Per nostra fortuna, quando trovi la tua anima gemella, l’età diventa solo un numero, e così possiamo avviarci verso il lieto fine, anche se sempre un po’ sofferto e con l’immancabile third act breakup.
Se devo fare un appunto, lo spicy non mi è sempre sembrato ben amalgamato con il resto: preso da solo, è sicuramente ben fatto se vi piacciono il dirty talk e descrizioni molto dettagliate; inserito, però, nel contesto del rapporto che si sviluppa pian piano tra Violet e Graham e dei tanti dubbi di quest’ultimo, mi è sembrato un po’ affrettato e sempre con il piede premuto sull’acceleratore. Forse, proprio perché la trama è ben strutturata, avrebbe avuto più senso frenare di più e andare per gradi.
Abbiamo due persone con la vita stravolta da quello che, alla fine, non era che il gesto innocente di una 18enne, convinta che da lì ad un mese non avrebbe più visto l’uomo per cui si è presa una cotta colossale, ma con cui non aveva mai avuto il coraggio di parlare nemmeno una volta. Lei, nella piccola città in cui viveva, è stata additata come una poco di buono, e dopo un periodo di eccessive bevute e disintossicazione, ha ancora attacchi di panico. Lui è stato descritto dai giornali come qualcosa di ben peggiore; è tornato nella sua città natale e si stordisce con l’alcool. Se riescono a rimettere insieme i pezzi, è solo perché possono contare l’una sull’altro. 
Per questo vi invito a non sminuire questo romanzo, considerando solo per lo spicy, perché ha anche qualcosa di più.
Non proprio scritto nel destino by Meghan Quinn

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emotional funny fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

5.0

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Dramma: 💧 
Sugar: 🧁🧁🧁
Spice: 🌶️ 🌶️🌶️ 

Trope: Hate to love - workplace romance - forced proximity - he falls first - spicy

Kelsey Gardner cerca l’amore con la A maiuscola; JP Cane sembra non volere nulla di più di qualche avventura occasionale. Possibile che proprio due persone tanto diverse siano destinate a stare insieme?

Premessa: in Non Proprio Scritto nel Destino ci sono tantissimi riferimenti a precedenti romanzi di Meghan Quinn, per cui potreste avere molti spoiler. La protagonista, infatti, ha un podcast in cui invita coppie per parlare di come è nata la loro storia d’amore, e gli ospiti non solo altro che i protagonisti di altri romanzi dell’autrice (da The Wedding Game a Flirt in kilt). Ulteriori riferimenti a questa sorta di Meghan Quinn Extended Universe sono sparsi qua e là, e in particolare viene ricostruita un po’ tutta la storia di Non Proprio un Colpo di Fulmine, il primo volume della serie dei fratelli Cane, per cui consiglio per lo meno di leggere i volumi in ordine.

Venendo a Kelsey e JP, ammetto che la nostra protagonista femminile mi ha dato sui nervi molte volte (troppo supponente), tanto che il suo cambio di atteggiamento nei confronti di JP mi è sembrato eccessivamente repentino e poco coerente. Anche il third act breakup ha il sapore del solito molto rumore per nulla.
Le mie 5⭐️ sono tutte per JP e le sue crisi esistenziali, che si concludono immancabilmente con sproloqui e donazioni ad enti per la salvaguardia animale; e poi, come resistere ad un uomo che si “innamora” di un piccione?
Molte scene divertenti e il giusto spicy in pieno stile Meghan Quinn.
Consigliata come lettura leggera e scacciapensieri.
Bonesmith by

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adventurous dark funny fast-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

5.0

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Trama: 👍👍👍
Personaggi: 👦👦👦👦
Page turner: 📖📖📖📖
Suspense: 😱😱
Plot twist: 💡💡

Wren, erede della Casata delle Ossa, ha solo uno scopo nella vita: diventare una valkir, la migliore valkir, una guerriera forgiossa contro i non morti che minacciano i Domini. La prova che dovrebbe dimostrare la sua superiorità finisce in un disastro e con una sorta di esilio alla Muraglia di Contine, l’ultimo baluardo al confine con la Breccia, territorio pressoché abbandonato e infestato dai noi morti, ma dove da anni non ci sono battaglie in cui farsi onore. Un’inaspettata occasione di riscatto le viene presentata su un piatto d’argento…

Un fantasy Young Adult dalle tinte dark horror, con una certa predilezione per il macabro, che avrebbe conquistato la me adolescente! Non è un libro perfetto, ma si legge che è un piacere, e la ricca componente romance (che non sospettavo) mi ha lasciato più che soddisfatta.
Il trio protagonista è promosso a pieni voti: abbiamo una protagonista casinista a cui non si può volere bene, un principe chiacchierone che mi farà morire, e un ombroso guerriero forgiferro che dietro alla sua apparentemente inscalfibile corazza nasconde un timido cuore tenero (e ha tutte le carte in regola per diventare un sottone di prima categoria!
Se ve lo vendono come un enemies to lovers, tenete conto che la fase enemies dura più o meno dieci minuti (non sto scherzando), e anche in quei dieci minuti la nostra Wren non può far a meno di notare che Julian non è niente male!
Il world building non è particolarmente approfondito, e i colpi di scena sono alquanto telefonati (ma possiamo perdonare simili ingenuità).
Il prossimo volume della dilogia uscirà in lingua ad agosto, e non vedo l’ora di leggerlo!


Sanctuary of the Shadow. Santuario dell'ombra (Elemental Emergence #1) by Aurora Ascher

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adventurous emotional fast-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.0

Ringrazio l’autrice, Ne/oN e NetGallery per l’ARC digitale in cambio della mia onesta opinione.

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️
Dramma: 💧 💧💧
Sugar: 🧁🧁
Spice: 🌶️ 🌶️🌶️ .5

Trope: romantasy - monster romance - fated mates - magic - spicy

Pro: è un libro estremamente semplice che si legge tutto d’un fiato.

Contro: è un libro estremamente semplice, con davvero poco da dire.

Come può essere qualcosa sia un pro sia un contro? Beh, tutto dipende da come ci si approccia ad un romanzo: se siete alla ricerca di una lettura leggera, veloce, senza complicazioni, con una buona dose di spicy e avete un debole per i monster romance, Sanctuary of the Shadow è il libro che fa per voi; se invece cercate qualcosa un po’ più approfondito e con qualche complessità, facilmente rimarrete delusi. Personalmente, mi aspettavo un maggior contenuto, per cui la mia valutazione propende più per le tre stelle che non per le quattro, ma, ripeto, molto dipende da cosa state cercando.
Ho dato un’occhiata alle altre pubblicazioni dell’autrice, e in effetti rientrano tutte nella categoria monster romance. Nella mia limitata conoscenza del genere, devo ammettere di non avere mai trovato opere particolarmente complesse; per lo più la trama è ridotta al minimo, perché il risalto è tutto per il romance (e lo spicy). Chi è avvezzo al genere, potrà trovarsi pienamente a suo agio, ma altri potranno chiedersi “Tutto qui?”. 
Abbiamo un instalove/instalust, e gli ostacoli che i nostri si trovano ad affrontare vengono superati alquanto agevolmente (e rapidamente), tanto che nessun colpo di scena ci lascia particolarmente con il fiato sospeso.
Se il personaggio X fa una cosa per la ragione A, state pur certi che il personaggio Y immediatamente penserà “sicuramente X ha fatto quello che ha fatto per A”; se non bastasse, ecco Regine e/o loro emissari che spiegano per filo e per segno cosa è successo. Insomma, la suspense non è certo di casa da queste parti.
In tutta onestà, le potenzialità dell’ambientazione fantasy si perdono per strada, e l’impressione è che questo accada perché il fulcro della narrazione è un altro, e non c’è nessun interesse ad approfondire.
Per quanto si tratti del primo volume di una serie, possiamo considerarlo un autoconclusivo, dato che le vicende di Harrow e Raith fondamentalmente finisco qui; il prossimo volume sarà dedicato a Mal, qui conosciuta (insieme a quello che probabilmente sarà il suo love interest), e al massimo mi aspetto un cameo.
Per gli amanti del genere.
The Resurrectionist by A. Rae Dunlap

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adventurous dark emotional mysterious fast-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

5.0

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Trama: 👍👍👍👍
Personaggi: 👦👦👦👦
Page turner: 📖📖📖📖
Suspense: 😱😱😱
Plot twist: 💡💡💡

Edimburgo, 1828. James Willoughby vuole diventare chirurgo, e non c’è luogo migliore dell’università di Edimburgo per i suoi studi. Quello che offre l’università, però, non è abbastanza per quanto riguarda la pratica, per cui decide di iscriversi ad una delle numerose scuole private di anatomia presenti in città. È qui che la sua strada si incrocia con quella di Aneurin “Nye” MacKinnon, ma anche con quella di due dei più famigerati serial killer della storia…

Ringrazio A. Rae Dunlap, la Kensington Publishing e NetGallery per l’eARC in anteprima di questo libro.

L’ho adorato! Da una parte abbiamo la fiction storica, con la ricostruzione del mondo dei “Resurrectionist”, i trafugatori di tombe che con il loro “lavoro” assicuravano alle scuole di anatomia il “materiale” necessario per lezioni e esperimenti, il che è anche un espediente per raccontare una pagina importante nella storia della medicina; dall’altra, il true crime, con la vicenda di Burke e Hare, due dei primi serial killer della storia, strettamente intrecciata a quella dei Resurrectionist. Non vi basta? Abbiamo anche una deliziosa storia d’amore MM.
La narrazione è avvincente, e amalgama insieme tanti elementi, dal murder mistery alla commedia nera, senza dimenticare un pizzico di gore.
L’uscita in lingua è prevista per il 24 dicembre 2024. Sarebbe davvero un peccato se gli editori italiani se lo lasceranno scappare.
Senza speranza. Hopeless by Elsie Silver

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emotional fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

5.0

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Dramma: 💧 💧.5
Sugar: 🧁🧁🧁
Spice: 🌶️ 🌶️🌶️ 🌶️

Trope: small town - friends to lovers - fake dating - PTSD - forced proximity 

Beau Eaton non è più l’uomo di una volta, il “principe” di Chestnut Springs, sempre allegro, sorridente, come se non avesse un solo pensiero nella vita; due settimane disperso di missione e l’essere costretto a lasciare il lavoro che aveva sempre amato l’hanno cambiato, e il ranch di famiglia diventa sempre più stretto. Bailey Jensen è l’outsider per eccellenza, ma solo per il cognome che porta, e non vede l’ora di riuscire a mettere abbastanza soldi da parte per lasciare Chestnut Springs e la sua famiglia, per ricominciare altrove, dove essere una Jensen non ti marchia a vita.
Se davvero il cognome Eaton ti apre tutte le porte, e Jensen te le chiude, perché non provare a fare di Bailey una Eaton grazie ad un finto fidanzamento?

Ultimo volume della serie di Chestnut Springs (e un piccolissimo assaggio di ciò che ci aspetta in futuro con Ford, fratello di Willa). Se Theo era al vertice della mia piramide di gradimento, Beau è decisamente riuscito a mettere a rischio il suo primato. Dopo un’attenta meditazione, chiudo il confronto tra Reckless e Hopeless in pareggio, perché sebbene preferisca ancora Theo, l’accoppiata Beau/Bailey è riuscita alla fine a prevalere (non me ne voglia Winter). Il third act break up lascia sempre a desiderare, ma posso chiudere un occhio (come al solito).

Complessivamente, una serie che convince,  nonostante gli alti e bassi (Powerless è stato una mezza delusione), soprattutto che piacciono small town romance, famiglie unite, cowboy e una buona dose di spicy.
Girl, Goddess, Queen by Bea Fitzgerald

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adventurous emotional funny medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.0

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️
Dramma:  💧💧
Sugar: 🧁🧁🧁
Spice: 0.5 🌶️

Trope: retelling - greek mithology - fantasy romance - YA - hate to love - forced proximity- strangers to friends to lovers - slow burn

Kore non ha nessuna intenzione di sposarsi, e piuttosto che accettare chi sua madre Demetra e suo padre Zeus le sceglieranno come marito, è pronta ad andare all’inferno. Letteralmente.

Ennesimo retelling mitologico su Ade e Persefone che probabilmente avrebbe funzionato molto di più se si fosse limitato ad abbracciare gli stilemi della rom-com (abbiamo infatti tutti gli elementi, da hate to love a forced proximity, passando da strangers to friends to lovers e slow burn), invece di appiattirsi sul cliché retelling mitologia greca = pseudo-femminismo spiccio da t-shirt.
Quasi inutile precisare che queste due “anime” del libro cozzano, e anche un bel po’: o la rom-com, o la tiritera su patriarcato, cultura dello stüpr0, etc; insieme stonano. Ci sono romance a bizzeffe che hanno saputo affrontare simili tematiche armonizzandole con la storia; qui, invece, la mia impressione è che l’autrice voglia accaparrarsi il favore del pubblico con una perfetta indignazione da copione, e un lungo ricettacolo di luoghi comuni.
Non sono entrata in sintonia con un personaggio come quello di Persefone, perché l’avrei preferita assetata di potere per il potere in sé, piuttosto che votata a cambiare il mondo e punire i malvagi (anche qui immagino il plauso delle nuove generazioni). E come tipicamente accade laddove oggigiorno viene applicato il bollino “femminista”, abbiamo una protagonista assolutamente al di sopra di ogni altro personaggio, sotto qualunque aspetto, tranne, ovviamente, la cura dell’aspetto esteriore (ah, le vere femministe!). Crea mondi (e ne fa avvizzire altri); ridà la vita alle anime dell’aldilà con la facilità con cui altri schioccano le dita, e così via. In pratica, al suo confronto, ogni altro divinità è una caccola.
Dall’altra parte, abbiamo Ade, la cui “morbidezza” funziona bene se inserita nel contesto della rom-com, proprio per il contrasto con l’immagine che si ha del personaggio, ma risulta poco convincente se vogliamo invece inserirla in un contesto più serio. È un dio, ma non gli vediamo fare nulla da dio (ruolo riservato alla sola Persefone).
Insomma: Bea Fitzgerald ha deciso di puntare sul sicuro, rivolgendosi ad un certo tipo di pubblico e dando loro esattamente quello che si aspettavano, sfruttando i trend del momento. Se sono arrivata alla sufficienza, è solo perché la parte di rom-com è decente.
Revenants by Mel C. Bell

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mysterious medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? No

2.0

What can I say?
In this short story there are too many things, and none of them is fully developed.
We have The Walking Dead in a post Civil War setting, with a little bit of romance (sort of). There are so many questions and no answers. Probably the author thought that it would have make it more enigmatic, but it’s just confusing.
You have to consider that it was quite difficult for me, an Italian, to follow dialogues in dialect, and, probably, it didn’t allow me to enjoy the reading more.