ilaria_m's reviews
68 reviews

Vendesi Casa Infestata by Grady Hendrix

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adventurous dark mysterious fast-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️⭐️
Trama: 👍👍👍👍
Personaggi: 👦👦👦
Page turner: 📖📖📖
Suspense: 😱😱😱😱
Plot twist: 💡💡💡

L’improvvisa morte dei genitori costringe Louise a tornare a Charleston per occuparsi del funerale e di tutto quello che segue. A preoccuparla è, in particolare, avere a che fare con suo fratello Mark: i due non potrebbero essere più diversi, e, probabilmente, una volta finito tutto, non si rivedranno mai più.
Alla famiglia, però, non si sfugge mai davvero, soprattutto se ci sono tante cose non dette che continuano ad infestare la nostra vita…

Grady Hendrix è Grady Hendrix, e i suoi horror vanno sempre oltre quello che si potrebbe pensare di primo acchito. Tra burattini indemoniati, bambole inquietanti, e orribili mostri creati dalla fantasia di un bambino, il vero tema è quello della famiglia, e di come nascondere la testa sotto la sabbia non lenisca il dolore, anzi: si propaga come un’infezione, passando di generazione in generazione. Far finta che qualcosa non sia mai accaduto, non parlarne mai, rimanda semplicemente il problema, e prima o poi esploderà, causando molte più vittime di quanto immaginato.
Non mancano l’horror, il gore, e una forte dose di suspense (non penso che, dopo la lettura, riuscirete a guardare dei burattini con gli stessi occhi), oltre all’inconfondibile umorismo e all’immancabile tocco di sud USA. E ancora una volta, per risolvere i problemi, ci sarà un inossidabile gruppo di donne pronto ad affrontare il male.
Consigliato (come sempre).
Cinder & Ella by Kelly Oram

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emotional funny hopeful fast-paced

4.5

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️⭐️.5
Dramma:  💧💧💧
Sugar: 🧁🧁🧁
Spice: -

Trope: friends to lovers - hidden identity - celebrity romance - disability rep - family - friendship.

Il mondo di Ella crolla in un momento, quando un camion butta fuoristrada l’auto in cui stanno viaggiando lei e sua madre. La donna muore sul colpo, e la ragazza è costretta in ospedale per 8 mesi, tra interventi e riabilitazione. È già un miracolo che sia tornata a camminare, però nulla potrà cancellare le cicatrici da ustione che coprono il 70% del suo corpo. Non vede suo padre da quasi 10 anni, ma è lui l’unico parente a cui può essere affidata. L’aspettano così Los Angeles, una matrigna, due sorellastre, e tanti problemi di inserimento in una scuola estremamente snob, per nulla clemente con una nuova arrivata disabile e poco incline a fare amicizia. Tutto ciò che le rimane è Cinder, il suo miglior amico, conosciuto online, ma mai visto di persona. Non conosce nemmeno il suo vero nome. Dopo 8 mesi di silenzio, riuscirà a riallacciare i rapporti?

Se vi dico retelling in chiave moderna, qual è la prima fiaba che vi viene in mente? Scommetto che molti risponderebbero Cenerentola, per cui non è facile per una storia con queste premesse farsi strada tra tanti concorrenti. Kelly Oram, però, riesce a ritagliarsi un suo posticino, puntando su temi quali disabilità, famiglia e amicizia. Non c’è pietismo, e i cattivi non sono poi così cattivi: la matrigna ci prova, così come una delle due sorellastre (l’altra un po’ meno, ma  anche lei, a conti fatti, è solo una ragazzina spaventata).
Il romance rimane più sullo sfondo, e,mi azzarderei a dire, è quasi secondario.
Per quanto alcune cose siano scontate (è un retelling!) e talvolta ci voglia un po’ di sospensione del giudizio, alla fine, pensandoci bene, non mi è dispiaciuto né il trasformare il ballo con il principe in un meet-and-greet ad una convention fantasy, né cosa ha sostituito la scarpetta. Buona anche l’idea di non avere una fata madrina bensì una più articolata rete di supporto, con tanto di coppia di costumisti di Hollywood per il vestito.
Magari chi avrebbe voluto più romance, sarà rimasto un po’ deluso, ma non è detta l’ultima: abbiamo anche un secondo volume, Happily Ever After, ancora inedito da noi, che probabilmente compensa questa piccola lacuna.
Consigliato soprattutto agli amanti del found family.
The city of stardust. La maledizione degli Everly by Georgia Summers

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adventurous dark mysterious fast-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

4.5

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️⭐️ e 1/2
Trama: 👍👍👍👍
Personaggi: 👦👦👦
Page turner: 📖📖📖📖
Suspense: 😱😱
Plot twist: 💡💡💡

Trope: dark academia - urban fantasy - romance - morally grey.

Violet è l’ultima degli Everly, e con lei scomparirà anche la maledizione che accompagna la famiglia da oltre 1000 anni.
Accetterà il suo destino, o combatterà fino alla fine? 
Non c’è maledizione più grande dell’amore.

Un libro venduto come dark academia che è davvero un dark academia! Stento quasi a crederci!

Per quanto l’”academia” rimanga sullo sfondo, e non sia quasi mai teatro dell’azione principale, di dark ce n’è a volontà in questo urban fantasy con un tocco di romance che non guasta mai.
Ho apprezzato la presenza di personaggi morally grey, e per quanto il finale sia fin troppo all’insegna del “fai la cosa giusta”, i personaggi sono rappresentati più nei loro difetti che nei loro pregi.
Se l’eroina è alquanto scontata nella sua caratterizzazione (talentosa, curiosa, assettata di conoscenza, ma anche ferma nei suoi principi e affetti), è soprattutto Aleksander a colpire per la sua umanità e fallibilità.
Di primo acchito, potrebbe apparire fin troppo debole e indeciso, messo lì con il solo scopo di essere il love interest di Violet. In realtà è un personaggio molto più credibile di altri, cresciuto nella convinzione di non valere nulla, e di non avere un posto, né nel nostro mondo né a Fidelis, a meno di non essere il fedele e accondiscendente assistente di Penelope, colei che nella sua durezza e continue manipolazioni è anche quanto di più vicino ad una figura materna che abbia mai avuto. Ha un evidente PTSD, ed è anche comprensibile che ‼️SPOILER  ‼️esiti nel colpire Penelope, nonostante si mostri nella sua mostruosità e stia per uccidere la donna che ama.
Per quanto riguarda il romance vero e proprio, come anticipato, è presente e ben gestito, anche se, è bene sapere, rimane secondario rispetto all’elemento fantasy.
Direi che per un romanzo d’esordio, Georgia Summers se l’è cavata più che egregiamente.
Spietate promesse by Rebecca Ross

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emotional sad slow-paced

3.0

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️
Drama: 💧💧💧
Sugar: 🧁🧁🧁
Spice: 1/2 🌶️

Trope: fantasy romance - memory loss - war

Iris e Roman sono ora sui due fronti opposti. Kitt, curato da Dacre, ha perso la memoria, e il dio del mondo sottoterraneo vuole usarlo per la sua propaganda.

Il secondo volume conferma le impressioni del primo, e non sono buone notizie.
Si salva il romance, ma tutto il resto non mi convince, per cui… via con gli SPOILER!

Partiamo subito dal fatto che le storie di dei/re/creature fatate/uomini potenti che bramano una donna e finiscono con il trasformarsi in carcerieri (pur chiamandolo amore), mi hanno stufato. E sono ancora più annoiata da codeste donne, che li superano in astuzia e riescono in qualche modo a decretarne la rovina. Dacre e Enva sono un retelling di Ade e Persefone di cui non avevamo bisogno.
Aggiungiamo pure che Dacre è il dio e Lord comandante più ottuso che io ricordi. Capisco prendere un corrispondente che ti viene servito ferito sul campo di battaglia, ma perché metterlo così approfonditamente a conoscenza dei tuoi piani e di tante altre informazioni essenziali in guerra? Roman dovrebbe essere usato solo per la propaganda. Punto.  Inoltre, sapendo che il tuo controllo su una persona comincia a venir meno con il riaffiorare dei ricordi, perché non usare dei trattamenti periodici preventivi?
Come il dio viene ucciso, poi, è uno dei punti più dolenti: bastano una melodia e una spada (conservata in bella vista in un museo), e allora perché portare avanti per chissà quanto tempo una guerra con tutti i morti e la devastazione che ne conseguono? Enva non poteva comparire in sogno a qualcuno e dare spiegazioni chiare, invece di perdere tempo con la chiamata alle armi? E perché proprio Iris e Attie vengono scelte per uccidere Dacre? Non c’è nulla, assolutamente nulla, che giustifichi questa preferenza.
Non mi sono piaciuti neanche la divisione alquanto netta tra il bene (Enva, protettrice dell’umanità) e il male (il crudele Dacre), e il dipingere la popolazione di Oath, escluso qualche ricco (e pertanto malvagio) affarista, come campionessa di coraggio, pronta ad affrontare i bombardamenti pur di non arrendersi al tiranno.

Anacronismi qua e là: è vero che siamo in un fantasy, ma l’ambientazione vuole chiaramente ricordare il periodo tra le due guerre mondiali, strizzando l’occhio soprattutto alla prima, eppure, nonostante la guerra in corso, abbiamo a disposizione una risonanza magnetica per accertamenti medici (l’effettivo utilizzo della RM in ambito medico risale agli anni’70). Non poniamoci poi il problema del materiale delle schegge di proiettile nel corpo di Forest. 

Poi c’è anche un po’ di autocelebrazione, con questi impavidi giornalisti (scrittori, quindi), che non si piegano, strenui difensori della verità, e che salveranno il mondo con la forza delle loro parole (anche meno, grazie).

Salvo il romance, però anche qui un grosso ma. Ho ritrovato ripetitivo riproporre una situazione già vista; ha funzionato in Divini Rivali, ma qui perde incisività.
Nel primo volume, Iris e Roman si innamorano anche grazie allo scambio di lettere. Roman sa che dall’altra parte c’è Iris, ma la ragazza è divisa tra il misterioso Carver e il suo presunto rivale verso cui comincia a sentirsi sempre più ben disposta. Qui Roman ha perso la memoria, ed è Iris a contattarlo come Elizabeth, sperando di scoprire cosa è successo e se si ricorda in qualche modo di lei, per cui è il nostro ad essere diviso tra la sconosciuta Elizabeth e la ragazza che compare nei suoi sogni come Iris Winnow, di cui non sa neanche se si tratta di un vero ricordo o di una sua fantasia. Ovviamente, scoperta la verità, tutto questo serve a fargli dire di essersi innamorato di lei una seconda volta; un po’ troppo scontato, no?
Le interazioni, faccia o faccia o tramite lettera, di Iris e Roman sono toccanti e fanno sospirare, però non sono poi così tante, e se devo fare un bilancio, direi che questo è un libro in cui leggere una pagina ogni tanto 10.
Le sottotrame di Forest e Sarah, Attie e Tobias, e persino Marisol e Keegan (che aveva un senso nel primo volume, come spinta ai due protagonisti ad ammettere i propri sentimenti), sembrano messe lì tanto per, giusto perché ognuno abbia la sua persona.

In soldoni? Arrivo alla sufficienza, ma, ripeto, solo per il romance e quelle confessioni, perfette come citazioni, e che fanno venire gli occhi a cuoricino.
Ci mancavi solo tu. When Gracie met the grump by Mariana Zapata

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adventurous emotional funny medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.5

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️⭐️.5
Dramma:  💧💧
Sugar: 🧁🧁🧁
Spice: 🌶️.5

Trope: grumpy x sunshine - slow burn - sci-fi romance - superheroes - fated mates

Cosa faresti se Superman, ferito, precipitasse nel suo giardino?

Con il suo più recente romance, Mariana Zapata si cimenta con il mondo dei supereroi. Il MMC è infatti un supereroe alla Superman, e credo si possa dare che scontato che sia stato modellato con le fattezze di Henry Cavill, aggiungendo giusto un paio di occhi viola. La protagonista è, all’apparenza, una ragazza come tante, ma con un importante segreto.
Abbiamo la sempre presente dinamica grumpy x sunshine e lo scontato slow burn, ma non mi sorprende che questo romanzo abbia generalmente ricevuto un minor plauso rispetto ai precedenti. L’inusuale sfondo supereroistico deve aver disorientato le lettrici abituali, e a questo vanno aggiunte le aspettative che si generano in tale tipo di storie e che qui vengono disattese (SPOILER: se scopri di aver sangue alieno e la capacità di vedere il futuro, mi aspetto che la cosa verrà sfruttata, magari sfruttando l’incontro con la nonna di Alex che avrebbe potuto sbloccare i tuoi poteri latenti; invece, no, rimaniamo solo con qualche mal di pancia che precede momenti importanti).
In altre parole, se vuoi abbracciare il mondo dei supereroi, devi darmi qualcosa da storia con supereroi, e non limitarti a lasciarlo sullo sfondo.
Proprio per questo, mezza stellina in meno alle 5 stelle che di per sé il romance avrebbe pienamente meritato.
Non ti amo ma ti sposo by Goldy Moldavsky

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emotional funny fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.5

VOTO COMPLESSIVO: ⭐️⭐️⭐️⭐️
DRAMMA: 💧💧
SUGAR: 🧁🧁🧁
SPICE: -

TROPE: ROM-COM - GRUMPY X SUNSHINE - YA - IMMIGRATION

Hai 17 anni e ti prepari a mordere la vita: gli anni del college saranno gli anni della spensieratezza e del provare tutto il possibile; ci sarà poi tempo per mettere la testa a posto. Tutto cambia per Jimena nel momento in cui scopre di essere una clandestina: i suoi genitori sono entrati negli USA con un visto ormai scaduto quando lei aveva 3 anni. È quindi nell’impossibilità di richiedere qualsivoglia documento, dalla patente al passaporto, e l’ipotesi del college sfuma in un batter d’occhio. Non le rimane che una possibilità: trovare uno statunitense che la sposi!

Per quanto i toni siano quelli della commedia, Non ti amo ma ti sposo riesce a trattare un tema delicato come quello dell’immigrazione e dei tanti figli di immigrati che hanno ormai solo un vaghissimo ricordo del loro paese d’origine, e hanno fatto propri lingua, usi, costumi e anche la mentalità tipicamente USA, in maniera realistica e coinvolgente.
Data l’età dei protagonisti, siamo in territorio YA, e c’è tanta tenerezza. Difficile non simpatizzare sia con Jimena sia con Vitaly.
Il finale (che un po’ ricorda Il laureato) è molto azzeccato, anche se lascia un retrogusto agrodolce.
Consigliato.
A study in drowning. La storia sommersa by Ava Reid

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dark emotional mysterious slow-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

2.0

Voto complessivo: ⭐️⭐️
Trama: 👍👍
Personaggi: 👦
Page turner: 📖📖
Suspense: 😱😱
Plot twist: 💡

Effy crede nelle fiabe, nei miti e nella magia; l’alternativa è ammettere di essere pazza.
Presto crede nella verità.
Insieme possono scoprire i misteri che ancora nasconde Villa Hiraeth, diroccata dimora di uno dei più celebrati autori del paese, il fantomatico Emrys Myrddin, scomparso da sei mesi…

SPOILER ALERT

Il mio errore è sempre il medesimo: mi dicono “dark academia”, “gothic vibes” e io ci casco, con tutte le scarpe.
Un po’ goticheggiante è, ma il dark academia è giusto nei reel realizzati dall’autrice per promuove il libro, in cui lei stessa interpreta la protagonista (e già qui avrei dovuto cominciare ad avere dei dubbi…).
Cosa salvo: l’indagine circa la paternità di Angharad, romanzo che ha reso famoso Emrys Myrddin. La soluzione è quantomai scontata (alla luce di quello che ci viene continuamente ripetuto sulle donne, vittime degli uomini, screditate e messe a tacere o rinchiuse da qualche parte), ma di per sé può intrattenere. Anche l’idea della villa in rovina, come pure il dubbio su cosa sia reale e cosa no, non sono male. Il problema è tutto il resto, quello che io chiamo inutile sovrastruttura: il voler infiocchettare il romanzo con messaggi più “profondi”, facendolo passare per qualcosa di più di quello che è, quando invece sarebbe bastato raccontare una semplice fiaba nera, senza doverla trasformare in un emblema della sopraffazione dell’uomo nei confronti della donna.
ASID è un perfetto esempio di come parlare di misoginia, traumi e disturbi mentali in maniera stereotipata ed estremamente banale, convinti che la sottolineata fino alla nausea fragilità della protagonista, il vittimismo (e il pietismo) possano salvare la baracca. Il punto è che misoginia estremizzata e uomini tutti abusivi (eccetto lo splendente MMC) non sono credibili, perché la realtà è molto più grigia e non così manichea. 
Effy è solo una delle tante protagoniste femminili modellate su una precisa aesthetic: belle bamboline (perché non possono non essere belle) dall’anima tormentata, inascoltate vittime degli uomini. E poi il miracolo: un ragazzo (non un uomo, perché gli uomini sono tutti lupi affamati) crede in lei (su quali basi? Solo perché ha saputo recitare una poesia? ).
Il romance non si capisce bene come si sviluppi: c’è perché l’autrice ha deciso che deve esserci; che sia un’altra manipolazione del Re delle Fate? Questa sembra l’unica spiegazione plausibile.
È arrivavamo così ad un altro punto per me dolentissimo (vi ho già avvisato del rischio spoiler): Effy ha subito delle molestie, MA non si è mai arrivati ad una violenza completa, cosicché la nostra è ancora illibata la sua prima notte con Preston. Devo proprio spiegarvi perché questo è totalmente sbagliato? Far distinzioni tra le vittime, tra chi ha mantenuto o meno la propria “purezza”, significa anche rendere le violenze più o meno gravi, il che non credo sia auspicabile.
Ah, ovviamente se vuoi essere un libro femminista, non puoi non avere la tua mad woman in the attic (trope che adoro, ma che peggio di così non poteva essere trattato).
La ciliegina sulla torta: dopo averci detto che tutti gli uomini sono approfittatori… sorpresa! È tutta colpa del Re delle Fate! Quindi, prima li accusiamo e poi li deresponsabilizziamo!
Sono libri come questo che mi fanno capire il perché del successo di Taylor Swift.
Fidati di me. Kulti. by Mariana Zapata

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emotional funny lighthearted medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

5.0

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Dramma: 💧
Sugar: 🧁🧁🧁
Spice: 🌶️.5

Trope: slow burn - sport romance - friends to lovers - celebrity romance - forbidden love

Reiner Kulti, uno dei calciatori più premiati di sempre, è il suo idolo, il modello a cui ispirarsi. È stato anche il suo primo amore, e con i suoi poster ha tappezzato le mura delle sua cameretta da adolescente. Ora che è adulta ed una calciatrice professionista, Sal Casillas ha ormai accantonato il sogno di incontrare il suo mito, ma il destino ha in serbo molte sorprese….

Potrei versare fiumi di inchiostro per convincervi a legger questo bellissimo romanzo, ma mi limiterò a raccontarvi la storia di due anime gemelle destinate ad incontrarsi.

SPOILER 

Questa è la storia di una bambina di 7 anni, folgorata dall’impresa di un esordiente 19enne, che diventerà il suo idolo e il modello a cui ispirarsi giocando a calcio. Gli scriverà lettere piene di ammirazione con l’innocenza e la spontaneità dell’infanzia. Ricoprirà le pareti con i suoi poster, per poi strapparli con il cuore spezzato quando lui si sposerà.

Questa è la storia di una ragazzo di 19 anni che attira l’attenzione del mondo intero grazie ad un incredibile talento. Il calcio gli darà tutto, ma gli toglierà anche tanto. Il freddo rapporto con la famiglia (che ha lasciato a soli 11 anni per coltivare le proprie capacità), l’assenza di amici (al massimo alcuni colleghi con cui è più cordiale), e le donne che gli gravitano attorno e lo vedono come un trofeo. In 20 anni, però, c’è sempre stata la lettera di una giovanissima fan a riscaldargli il cuore. L’ho portata con sé in ogni armadietto fino a quando non ha cominciato a rovinarsi e allora l’incorniciata e appesa nella sua casa in Germania. Quando l’ennesimo infortunio mette fine alla sua carriera, andare avanti è difficile. C’è chi gli suggerisce di diventare allenatore e dedicarsi al calcio femminile. L’idea non lo alletta più di tanto, ma c’è una giovane giocatrice negli USA in cui rivede tanto di sé, oltre che un potenziale ancora tutto da sfruttare. Quale sorpresa scoprire che quella ragazza è la anche la bambina di cui conserva gelosamente le lettere, e avvicinarsi sempre più, nonostante il suo carattere spigoloso e la necessità ogni tanto una bella ramanzina con tanto di epiteti come mangiapretzel, mangiawürstel, Berlino o renna. Trovare in lei la sua migliore amica e l’amore della vita.
Perché, quando c’è di mezzo il destino, gli anni, i km, e il diverso status, non saranno mai un ostacolo insormontabile…
Sbaglio dopo Sbaglio (All In series #2) by Helena Hunting

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funny lighthearted fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.5

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️.5
Dramma: 💧
Sugar: 🧁🧁
Spice: 🌶️🌶️.5

Trope: hate to love - forced proximity - deal - hockey romance - teammate’s sister - grumpy MMC

Bishop Winslow detesta Rook Bowman. Si è trasferito a Seattle con la prospettiva di diventare capitano della squadra di hockey, ma il posto gli è stato soffiato da Rook. Quello che non sopporta è che Bowman si comporti come un ragazzo d’oro quando agli inizi della sua carriera in NHL era stato tutt’altro. Quando, nel cuore della notte, trova  una ragazza che armeggia con la porta dell’apprendimento di Rook, che è pure suo dirimpettaio, il primo pensiero è che il lupo perda il pelo, ma non il vizio, e che il santarellino tradisca la moglie quando è in città con una delle tante conigliette dell’hockey. Peccato che Stevie non sia una coniglietta, ma la sorella di Bowman, nonché una fisioterapista, e che potrà essere proprio la persona giusta per lui quando un grave infortunio lo metterà in panchina per oltre un mese….

Sbaglio dopo sbaglio (A Favor for a Favor) è il secondo volume della All In series, approdata in Italia con Bugia dopo bugia (A Lie for a Lie), che mi riprometto di leggere da tempo, ma alla fine ho preso in mano questo libro, senza prima passare per il precedente, il che si traduce in qualche spoiler su quanto accaduto tra Rook e Lainey (me ne farò una ragione).
La serie di ricollega anche a Pucked, altro successo di Helena Hunting, dato che abbiamo nientemeno che Alex Waters come allenatore della squadra in cui giocano Rook e Bishop, il che ci permette una spassosissima comparsata dell’impareggiabile Violet!
Tutta questa introduzione per dire che il principale problema di Sbaglio dopo sbaglio è proprio il confronto con Penalità d’amore (Pucked). Puck era esagerato, e proprio per questo, esilarante. A Favor for Favor ripropone tematiche simili (la sorella di un compagno di squadra come love interest, battute sconce, la paura della FMC di finire sotto i riflettori, etc.), ma ha meno mordente.
L’impressione è che non si sfruttino appieno le potenzialità. Iniziamo bene con la sfida a suon di biancheria intima (o quasi), ma poi gli episodi che dovrebbero consolidare il rapporto tra i due protagonisti, trasformandolo da una serie di ripicche reciproche ad una relazione romantica, sono un po’ pochini e frettolosi. Non c’è un consistente slow burn che soddisfi il pubblico.
Sufficienza piena, ma avrebbe potuto applicarsi di più.